Bentornato su Giochi di Strategia, la rubrica di iCrewPlay dedicata a questo particolare genere di videogiochi. In occasione dell’uscita, sempre più vicina, di Age of Empires IV abbiamo deciso pochi giorni fa di iniziare a ripercorrere l’intera saga di questo famosissimo RTS, non il primo gioco di questo tipo mai creato, ma sicuramente uno di quelli che ha scolpito il genere dotandolo di caratteristiche tipiche che sono ora quasi date per scontate.
Dopo aver visto l’enorme quantità di versioni ed espansioni esistenti per quello che è il capitolo più di successo dell’intera saga, ovvero Age of Empires II, oggi ci prendiamo una piccola “pausa” andando a vedere una serie di giochi che dal titolo non sembrano aver niente a che fare con Age of Empires: Empire Earth. In realtà, però, i due giochi hanno tantissimo in comune (ad iniziare da uno degli sviluppatori, Rick Goodman) e sono stati spesso associati e valutati insieme. Quella di Empire Earth è indubbiamente una saga a sé stante che ha tuttavia molto di cui spartire con Age of Empires e che può essere quasi considerata uno spin-off non ufficiale della stessa.
Empire Earth (2001)
Come raccontato in Giochi di Strategia 5, Rick Goodman ebbe delle divergenze con il resto del team creativo dietro Age of Empires. Rick voleva infatti tornare indietro verso l’origine del genere cercando di renderlo più complesso e simile a strategici come Civilization mentre il resto dello studio tendeva più verso una semplificazione che portasse ad un maggiore successo commerciale. La frattura crebbe fino al punto in cui Rick decise di lasciare gli Ensemble Studios e fondare gli Stainless Steel Studios per portare avanti la sua idea, ovvero Empire Earth. Titolo che uscì il 12 novembre 2001 su distribuzione di Sierra Entertainment.
Di base Empire Earth è molto simile a livello di gameplay ad Age of Empires, ma ha alcune significative differenze. La prima e più evidente era la grafica 3D, ma bastava avviare una partita per rendersi conto che, dove Age of Empires copriva solo “brevi” periodi storici (dal paleolitico all’età del ferro e tutto il medioevo), Empire Earth comprendeva ben 500.000 anni di civiltà umana, dagli albori della stessa fino ad un ipotetico futuro. Le 14 epoche del gioco erano divise in quattro archi storici, ovvero: il passato remoto (preistoria, età della pietra, età del rame, età del bronzo), il medioevo (alto medioevo, medioevo, rinascimento, età imperiale), il passato recente (età industriale, prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, età atomica moderna) e il futuro (età digitale, età nanotecnologica).
Il giocatore aveva poi a disposizione 21 civiltà anche se queste erano legate agli archi storici e si evolvevano di conseguenza. Nel passato remoto abbiamo quindi Grecia Antica, Impero Assiro, Babilonia, Roma Bizantina, Cartagine ed il Regno di Israele. Nel medioevo Austria, Inghilterra, Franchi, Regno d’Italia, Impero Ottomano e Spagna. Nel passato recente Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Russia e Stati Uniti d’America. Nel futuro Cina, Russia Novaya e Forze Ribelli. Queste civiltà differivano esclusivamente per i bonus/malus a loro associate, ma apparivano tutte uguali e potevano tutte costruire gli stessi edifici e sviluppare le stesse unità/tecnologie. Da qui derivava una delle principali critiche al gioco visto che era possibile far sviluppare i tipici caccia giapponesi Zero agli Americano oppure si poteva costruire il Colosseo con il Regno d’Israele.
Come di consueto anche Empire Earth aveva una serie di campagne per giocatori singoli. Queste erano quattro, ognuna delle quali dedicata ad un arco storico e divisa in due parti in base agli eventi narrati. Quelle presenti erano:
– La campagna greca che, nella prima parte, narra gli albori della civiltà greca dall’epoca micenea fino alle guerra del Peloponneso mentre, nella seconda parte, segue le gesta di Alessandro Magno fino alla conquista della Persia.
– La campagna inglese che narra il conflitto fra Inghilterra e Francia attraverso i secoli. La prima parte si concentra sulle imprese di Guglielmo il Conquistatore fino alla battaglia di Hastings. La seconda parte copre invece la Guerra dei cent’anni e l’epoca napoleonica fino alla battaglia di Waterloo.
