Pare proprio che i giochi di strategia in tempo reale (o RTS che preferisci) siano in procinto di vivere una seconda giovinezza, grazie al supporto che steam/GoG fornisce alle community creative (e di nicchia) ed alle nuove tecnologie che gli permettono di espandersi in direzioni e modi impensabili fino a pochi anni fa. Il ritorno in scena ed il rinnovato successo di Age of Empires sono un chiaro segnale di quanto sta avvenendo, ma, come successe in passato, anche adesso questo gioco fa da apripista ad una serie di titoli pronti a seguirlo a ruota, tra tutti il recente Stronghold Warlords.
Dopo aver visto, settimana scorsa, i giochi della serie Stronghold Crusader, è già tempo di arrivare al termine del nostro viaggio attraverso questa storica saga di Firefly Studios. A concludere il nostro viaggio troviamo quindi due spin-off di Stronghold usciti nel periodo in cui gli RTS erano in piena crisi. Proprio per cercare di contrastare quest’ultima, molte IP cercavano nuovi sbocchi che potessero permettere loro di espandersi in fette di mercato più fruttuose per quegli anni, spesso con risultati più fallimentari ed imbarazzanti che altro. Bando alle ciance andiamo però a vedere quali furono questi tentativi a marchio Stronghold.
Stronghold Legends (2006)
Nel momento in cui gli RTS iniziavano a decadere, sembrava che la salvezza dovesse essere trovata nel salto dai giochi di strategia storici a quelli con elementi fantasy derivati dai gdr, grazie soprattutto al successo di un titolo immortale come Warcraft III. Ancora una volta Firefly Studios cercò di saltare sul carro del vincitore producendo quindi questo Stronghold Legends che venne distribuito il 12 ottobre 2006 dai consolidati 2K Games.
Di base Stronghold Legends è il tipico gioco di Stronghold, con una resa grafica ed un gameplay che ricordano il 2° capitolo della saga principale. Stavolta, però, la scelta del proprio personaggio determinerà anche l’aspetto delle strutture e le unità disponibili, proprio come una vera e propria civiltà di altri RTS. Inoltre, oltre alle normali unità umane, i giocatori avranno accesso anche ad alcune unità “mostruose” e leggendarie dotate di abilità uniche tra cui dei veri e propri draghi (l’unica unità davvero comune a tutte le fazioni).
Il gioco presenta numerose modalità multiplayer e tre per giocatore singolo, ovvero le consolidate campagne, gli scenari singoli e i Legend Trails, i soliti sentieri combinati di un tot di scenari. Le campagne sono tre, una per ognuno dei personaggi presenti, e seguono quindi le leggende di Re Artù e dei suoi cavalieri della tavola rotonda, di Siegfried di Xanten e della sua conquista del nord e del Conte Vladislav Dracul mentre conquista e corrompe l’Europa. Anche i sentieri sono tre, di crescente difficoltà, ovvero: la valle dei fiori (5 scenari), la lunga marcia (7 scenari) e la strada per l’inferno (5 scenari).
Nonostante i buoni propositi e l’ottimo potenziale sulla carta di un gioco come Stronghold Legends, la realizzazione finale era abbastanza deludente e, soprattutto, non era all’altezza dei suoi predecessori come quantità di contenuti e resa, figuriamoci se poteva competere con i titoli dell’epoca. Stronghold Legends fu quindi un mezzo-flop e convinse Firefly Studios ad interrompere la produzione di nuovi titoli originali della saga. Nonostante ciò resta un giocoo affascinante e degno di essere recuperato oggi. Per fortuna di recente è tornato su steam in una versione riveduta, aggiornata e completa. Personalmente te lo consiglio.
Stronghold Kingdoms (2012)
Falliti i diversi tentativi di mantenere in vita la saga come RTS, Firefly Studios decise nel 2007 di fare il salto in un altro genere, iniziando lo sviluppo di un free-to-play MMO ispirato a Stronghold che però non tradisse gli stilemi stessi di questo gioco. Il risultato, Stronghold Kingdoms, venne infine reso pubblico nel 2012, dopo “solo” tre anni di beta-testing (dal 2009), ottenendo una buonissima risposta di pubblico che permise allo studio di “mantenersi” economicamente attraverso quegli anni turbolenti. Certo, tenendosi fedele alla serie di Castle Sim, non è mai riuscito a sfondare completamente, ma si è costruito una nutrita community di fan, al punto che è stato convertito per sistemi mobile ed è ancora giocabile.
Parlando brevemente di Stronghold Kingdoms bisogna dire che questi, pur sembrando una versione semplificata dei giochi principali, rimanda sicuramente il feeling di quest’ultimi ed è un degno appartenente a questa saga. Il giocatore prende possesso di un villaggio in una mappa globale che ha l’aspetto di una vera nazione del mondo. Da qui deve gestire la sopravvivenza della sua gente, cercando di crescere ed espandersi fino al successo, in un cammino che da ovviamente molta importanza alla diplomazia. La parte gestionale/economica di Stronghold Kingdoms è davvero fedele al gameplay della serie mentre quella militare la tradisce in parte, in favore di uno stile più adatto e congeniale al genere. In ogni caso, se vuoi provarlo, è gratis e lo trovi direttamente attraverso il suo sito ufficiale.