Giornata di un giocatore di Pokémon Go alle prese con il Go Day
Prima di raccontare qualsiasi cosa vorrei fare una piccola introduzione su Pokémon Go.
Si tratta di un gioco sviluppato da Niantic (per chi conoscesse Ingress è la stessa casa di sviluppo) considerato come uno “spin-off” della saga originale per mobile. Contrariamente a quanto si fa di solito con un videogame, qui ci si “alza dalla sedia” per andare a catturare Pokémon, combattere nelle palestre contro i team avversari e fare raid per ottenere Pokémon di un certo calibro. Ogni mese, da gennaio di quest’anno, Niantic ha attivato un evento che consiste nello spawn massiccio di un determinato Pokémon. L’evento dura poche ore, durante le quali sono attivi anche alcuni effetti “minori”, tra cui la durata dei moduli esca di tre ore.
La vera e propria giornata di un allenatore di Pokémon
Suona la sveglia, guardo l’ora: sono le 7:30. E’ sabato, sono già sveglio, prendo il telefono e guardo la data: il 16 giugno, è il Pokémon Go Day. Proprio questo ricordo mi dà la forza di alzarmi e cominciare questa giornata.
Vado al computer per controllare se il powerbank mi aiuterà in questa giornata, guardo… due tacche ieri sera, due tacche stamane. Arriva il panico, cerco subito una soluzione, mi chiedo perché l’ho attaccato al computer. Cerco di non andare in panico da subito, la batteria è fondamentale per un cacciatore di Pokémon. Primo momento di panico superato, ho trovato una presa usb, il caricabatterie c’è, go plus c’è, documenti e portafoglio ci sono: perfetto posso partire. Esco da casa e mi dirigo alla fermata del pullman, per fortuna è il capolinea e parte quasi subito, ogni minuto è importante. E’ ora, dopo aver acquistato i viveri, di dirigersi verso il parco per incontrare tutti gli altri pazzi come me che hanno intenzione di passare tre ore sotto il sole cocente solo per catturare Larvitar come se non ci fosse un domani.
Dopo i preparativi, inizia il gioco vero e proprio
Dopo aver visto e salutato tutte le persone conosciute grazie a Pokémon Go, comincio a testare il gps, che dopo la batteria è l’altro accessorio indispensabile. Non funziona, secondo momento di panico, decido al momento di fare una pulizia della cache e riavviarlo. Non fatelo mai a ridosso di un evento, poichè dovete tenere conto anche dell’ottimizzazione delle applicazioni che parte in automatico e che porta via altri minuti preziosi.
Sono quasi le 11 , non voglio perdere neanche un secondo dell’evento, ma ormai sono rassegnato. Scatta l’ora, la gente comincia a mobilitarsi, è il momento di catturare Pokémon: neanche cinque minuti dopo sento gridare la parola più odiata (o amata, a seconda dei punti di vista) da tutti i giocatori… “Shiny!”. Una parola che può portare discordia tra gli stessi giocatori. Riuscirò a partire anche io? Dopo un messaggio di “Autenticazione fallita”, ennesimo momento di panico dovuto solo alla mancanza di segnale di rete, sono pronto anch’io, comincia la caccia al Larvitar.
La mattinata prosegue tranquilla, tra gente che fa a gara a chi cattura più Larvitar shiny si riescono tranquillamente a sopportare quelle tre ore di cammino sotto il sole, con i telefoni surriscaldati per ottenere un buon Tyranitar shiny. In fondo cosi piace a noi giocatori.
L’evento volge al termine circa dieci minuti prima delle due, ognuno fa il resoconto di quello che ha preso e fa evolvere i propri Pokémon, ci si saluta e tutti, distrutti, torniamo a casa.
Il mio pensiero su questo gioco e sul mondo Pokémon
Pokemon Go: fiumi di parole sono stati spesi a riguardo, ma le parole non sono mai abbastanza. Io personalmente ho giocato a Pokémon Go in modo molto discontinuo, cominciando quando uscì, smettendo per un lungo periodo fino a riprendere di recente.
Il gioco purtroppo ha avuto molti cali, ma allo stesso tempo è stato capace di riprendersi sfruttando il sistema delle palestre, dei raid e dei vari eventi della community (tra cui quello di cui ho raccontato oggi). Generalmente la community è veramente bella, composta da gente disponibile a dare una mano, a cui fa piacere stare assieme e soprattutto legata da una passione comune.
Mi sento di dare uno spassionato consiglio a chi non avesse mai giocato a Pokémon Go: dategli una possibilità, provatelo. Ora che è estate, con le belle giornate è un piacere uscire, anche solo con la scusa di catturare qualche animaletto. E poi, siate sinceri, non vi hanno fatto sorridere le mie disavventure?