– La campagna tedesca parla delle gesta della Germania durante le due guerre mondiale. Nella prima parte seguiamo le imprese del Barone Rosso mentre la seconda segue una narrazione fittizia della 2° guerra mondiale in cui il Terzo Reich arriva addirittura a conquistare la Gran Bretagna.
– La campagna russa è una storia completamente originale e fantascientifica ambientata nel futuro. Nella prima parte seguiamo la nascita della Nuova Russia ad opera di Grigor Stoyanovich e la sua conquista dell’Europa mentre, nella seconda parte, ci mettiamo alla guida delle Forze Ribelli intente a far crollare la tirannia instaurata proprio da Grigor e dai suoi sottoposti.
Infine, come per i due capitoli di Age of Empires visti fino ad ora, anche Empire Earth ebbe la sua espansione che uscì il 17 settembre 2002. The Art of Conquest sistemava un po’ dei difetti tecnici visti nel titolo originale, aggiungeva alcuni fattori di gameplay (tipo fornendo poteri speciali a date unità o alle civiltà), estendeva la “storia” con una 15° epoca del futuro (l’età dello spazio) con appositi nuovi edifici, unità e tecnologie e aggiungeva ulteriori due civiltà per questo arco storico (Giappone e Corea). Venivano inoltre aggiunte altre tre campagne per giocatore singolo, due storiche ed una futuristica. Queste sono:
– La campagna romana parte dalla tarda epoca della Repubblica Romana e vede inizialmente come protagonista il generale Gaio Mario, ma presto lo abbandona per concentrarsi sulle imprese e le conquiste del ben più famoso Giulio Cesare.
– La campagna pacifica si concentra sul conflitto tra Stati Uniti d’America e Giappone durante la 2° guerra mondiale e copre una serie di battaglia storiche famose: dalla Battaglia delle Midway a quella di Iwo Jima, passando per la Battaglia di Guadalcanal, lo scontro tra il Generale MacArthur e l’Ammiraglio Yamamoto e le due Battaglie di Leyte.
– La Campagna asiatica invece è completamente fittizia e segue le vicende della famiglia Kwan Do che afferma di discendere dalla Dinastia Qin. Nella prima parte seguiamo la gara per la colonizzazione di Marte da parte delle cinque superpotenze della Terra (tra cui la Novaya Russia) mentre nella seconda parte, ambientata 250 anni dopo la prima, interpretiamo l’ultimo discendente della famiglia, ormai caduta in disgrazia, mentre guida la ribellione dei nativi marziani contro il dominio terrestre.
Se quanto scritto ti ha incuriosito, sappi che il 6 maggio 2003 uscì Empire Earth Gold Edition che comprendeva gioco ed espansione. Questa versione è quella che è attualmente scaricabile digitalmente su GOG.
Empires: l’Alba del Mondo Moderno (2003)
Siamo onesti, a conti fatti possiamo dire che Rick Goodman deve avere un bel caratterino. Dopo essersi separato dagli Ensemble Studios e aver creato Empire Earth, questo sviluppatore riuscì anche a discutere con Sierra al punto da decidere di levare le tende insieme a tutti gli Stainless Steel Studios ed autoprodurre un proprio RTS. Questo è Empires: l’Alba del Mondo Moderno, titolo uscito il 22 ottobre 2003 che, pur non appartenendo né alla saga di Age of Empires, né a quella di Empire Earth, ha molto in comune con entrambe ed è considerato un sequel spirituale del secondo gioco.
Empires: l’Alba del Mondo Moderno appare in effetti come una bizzarra via di mezzo proprio tra Age of Empires II e Empire Earth. Il gameplay è molto più ridotto del secondo e a livello di risorse e gestione delle civiltà ricorda davvero tanto il primo. Le cinque epoche presenti, però, non vanno da preistoria a medioevo, ma si dividono in: epoca medievale, epoca della polvere nera, epoca imperiale, prima guerra mondiale e seconda guerra mondiale. Il gioco comprende inoltre 9 civiltà in tutto, ma solo 4 sono utilizzabili nelle prime tre epoche (Cina, Corea, Inghilterra, Franchi) e potranno evolversi nelle restanti 5 al passaggio alla 4° era nel seguente modo: la Cina può scegliere tra Russia e Regno Unito; la Corea tra Russia, Stati Uniti e Francia; l’Inghilterra tra Germania, Stati Uniti e Regno Unito; i Franchi tra Germania e Francia.
