Trainato dalla mia rinnovata passione per i giochi di strategia, ho deciso di trasformare i due articoli approfonditi che avevo dedicato al genere dei giochi di strategia (qui e qui) in una vera e propria rubrica settimanale. In questa andrò a parlare nel dettaglio dei vari giochi che hanno definito il genere, offrendo informazioni a 360° gradi sull’argomento. Ogni articolo avrà un proprio tema, ovviamente, e non è detto che riesca ad esaurire tutto quello che c’é da dire in un’uscita sola. Per iniziare oggi parliamo di una delle mie saghe preferite, quella di Warlords!
Che Cosa è Warlords
Partiamo proprio dalle basi. Warlords è una saga di giochi di strategia che uniscono un gameplay a turni con derivazione 4X (TBS) ad un’ambientazione fantasy creata da Steve Fawkner, sviluppatore, programmatore e compositore australiano. Tutti i titoli hanno luogo nel mondo di Etheria, le cui basi sono quelle tipiche del bene contro il male con un po’ di neutralità del mezzo. Il tuo tipico heroic fantasy alla Signore degli Anelli. Dalla parte del bene abbiamo i Cavalieri Siriani, gli Imperi degli Uomini e gli immancabili elfi e nani mentre dalla parte del male abbiamo la personificazione demoniaca dei cavalieri dell’apocalisse con i Signori della Pestilenza, della Carestia, della Guerra e della Morte.
Se tutto è molto semplice e banale, in apparenza, in realtà le politiche del mondo sono al centro del gioco e sono molto più complesse di quanto si potrebbe credere, soprattutto proseguendo nella saga. I Minotauri, per esempio, pur essendo stati creati da Sartek, Signore della Guerra, come propri servitori, si sono presto emancipati formando un fronte neutrale mentre all’inizio del terzo gioco, per fare un altro esempio, gli Imperi umani invadono e saccheggiano senza pietà le appena scoperte terre dei pacifici uomini serpente Srrathi. Allo stesso modo, la razza di un Eroe non è decisiva nel determinare il suo allineamento morale o la sua classe. Un paladino non-morto è comunque buono. Le sfumature di grigio rendono la saga di Warlords molto più complessa di quanto si potrebbe credere.
Come si Gioca a Warlords
Il gameplay di Warlords si sviluppa intorno a 5 aspetti: le unità, gli eroi, le città, la diplomazia e le battaglie.
Unità
Le unità sono la principale risorsa di Warlords. Queste vengono prodotte o acquistate nelle città attive e hanno tutte un costo di manutenzione. Ne esistono molte tipologie diverse, dalla fanteria alla cavalleria, passando per gli arcieri, per le truppe esotiche come quelle che usano gli elefanti o persino unità mitologiche come minotauri e unicorni. Ogni unità ha determinate caratteristiche e alcune hanno anche capacità speciali. Gli alleati sono una tipologia speciali di unità che si trova nelle rovine o nei templi nascosti e che sono più potenti delle unità normale, senza avere un costo di mantenimento.
Eroi
Il cuore di Warlords sono gli eroi, unità speciali che possono compiere azioni uniche come: raccogliere oggetti da equipaggiare, cercare nelle rovine e nei templi nascosti, ricevere e completare missioni, lanciare magie (a partire da Warlords III) e possono anche salire di livello raccogliendo punti esperienza. Gli eroi hanno il potenziale di diventare l’unità più forte di ogni partita. Ogni giocatore inizia con un eroe di 1° livello, ma può assoldare altri eroi pagandoli il giusto prezzo.
Città
L’altro nucleo del gameplay della saga di Warlords sono le città. La condizione di vittoria di default è sempre quella di conquistare la maggior parte delle città presenti sulla mappa. D’altronde le città sono la principale fonte di unità nel gioco. Ogni città può produrne 4 tipologie diverse, ma queste possono essere modificate comprandone le produzioni. Ovviamente un esercito che difende una città ha dei bonus alle proprie statistiche. Quando si cattura una città si può scegliere se occuparla, saccheggiarla o raderla al suolo. Una città rasa al suolo non può più essere ricostruita mentre una saccheggiata ha le proprie opzioni di produzione diminuite in cambio di denaro contante nelle tasche del conquistatore.
Diplomazia e Battaglie
La saga di Warlords ha una grossa componente strategica/diplomatica. Un giocatore deve dichiarare guerra ad un altro prima di attaccarlo con le sue armate. C’é la possibilità comunque di muovere guerra senza dichiararla in anticipo, ma questa potrebbe sfociare nell’immediata dichiarazione di guerra di tutte le altre nazioni presenti sulla mappa! Le battaglie si svolgono in modo non-interattivo (ad eccezione di quelle di Warlords IV), alla Fire Emblem o Advance Wars, per capirsi. Una schermata laterale ci mostrerà le unità una di fronte all’altra e saranno le caratteristiche e i vari bonus/malus a determinare il risultato dello scontro.
