Giorgia Meloni è la nuova Premier italiana, da qualche giorno a questa parte, e sono già scoppiate le varie polemiche. In questa notizia non vogliamo parlare di politica, in quanto non ci compete come settore di appartenenza, ma leggerai la testimonianza della madre della nuova Premier, Anna Paratore, scagliarsi contro i videogiocatori 18enni che percepiscono il Reddito di Cittadinanza. La signora, tramite una recente intervista per commentare la vittoria della figlia, ha dichiarato di essere estremamente contraria al Reddito di Cittadinanza in quanto, secondo lei, i giovani utilizzerebbero tale misura per videogiocatore e basta.
“Spero che elimini la vergogna del Reddito di Cittadinanza ai 18enni, che prendono soldi per stare a casa a giocare ai videogiochi, e dia quei soldi ai malati, agli anziani che non arrivano alla fine del mese e a chi ne ha davvero bisogno. Non a chi non ha voglia di lavorare” ha dichiarato durante il commento fatto nell’intervista rilasciata a La Repubblica.
Giorgia Meloni: quale sarà il futuro del settore videoludico?
Durante questi anni sono stati fatti passi da gigante nel settore videoludico, basti pensare alla Tax Credit Videogame creata dal Ministro della Cultura Franceschini; tale decreto ha dato modo ai videogiochi di essere riconosciuti come forma culturale e ha dato modo a tantissimi giovani di trovare lavoro nel settore, mandando avanti l’economia non solo italiana, ma dell’intera Europa. Molti team di sviluppo italiani, infatti, hanno ricevuto un aiuto concreto per poter mandare avanti i propri progetti. Attualmente, però, sono molti gli utenti che, però, si stanno chiedendo quale sarà il futuro di questo settore.
Lo stesso Calenda, candidato alle elezioni passate, aveva associato i videogiochi all’analfabetismo presente in Italia e ciò ha fatto nascere nuovamente un piccolo stigma sul settore. Stigma che, purtroppo, si è rafforzato nel corso degli anni. Attualmente è presto per poter fare congetture, ma una cosa è certa: il settore videoludico non è ben visto nella politica odierna.