Anche Empires: l’Alba del Mondo Moderno presenta una serie di campagne per singolo giocatore. Queste sono tre e sono più simili a quelle di Age of Empires II piuttosto che a quelle di Empire Earth visto che si concentrano sulle vicende di un singolo personaggio storico. Queste sono:
– La raffigurazione delle guerre di Riccardo Cuor di Leone in Francia durante l’epoca medievale.
– La storia di come l’Ammiraglio Yi Sun-Sin difese la Corea dall’invasione giapponese durante l’era moderna (età della polvere nera).
– La narrazione delle imprese del Generale George S. Patton durante la Seconda Guerra Mondiale.
Se vuoi giocare a Empires: l’Alba del Mondo Moderno, sappi che anche questo è attualmente disponibile su GOG, come gran parte dei giochi di cui parliamo oggi. Personalmente te lo consiglio visto che è una perla poco conosciuta, ma decisamente degna di essere giocata.
Empire Earth II (2005)
Sicuramente il successo ottenuto dal 1° Empire Earth avrebbe meritato un seguito pubblicizzato in modo ben più fragoroso di quanto effettivamente avvenne. Abbandonato in fase embrionale dai suoi stessi creatori, Empire Earth II passò nelle mani dell’allora Mad Doc Software (oggi un distaccamento della Rockstar) e venne rilasciato, solo in Nord America, il 26 aprile 2005, pochi mesi prima della definitiva chiusura di Stainless Steel Studios. Nonostante ciò, Empire Earth II si rivelò un degno sequel del primo gioco, mantenendo molti elementi caratteristici del gameplay originale e correggendo alcune delle criticità. La novità più interessanti erano però la divisione della mappa di gioco in più territori da poter conquistare ed il sistema delle corone che forniva bonus temporanei in situazioni di dominanza militare, economica o imperiale.
Empire Earth II rivede inoltre sia le ere che le civiltà presenti. Partendo dalle prime, queste sono sempre 15 e sono sempre divise in 4 archi storici, ma sparisce la preistoria, viene aggiunta l’età del ferro dopo l’età del bronzo, l’età imperiale cambia nome in colonialismo e vengono riviste le ere del passato recente e del futuro, divise ora in: illuminismo, rivoluzione industriale, età contemporanea, era atomica, era digitale, era genetica ed era sintetica. Le civiltà sono invece ridotte a 14, ma stavolta queste non sono divise in base all’arco storico, ma variano di era in era automaticamente, sbloccando bonus ed eventuali poteri nazionali in base all’epoca in cui sono. Sono invece divise in quattro fazioni, ovvero: civiltà occidentali (americani, greci, inglesi, romani, tedeschi), civiltà mediorientali (babilonesi, egiziani, turchi), civiltà orientali (cinesi, coreani, giapponesi) e civiltà mesoamericane (aztechi, inca, maya).
Come di consueto Empire Earth II presenta tre campagne per giocatore singolo, ma anche altri due scenari molto particolari chiamati punti di svolta. In questi si andrà a rivivere delle battaglie specifiche che potremo giocare sia da un fronte che dall’altro. In ordine, comunque, abbiamo:
– La campagna coreana che copre gli albori della storia della Corea, dal 2333 AC al 676 DC. Si partirà dalla fondazione dello stato di Gojoseon fino all’unificazione dei tre regni di Corea, passando per una serie di battaglie per la difesa dei propri territori (soprattutto dalle mire della Cina).
– La campagna tedesca si concentra nell’Europa centrale e va dal 1220 al 1871. Potremo rivivere la caduta dell’ordine cavalleresco teutonico, l’ascesa della Prussia, la Guerra dei Sette Anni, l’avanzata di Napoleone in Europa e, infine, l’unificazione della Germania sotto Otto von Bismarck.
– La campagna americana è invece unica poiché unisce una prima metà basata su fatti storici ad una seconda parte completamente romanzata e va dal 1898 al 2070. Questa parte dalla Guerra ispanico-americana a Cuba che, secondo gli storici, sancì l’inizio dell’imperialismo americano, per poi proseguire attraverso le due guerre mondiali e la guerra fredda con la Russia. Infine, nell’ultima parte, il governo US dovrà difendersi da un tentativo di colpo di stato del Generale Charles Blackworth.
