Pare proprio che i giochi di strategia in tempo reale (o RTS che preferisci) siano in procinto di vivere una seconda giovinezza, grazie al supporto che steam/GoG fornisce alle community creative (e di nicchia) ed alle nuove tecnologie che gli permettono di espandersi in direzioni e modi impensabili fino a pochi anni fa. Il ritorno in scena ed il rinnovato successo di Age of Empires sono un chiaro segnale di quanto sta avvenendo, ma, come successe in passato, anche adesso questo titolo fa da apripista ad una serie di giochi pronti a seguirlo a ruota, tra tutti il recente Stronghold Warlords.
Pochi giorni fa, nell’articolo Giochi di Strategia 11, abbiamo iniziato a vedere proprio questa storica saga di RTS che, pur non brillando in quanto a grafica ed innovazione tattica, si è sempre fatta notare per il grande focus sulla gestione della propria città e del castello, al punto di coniare il termine “castle sim.” Come accennato quando ci siamo occupati della saga principale, la buona risposta a quest’ultima spinse Firefly Studios a creare uno spin-off su cui sperimentare alcune soluzioni alternative in vista di un secondo capitolo ufficiale. Questo era Stronghold Crusader e ha a sua volta creato una serie di titoli affini di cui parliamo proprio oggi.
Stronghold Crusader (2002)
Il 1° Stronghold Crusader uscì il 27 settembre 2002 venendo distribuito sempre da Take 2 Interactive. Di base questo spin-off si basava sullo stesso gameplay e motore grafico del gioco originale, ma spostava l’intera ambientazione dall’Europa medievale al Medio Oriente, durante il periodo delle Crociate. Questo ha avuto un lieve impatto sul gameplay visto che sono state aggiunte strutture, tecnologie ed unità a tema sia arabo che templare (indimenticabili le altissime torri in stile medioorientale). Anche i personaggi disponibili e visibili venivano ampliati con l’aggiunta di due senza volto fittizi, il Sultano ed il Califfo, e due personaggi storici realmente esistiti, Saladino e Riccardo Cuor Di Leone. Questi si aggiungevano ai rientranti Topo, Serpente, Maiale e Lupo.
Le modalità per giocatore singolo di Stronghold Crusader sono simili, ma diverse rispetto al gioco originale. Se la modalità Costruzione Libera sarà invariata, invece degli scenari, avremo gli scontri Crusader, ovvero delle schermaglie a 8 lord dove però ci sarà un forte focus sulla possibilità di creare alleanze commerciali con gli altri signori presenti. La campagna giocatore singolo abbandona la narrazione fittizia del primo gioco per passare a qualcosa di più simile alle campagne degli RTS classici con 4 serie di missioni, ognuna dedicata ad una Crociata differente. Così avremo la 1° con la marcia delle forze cristiane sulla Città Santa, la 2° in cui Saladino si oppone alla crociata per riprendere Gerusalemme e la 3° con la conseguente risposta dell’Europa. Infine nella 4° mini-campagna vivremo un conflitto fittizio tra i vari lord classici di Stronghold dopo che si sono spartiti la Terra Santa. Stronghold Crusader aggiunge inoltre la modalità Sentiero dove affronteremo una serie di 50 battaglie di difficoltà crescente. Modalità divenuta famosa per l’altissimo livello di difficoltà.
Stronghold Crusader Extreme (2008)
Stronghold Crusader ebbe sorprendentemente molto più successo del titolo originale, complice un’ambientazione, quella del Medio oriente, che si, era stata esplorata da titoli simili, ma mai così bene. Senza contare che le difficoltà di sopravvivere nel deserto ben si sposavano con lo stile di gioco “gestionale” e complesso di Stronghold. Il successo fu tale che in alcune nazioni (non l’Italia) venne anche distribuito Stronghold Warchest, un compendio che univa Stronghold ad una versione potenziata di Stronghold Crusader con 8 personaggi aggiuntivi disponibili (l’Imperatore Frederick, Re Filippo, lo Sceriffo, L’Abate, il maresciallo, il Wazir, l’Emiro e il Nizar) ed un secondo Sentiero aggiuntivo con altre 20 missioni.
Successivamente, nel 2008, in pieno periodo di crisi del genere RTS, Firefly Studios tentò di mantenersi a galla distribuendo un ulteriore remake del gioco, Stronghold Crusader Extreme, che, alle modifiche già presenti in Warchest, aggiungeva una barra di potere per utilizzare capacità divine ed implementa nelle partite gli avamposti neutrali da conquistare (militarmente o economicamente) e proteggere. Stronghold Crusader Extreme alza inoltre il tetto massimo di unità dalle centinaia alle migliaia, aumentando di molto la quantità di unità a schermo. Tuttavia questo remake venne pesantemente criticato per l’assenza di novità, la difficoltà eccessiva ed una grafica inaccettabile per un gioco di quegli anni. Arriviamo così, infine, all’ultima versione uscita che è poi quella che si trova sia su Steam che su GoG. Stronghold Crusader HD non è nient’altro che un restyling grafico di Stronghold Crusader Extreme.
Stronghold Crusader II (2014)
Tutte le notti, però, prima o poi finiscono e così anche il genere RTS tornò ad attirare le attenzioni del mercato (per quanto non fosse mai sparito del tutto). Come visto nel precedente articolo, Firefly Studios salì immediatamente sul carro del vincitore sviluppando Stronghold 3, ma questi ottenne un’accoglienza freddina. Firefly Studios decise quindi di ripetere quanto fatto in passato, scegliendo inoltre la strada dell’autodistribuzione, così da smarcarsi da qualsiasi vincolo. Il 23 settembre 2014 usciva quindi Stronghold Crusader II, il primo capitolo della serie spin-off ad essere completamente realizzato in 3D sfruttando lo stesso motore Havok di Stronghold 3. Il gameplay è praticamente lo stesso, però, con qualche aggiunta qui e qualche mancanza qua. L’unica significativa differenza, a conti fatti, è la possibilità di giocare in co-op con condivisione di risorse e strutture.
Proprio l’assenza di novità consistenti e contenuti aggiuntivi, combinata con la bizzarra scelta di dare più attenzione alle battaglie piuttosto che alla gestione della città, portò Stronghold Crusader II ad essere particolarmente criticato. Firefly Studios si dimostrò tuttavia attenta alle richieste della community e sviluppò e distribuì una grossa quantità di contenuti aggiuntivi per giocare singolo, ovvero 4 serie di missioni tematiche (ognuna delle quali aggiunge due nuovi personaggi) e due mini-campagne storiche. Su GoG è possibile acquistare il gioco originale più ogni singolo DLC a parte, ma Steam è stavolta decisamente più comodo visto che presenta un Stronghold Crusader 2 Ultimate Edition che racchiude in un solo pacchetto tutti i contenuti usciti per il gioco!
Voglio chiudere l’articolo rimandando alla mia recensione dell’ultimo capitolo della saga principale, il già citato Stronghold Warlords, in cui si può notare che, purtroppo, Firefly Studios non ha perso il vizio di rilasciare giochi promettenti, ma “incompleti.”