Ghostwire: Tokyo è un titolo ben lontano dalla perfezione, per quanto noi di iCrewPlay l’abbiamo valutato positivamente (se te la sei persa puoi trovare qui di seguito la nostra recensione del titolo).
Eppure, se dovessimo indicare un punto in cui a nostro dire questo open world eccelle, senza ombra di dubbio sarebbe il comparto artistico: Ghostwire: Tokyo è esteticamente ineccepibile, con punti in cui tradizione e originalità si incontrano, dando vita a momenti meravigliosi dal punto di vista visivo dove dominano le atmosfere cupe e ricche di mistero dell’eterna notte in cui la capitale giapponese è immersa per l’intera durata dell’0pera.
Tale spessore artistico non è rimasto inosservato agli occhi dei virtual photographer, nostrani o stranieri che siano. Uno in particolare ha attirato la nostra attenzione.
Ghostwire: Tokyo secondo Paolo “Yuric” Mantoan
Paolo “Yuric” Mantoan è proprio uno di questi artisti che, con l’ausilio della modalità foto integrata in Ghostwire: Tokyo, ha catturato una lunga serie di momenti in game creando una vasta galleria fotografica.
Preminenti tra tutti i soggetti degli scatti sono indubbiamente i Visitatori: i variegati nemici contro cui chi gioca dovrà scontrarsi ripetutamente durante l’avventura. Particolarmente riusciti dal punto di vista tanto estetico quanto narrativo, questi pericolosi spiriti vagabondi rappresentano anime insoddisfatte consumate dal proprio rancore caratterizzate dall’essere una non troppo velata critica alla stessa società giapponese: dall’alienazione causata da crunch lavoritivi all’ossessione per l’aspetto fisico, fino all’estrema competitività nel successo nello studio.
Se vuoi ammirare per intero il lavoro di Mantoan puoi trovarlo a questo link, che ti porterà direttamente al sito ufficiale dell’artista dove troverai tutti gli scatti di cui abbiamo parlato.