– I due punti di svolta sono invece il famosissimo sbarco in Normandia, dove potremo vestire i panni dei tedeschi o degli alleati, e la guerra dei tre regni, dove potremo scegliere tra i regni di Wei e Wu per rivivere questo storico periodo della Cina.
Come il suo predecessore, anche Empire Earth II ebbe un seguito. The Art of Supremacy uscì il 10 marzo 2006 e correggeva alcuni difetti, apportava delle aggiunte al gameplay e aggiungeva anche una regione (l’Africa) e quattro nuove civiltà, due occidentali (francia e russia) e due africane (maasai e zulu). Inoltre venivano aggiunte tre nuove campagne singole e due nuovi punti di svolta. Queste erano:
– La campagna egiziana ambientata tra il 2183 ed il 2152 AC che segue le vicende del fidato generale di un Faraone mentre completa una serie di missioni per conto di questi e per la sopravvivenza della nazione egiziana stessa.
– La campagna russa è invece ambientata tra il 1805 ed il 1813, durante le Guerre Napoleoniche. Infatti, nei panni dello Tsar Alessandro I dovremo organizzare le nostre forze per difendersi dalle mire espansionistiche dello stesso Napoleone.
– Infine la campagna Maasai ha luogo nel futuro prossimo, precisamente dall’estate del 2037 alla primavera del 2039. In questa storia fittizia, numerose corporazioni assetate di potere cercano di approfittare delle tribù del Kenya spingendole a combattere tra di loro. Tuttavia i Maasai riescono ad ottenere alla fine abbastanza potere da liberare lo stesso Kenya e da rendere l’Africa una potenza globale.
– I due punti di svolta aggiuntivi sono invece la Battaglia di Rorke’s Drift tra inglesi e Zulu e la battaglia di Kursk tra tedeschi e russi.
La sfortuna di Empire Earth II proseguì comunque anche dopo la sua uscita, non ottenendo mai la stessa attenzione del predecessore, complice un declino di successo commerciale del genere degli RTS. Nel 2012 i server del gioco vennero completamente chiusi e restò solo una piccola community a mantenere in vita il gioco, soprattutto grazie all’utente Dr. MonaLisa che creò una serie di patch amatoriali e nel 2015 riuscì addirittura a ripristinare il multigiocatore su un nuovo server. Il gioco è stato poi successivamente resuscitato da GOG in una fantomatica Gold Edition che unisce titolo base ed espansione. Lo puoi acquistare qui.
Empire Earth III (2007)
Arriviamo così al termine della saga di Empire Earth, una conclusione non proprio piacevole. Il declino degli RTS diventava ogni giorno più grande e, nel tentativo di arginare la caduta della “loro” creatura, i Mad Doc Software decisero di tornare alle origine ed ispirarsi all’unico gioco di strategia che sembrava continuare ad avere successo: la serie di Total War (di cui prima o poi mi deciderò a parlare). Per farlo resero l’intero gioco ancora più globale, ma anche molto, molto più superficiale. 5 ere invece di 15 (antica, medievale, coloniale, moderna e futura) e solo tre civiltà tra cui scegliere (occidentale, mediorientale e estremo oriente), ottenendo però enorme libertà di personalizzazione. Via anche le campagne singolo giocatore e dentro una modalità globale in stile Total War dove dovremo cercare di portare la nostra civiltà verso il controllo dell’intero pianeta Terra (non a caso la modalità si chiama Dominio del Mondo).
Sulla carta questi sembravano buoni propositi, ma purtroppo Mad Doc Software mancò completamente la realizzazione. L’eccessiva semplificazione ed un gameplay così lontano dagli stilemi della saga, allontanò la community storica che preferì piuttosto continuare a giocare ad Empire Earth II. Allo stesso tempo, una realizzazione tecnica indecente (piena di bug e glitch), un gameplay confuso al massimo, un’IA semplicemente risibile e l’incomprensibile scelta di puntare su uno stile grafico cartoon invece che più realistico resero Empire Earth III semplicemente non appetibile per qualsiasi possibile nuovo appassionato. D’altronde perché questi avrebbero dovuto preferirlo a qualche Total War quando questi risultava più spettacolare, meglio realizzato e maggiormente realistico?
Empire Earth III fu un flop clamoroso e sancì la fine di una saga che era invece nata sotto i migliori auspici. Attualmente è comunque presente anch’esso su GOG, ma visto che ha lo stesso identico prezzo di Empire Earth II, consiglio vivamente di spendere i propri soldi su questo.
(continua)