Ubisoft Entertainment è una Software House francese, che sviluppa ed edita videogames. Il nome originario deriva dall’acronimo UBI (Union des Bretons Indépendants).
La sede centrale dell’azienda è a Montruil, ma ha disseminati nel mondo 25 studi principali in circa diciassette paesi, e filiali in oltre ventisei paesi. La sede italiana è Milano, per chi non ne fosse a conoscenza.
Le origini di Ubisoft Entertainment
Francia, 1986. I cinque fratelli Guillemot fondano la Ubisoft, inizialmente finalizzata alla sola distribuzione di titoli videoludici, provenienti dagli Stati Uniti. Una vera e propria sfida da parte dei fratelli Guillemot! L’importazione dagli USA dei titoli di maggior successo delle software house statunitensi non era un obiettivo semplice da raggiungere. Ma la sfida è stata vinta, a quanto pare! In poco tempo, infatti, Ubisoft riesce a concludere accordi con Electronic Arts, Sierra On-Line (oggi Sierra Entertainment) e MicroProse. Importan e vende i loro titoli principali all’interno del territorio francese.
Dopo qualche anno, la società decide di rinnovarsi per quanto concerne la gestione interna e fonda lo studio principale a Montreuil. Inizia poi ad espandere i suoi confini in Gran Bretagna e negli altri Paesi europei confinanti, finché non decide di sbarcare sul mercato statunitense. Quello stesso mercato che fin dal principio aveva affascinato i fratelli Guillemot, tanto da spingerli a intraprendere l’avventura di importazione videoludica.
Il cambio di rotta
Con una buona esperienza alle spalle, per Ubisoft è il momento di intraprendere una nuova avventura, ossia lo sviluppo di propri videogame. Nasce Zombi nel 1989, ma i risultano non sono stati affatto soddisfacenti. Il game riprende l’omonimo film del 1978: il player controlla quattro personaggi, bloccati all’interno di un centro commerciale, mentre al di fuori il mondo è stato invaso dagli zombie. Scopo del gioco è condurre almeno uno dei quattro personaggi in salvo, facendolo giungere sino al tetto del centro commerciale. Qui è posizionato un elicottero che potrà portarli in salvo.
Diversamente, invece, accade con Rayman: oltre 900000 copie vendute in due anni, fino ad arrivare a 10 milioni in tutto il mondo.
Rayman deve salvare il mondo dal crudele Mr. Dark, che ha portato il caos sul pianeta terra, sferrando un attacco al Great Protoon. Gli abitanti del pianeta, gli Electoons, vengono catturati e imprigionati in gabbie, controllate dagli scagnozzi del nemico. Compito di Rayman è riportare l’ordine, salvando il pianeta e sconfiggendo Mr. Dark.
Negli anni successivi, gli sforzi dei fratelli Guillemot si sono concentrati sull’acquisizione di marchi di videogiochi. Si è puntato al rafforzamento della produzione e della distribuzione. Ad esempio, nel 2000 c’è l’acquisizione di Red Storm Entertainment, casa sviluppatrice della serie di sparatutto strategico Tom Clancy. Dopo un anno, la Software House acquista The learning company, che porta seco tutti i titoli della saga Prince of Persia e i diritti di sviluppo per i capitoli futuri.
L’età d’oro
Tra il 2002 e il 2005 Ubisoft continua la sua politica di espansione sia a livello di distribuzione di videogames che logistico-territoriale. La società è ormai presente in tutto il mondo o quasi! Ancora, nel 2002 c’è il lancio di Tom Clancy’s Splinter Cell per Xbox. L’anno successivo si supera il traguardo dei 100 milioni di giochi venduti.
Nel 2007 viene lanciato il primo capitolo della saga Assassin’s Creed e solo due anni dopo arriva Let’s Dance.
Il 2009 Ubisofot è l’anno dell’acquisizione di Nadeo, la casa produttrice del simulatore automobilistico TrackMania. Nel 2011, invece, si conclude l’acquisizione di Hybride Technologies, società che si occupa della realizzazione di effetti speciali digitali e animazione tridimensionale. Ciò al fine di rendere sempre più innovative e coerenti allo sviluppo tech le grafiche dei propri videogiochi.
Al passo coi tempi…
Il lancio delle console di ultimissima generazione, quali Ps4, Xbox One, Nintendo Switch (e altre) non ha di certo colto alla sprovvista Ubisoft.
Oltre a nuovi capitoli delle saghe più famose, infatti, si è realizzato un nuovo videogame di strategia: Watch Dogs. Il player può vestire i panni di un hacker, dell’assassino o dell’antagonista della storia, a seconda di come vuole fare esperienza del gioco. Il protagonista è Aiden Pearce, un geniale hacker che sfrutterà il ctOS per vendicarsi dei nemici di una vita. Con le telecamere di sicurezza potrà controllare i semafori e i mezzi di trasporto pubblico… dai database dell’anagrafe scoprirà informazioni sulle persone da eliminare. Il tutto per difendere il proprio onore e la propria famiglia.