Sviluppato da City Connection e Sun Corporation e pubblicato da Bitwave Games, Gimmick! Special Edition è un platform che proviene direttamente da un passato lontano e che è pronto a ricordarci i bei vecchi tempi senza fare alcuno sconto. Noi abbiamo affrontato le avventure di Yumetaro su PlayStation 4 e questo è il nostro parere. Pronto a tuffarti nel passato?
Gimmick! Special Edition – non sono un giocattolo!
Gimmick! Special Edition è la rivisitazione (o meglio, una vera e propria remastered) di Mr. Gimmick, un titolo pubblicato originariamente per NES nel lontano 1992 dall’allora Sunsoft. Purtroppo il titolo non riuscì ad arrivare con successo in Europe restando prevalentemente rintanato sul suolo Giapponese nonostante alcune idee, ancora oggi, niente male. Ma procediamo con ordine. In quanto remastered, il titolo presenta pressoché i medesimi contenuti narrativi, oltre che ludici (seppur con modifiche che approfondiremo nei prossimi paragrafi).
La trama di Gimmick! Special Edition è molto semplice e non sorprenderà per profondità o colpi di scena di sorta, risultando un mero pretesto per farci impersonare il piccolo e buffo Yumetaro. Ed è proprio lui il fulcro della “storia”, essendo un piccolo essere “magico” che viene erroneamente considerato come una sorta di giocattolo (o pacioccoso peluche, che dir si voglia). Yumetaro, infatti, convive con una bambina ed è molto legata a lei. Purtroppo, però la sua stessa convivenza viene velocemente messa a rischio quando la sua padroncina viene brutalmente rapita da strambe creature.
Yumetaro parte quindi per una piccola ma variegata e variopinta odissea alla disperata ricerca della bambina e con tutta l’intenzione di riportarla al suo mondo natala. Tutto qui. Possiamo sintetizzare Gimmick! Special Edition come una sorta di piccola fiaba videoludica, abbastanza canonica anche per l’epoca in cui è stata realizzata e diffusa. Ma ora bando alle ciance, è tempo di scoprire come si gioca a Gimmick! Special Edition!
Un platform senza sconti
Gimmick! Special Edition è un platform game nudo e crudo che riprende a piene mani la sua struttura di base riproponendola fedelmente con tanto di barre laterali a restringere le aree di gioco. Il suo aspetto che lo avvicina pericolosamente a Kirby non deve trarre in inganno: Gimmick! Special Edition è molto, a volte troppo, difficile rispetto al classico Nintendo. Inoltre, le abilità della piccola creaturina verde, seppur includa una stella, sono molto differenti.
Oltre a saltare, che è la cosa che faremo di più nell’arco di tutto il gioco, Gimmick! Special Edition dota il suo protagonista di un’unico attacco molto particolare: una stella. Ma non una stella qualunque. Parliamo di una stella che per essere lanciata bisogna tener premuto l’apposito tasto di attacco. Quando rilasciata, questa stella inizia a rimbalzare liberamente per lo scenario eliminando o urtando eventuali nemici. La cosa interessante è la fisica della stessa stella che sfrutta in modo forse troppo casuale, gli elementi a schermo.
E per sfruttare intendiamo che non si limita solo a rimbalzare contro le pareti ma, in caso di discesa, eccola scivolare velocemente mentre esploderà direttamente se incontrerà dei nemici sul suo percorso. Se te lo stai chiedendo, no, non è immediato come attacco e sì, la sua casualità potrebbe portare a una certa frustrazione in quanto, non eliminare immediatamente un nemico o calcolare male il lancio, potrebbe metterci seriamente nei guai. Ma con molta pratica, riuscirai ad abituarti. Discorso analogo per gli stessi salti.
Saltare in Gimmick! Special Edition non è una cosa semplicissima e c’è un certo effetto “pattinaggio” che potrebbe causare non pochi problemi, soprattutto all’inizio. In realtà, è il gioco stesso che richiede un livello di precisione molto elevata oltre a riflessi acuti e attenti. Bisogna ricordarsi la posizione di nemici e trappole in modo da prevedere e schivare in tempo, sopravvivendo. Questo diventa essenziale soprattutto contro i boss, alcuni dei quali hanno il titolo di “momento più difficile del gioco”.
Da segnalare anche la possibilità di poter trasformare la stella in altre armi (con altri effetti) utilizzando degli appositi bonus sparsi in giro in alcune aree. Inoltre, gli stessi livelli racchiudono piccoli segreti tutti da svelare. Ma una delle novità più importanti e che prova a limare l’indiscutibile difficoltà generale del titolo (un titolo difficile già al tempo, sia chiaro) sono le opzioni aggiunte. Nel dettaglio abbiamo il salvataggio manuale e immediato e soprattutto il “rewind”. Quest’ultimo ci permette, liberamente, di tornare indietro nel tempo fin quando vogliamo, anche di pochi secondi.
Padroneggiare il rewind ci permette di conservare le nostre vite ed evitare di fare gli stessi errori senza ripetere grosse porzioni di gioco. Una chicca non da poco e che rende il titolo più accessibile anche a chi è meno avvezzo al genere. C’è però un problema: il rewind può portare a un fastidioso bug. Nel dettaglio, quando si abusa del rewind, può capitare che il riavvolgimento non sia preciso, costringendoci quindi a ritornare più indietro del previsto. Nulla di grave ma che può comunque portare (giustamente) a storcere il naso.
Concludiamo l’analisi per approfondire i contenuti extra di Gimmick! Special Edition che oltre la modalità normale, include una spedd run e modalità decisamente più difficili (per i veri hard core gamer amanti dei platform) Da segnalare anche una collection di artwork e un sistema di ranking online che inserisce un elemento competitivo all’interno del titolo.
Grafica e sonoro
Grafica e sonoro di Gimmick! Special Edition sono fedeli all’originale, medesimi effetti, animazioni e sonorità. Questo crea un effetto nostalgia immediato che, per ovvi motivi, può respingere chi è meno affascinato al passato del nostro caro medium. Da segnalare che il titolo non ha sottotitoli in lingua italiano ma i contenuti scritti sono decisamente pochi e il titolo è perfettamente comprensibile potenzialmente da chiunque.
Riassumendo…
Gimmick! Special Edition è un tuffo nel passato. Di quelli che non fanno sconti e che offrono sfide impegnative e allo stesso tempo appaganti. Non è un titolo perfetto e lo stesso gameplay ha bisogno di essere limato in più punti, richiedendo spesso una precisione esagerata. La frustrazione in alcuni momenti è inevitabile ma gli sviluppatori hanno aggiunto opzioni estremamente user friendly come il rewind istantaneo e libero. Rimane un titolo inedito per noi in Europa e chi è amante dei vecchi platform nostalgici, troverà sicuramente pane per i suoi denti.