Per chi come me è nato negli anni 90, conosce sicuramente i famosissimi cabinati e i titoli che a quei tempi ci tenevano incollati davanti a quegli schermi per ore. Nel corso di questi ultimi anni, vanno sempre per la maggiore i titoli che si avvicinano quanto più possibile al realismo, ma resta comunque una parte di utenza che predilige i videogame con grafiche più colorate e similari a quelle dei cartoni animati. Ad accontentare gli utenti affezionati ai titoli in stile Metalslug e altri, ci ha pensato Headup che ha rilasciato Gigapocalypse il 22 luglio su Steam in acceso anticipato.
Punta e cli…distruggi su Gigapocalypse
Grazie al team di sviluppo che ha realizzato Gigapocalypse, abbiamo potuto metterlo sul banco di prova analizzando tutti gli aspetti che lo caratterizzano e le potenzialità del progetto. Essendo un titolo in acceso anticipato, la versione rilasciata su Steam contiene soltanto alcuni degli elementi e “mostri” che compongono Gigapocalypse. Nonostante il fatto che non siamo in presenza di una versione completa, all’interno del videogame sono già state implementate diverse funzioni tra le quali una sorta di sezione “Tamagotchi”.
Ogni volta che in uno scenario il nostro mostro verrà abbattuto e tutta la vita scenderà a zero (palla verde visibile in basso a sinistra), quest’ultimo tornerà ad essere un cucciolo che dovremo accudire. Come avviene su altri videogame per mobile e console, prima di tornare a seminare distruzione, dovremo sfamare il cucciolo e aiutarlo a crescere potenziando le proprie abilità. Inoltre coccolandolo potremo conquistare dei punti ricerca, fondamentali per proseguire nel potenziamento delle abilità.
Quindi, oltre a seminare distruzione e trasformare le città in scenari apocalittici, giocando a Gigapocalypse potremo far mutare il mostro selezionato apportando delle modifiche e migliorie che ci permetteranno di completare ogni singolo scenario. Durante il nostro cammino però non saremo soli, in quanto a farci da supporto avremo dei pets che ci conferiranno ulteriori poteri e migliorie. Per sbloccarli sarà necessario completare delle sfide e raggiungere degli obbiettivi, così facendo otterremo delle piccole versioni dei mostri presenti nel gioco e ci aiuteranno sia passivamente che attivamente.
La scelta del mostro su Gigapocalypse
Una volta aver completato il primo capitolo della “storia” di ogni mostro, potremo tornare al menù principale e scegliere fra i tre mostri presenti in questa versione, ma sarà necessario tener conto del fatto che ognuno di loro corrisponde ad un grado di difficoltà di gioco diverso.
Ro’ Gath è il primo mostro che corrisponde al grado di difficoltà facile ed è un drago sputafuoco che evolvendo sviluppa delle abilità che danno il via a tempeste di meteoriti e a raggi infuocati distruttivi. Ovviamente per accedere a tutte le abilità possedute dal mostro dovremo continuare a prendercene cura e vagare per gli scenari cercando di far durare la nostra marcia quanto più a lungo possibile per conquistare più punti ricerca.
Azurath è il secondo e corrisponde al grado di difficoltà medio. In questo caso, la versione “baby” del mostro si presenta come una larva che però crescendo sviluppa una barriera protettiva che attutisce i danni degli attacchi subiti e dei cristalli che distruggono tutto ciò che trovano davanti a loro. Anche in questo caso dovremo prenderci cura del cucciolo addobbando la propria nursery spendendo punti ricerca e tenendola sempre pulita.
Doomterra è il terzo ed ultimo mostro giocabile in questa versione di Gigapocalypse, corrisponde al grado di difficoltà difficile ed è un vero e proprio colosso di roccia fedele ai combattenti Elvenian. La sua particolarità sta nel fatto che grazie alla sua mazza può respingere gli attacchi degli avversari e distruggere ciò che incontra durante il suo cammino. Inoltre la presenza degli Elvenian garantisce un fuoco automatico contro i bersagli vicini. Ovviamente, essendo un colosso fatto di roccia, le sue abilità comprendono terremoti ed eruzioni vulcaniche, ma può anche lanciare la mazza come se fosse un boomerang.
Insomma, la versione in early access di Gigapocalypse è piuttosto ricca di contenuti e l’unica vera pecca è la totale assenza della lingua italiana. Purtroppo capita spesso di imbattersi in videogame che non supportano la nostra lingua madre e ciò accade perché ad oggi l’inglese è diventata la lingua più parlata del mondo. Che tu sia un videogiocatore o meno, sicuramente conoscerai qualche termine in lingua inglese e se nel corso della tua vita hai totalizzato parecchie ore di gioco allora non avrai problemi a riconoscere e tradurre alcune parole.
Tuttavia, l’implementazione della lingua italiana su Gigapocalypse sarebbe un gran bel valore aggiunto ad un titolo che finora è riuscito a regalarmi diverse ore di gioco divertenti e stimolanti.