La Serie Originale
La saga originale di Warlords (settimana prossima, infatti, vedremo quella spin-off) si struttura su quattro giochi principali ed una manciata di espansioni/DLC. Vediamoli rapidamente tutti.
Warlords
Uscito nel 1990 e distribuito da Strategic Studies Group, il primo gioco della serie introduceva 8 differenti clan in guerra per il controllo della nazione di Illuria. Questi erano: Siriani, Giganti delle Tempeste, Nani Grigi, Orchi di Kor, Elvallie, Signori dei Cavalli, Selentini e le truppe di Lord Bane (il Signore della Morte). Ogni clan era disponibile sia al giocatore che alla IA con la possibilità di partite multigiocatore sullo stesso PC. Il gameplay era molto semplice e la vittoria si raggiungeva conquistando o radendo al suolo almeno due terzi delle città di Illuria. A oggi lo puoi acquistare su GOG in un bundle insieme al seguito.
Warlords II
Il successo del primo gioco spinse Strategic Studies Group a produrne un secondo nel 1993. Questo espandeva praticamente qualsiasi aspetto del primo titolo. Ora c’erano ben 5 mappe da conquistare (con altre che sono state aggiunte da un mission pack rilasciato successivamente) ed era presente anche la nebbia di guerra. Le grafiche e l’interfaccia di gioco erano state migliorate e il gioco presentava più armate, città e tipi di terreno oltre che la possibilità di giocare anche via mail e di creare o generare casualmente una propria mappa. Nel 1995 è uscita anche una versione ulteriormente espansa del gioco (Warlords II Deluxe) che forniva maggiori opzioni di personalizzazione e la possibilità di condividere le proprie mappe, armate e terreni creati sul web. La versione Deluxe è quella presente nel già citato bundle su GOG.
Warlords III: Reign of Heroes & Darklord Rising
Dopo un attesa di 4 anni, nel 1997 esce Warlords III: Reign of Heroes per Microsoft Windows. Questo non solo migliora le grafiche ed espande tutte le opzioni di gioco del predecessore, ma aggiunge anche interessanti novità. Gli eroi ora possono lanciare incantesimi (aggiungendo il mana come risorsa all’oro) e accompagnano il giocatore da una partita all’altra (a patto che arrivino alla fine vivi, ovvio). Vengono inoltre espanse le opzioni di diplomazia con la possibilità di stipulare accordi con eventuali alleati e/o corrompere i nemici per ottenere la vittoria. Inoltre viene introdotta la possibilità di usare anche la connessione tra i pc per il multigiocatore.
Poco dopo l’uscita di Reign of Heroes uscì anche un’espansione standalone, ovvero Warlords III: Darklords Rising, che proseguiva la storia ed ampliava le opzioni di gioco. Tuttavia il crescente successo degli RTS, degli FPS e degli MMORPG aveva ormai consumato il mercato dei TBS. Anche questo capitolo è comunque disponibile, con l’espansione compresa, su GOG.
Warlords IV: Heroes of Etheria
Dopo diversi anni dall’uscita di Warlords III: Darklords Rising, Steve Fawkner lasciò la Strategic Studies Group per una divergenza di idee e fondò la Infinite Interactive. E’ sotto questa etichetta che nel 2003 viene prodotto e distribuito Warlords IV: Heroes of Etheria, titolo che era già in produzione nello studio precedente. Il gioco usa sprite 3D pre-renderizzati, ma in generale mantiene un look molto 2D. Davanti a questo avanzamento grafico, però, bisogna denotare un gameplay semplificato e ridotto all’osso. La diplomazia praticamente non ha più alcuna rilevanza nel titolo, così come la microgestione delle unità che ora consistono tutte in un solo individuo, con scontri 1 contro 1. Molte delle opzioni che erano state introdotte nei precedenti capitoli sono, inoltre, completamente assenti e l’IA risulta la più semplice e ottusa di tutta la saga.
Tutto questo ha ovviamente condotto ad un flop e ad una marea di critiche. Il gioco stesso sembrava una pesante imitazione mediocre dell’ultimo capitolo della saga che era uscito 6 anni prima! Successivamente Fawkner dichiarò che il gioco era stato prodotto con quanto i Strategic Studies Group gli avevano permesso di portare via con sé e per questo risultava incompleto. Il fallimento commerciale di Warlords IV ha, di fatto, posto fine alla serie principale (ma non agli spin-off, come vedremo settimana prossima). Acquistare questo gioco al momento non è semplice, poiché non esiste in versione digitale su nessuna piattaforma e va quindi acquistato il disco originale. Non che sia una grossa perdita, sia chiaro.