Risale soltanto a pochi mesi fa la discesa in campo di Google con l’annuncio di Stadia, una sfida tecnologica e filosofica ai grandi produttori del settore. Oggi, finalmente, conosciamo un po’ di dettagli in più su questa piattaforma, ma non tutti i dubbi sono stati chiariti.
Qui abbiamo parlato dell’evento di ieri, spiegandovi per bene le novità, ma adesso, con le idee più chiare, vogliamo analizzare l’offerta proposta dal colosso californiano. Partendo dalle scelte comunicative: se da un lato Google non rinuncia a provare a competere con le grandi, avvalendosi di qualche reveal come Baldur’s gate (mica robetta), dall’altro l’evento non è stato abbastanza chiaro. Infatti per capire bene tutto ciò che è stato annunciato abbiamo dovuto aprire il sito ufficiale. Molti gli aspetti che si potevano spiegare meglio, a partire dalle differenze tra Stadia Pro e Stadia Base. Ma soprattutto non è stato spiegato a dovere, durante la diretta, che l’unico titolo del catalogo pro per adesso è Destiny 2. Tutti gli altri giochi sono acquistabili a parte.
Per chi si aspettava una versione gaming dell’abbonamento Netflix è arrivata una bella doccia fredda, insomma. I giochi su Stadia si acquistano, e al momento non sappiamo quali saranno i prezzi. Una variabile importantissima, in quanto molti utenti, a parità di prezzo, potrebbero preferire acquistare un gioco su una console già posseduta.
Per di più sembra davvero di cattivo gusto che un gioco acquistato possa essere fruito in qualità diversa in base all’abbonamento: se compro un gioco mentre sono abbonato e poi disdico dovrei poterlo giocare comunque alla massima risoluzione! Inoltre non sappiamo esattamente quanto sarà vasto il catalogo per gli abbonati Pro, ogni quanto si aggiornerà, né quali sconti offrirà. Sembra ancora tutto molto nebuloso.
“Stream Anywhere” sì, ma solo su dispositivi Google
Il Google Stadia Connect è stato fuorviante anche per un altro motivo. Stadia al lancio sarà disponibile su:
- Tv utilizzando Chromecast ultra
- Desktop
- Laptop
- Tablet
- Smartphone della linea di Google Pixel 3
Non è chiaro se su PC e tablet potremo giocare liberamente o ci sarà comunque un limite di qualche tipo. In ogni caso è ben diverso dal poter giocare in streaming su qualunque dispositivo, come Google aveva decantato pochi mesi fa. Il sito riporta che dall’anno prossimo potremo usare Stadia anche su smartphone Android e smart tv in generale, ma non è specificato altro.
E dov’è finito poi il lato di Stadia che puntava alla community? Durante l’evento di marzo, Google aveva puntato molto sulla condivisione e sulla collaborazione: l’obiettivo era accorciare le distanza tra sviluppatori e fruitori, così come tra content creator e spettatori. Di tutti questi aspetti, nella diretta di ieri non c’era traccia. Saranno stati dimenticati, oppure li vedremo in futuro?
Non avremo bisogno di console… Ma forse di un pacchetto da 129€
Parlando di un aspetto puramente comunicativo, a marzo Google aveva puntato tantissimo sulla filosofia del “no hardware”, presentando Stadia come una piattaforma accessibile da qualunque dispositivo.
Avevano promesso una rivoluzione senza costo d’ingresso, per poi incentrare l’ultimo evento sulla Founder’s Edition. Inoltre i prezzi di Chromecast ultra e del controller Stadia non sono esattamente accessibili, se comprati a parte: 79,99€ e 69,99€. È abbastanza chiaro che nessuno di questi due prodotti sia davvero necessario per usufruire della piattaforma di Google, ma l’evento di ieri sembrava invitare fortemente all’acquisto.
Un’altra scelta discutibile è stata quella di non rivelare una data di uscita ufficiale. Sul sito troviamo scritto “da novembre“: perché non dirlo anche durante la diretta? E ancora: una volta annunciato il mese, così vicino, cosa costava annunciare anche la data esatta? Sicuramente avrebbe polarizzato l’attenzione.
Un evento comunicativamente altalenante, che è partito bene, con dei reveal tra cui quello importantissimo di Baldur’s Gate 3, e ha provato a chiarire il funzionamento della piattaforma di Google. Il gaming in streaming è ancora visto dalla maggioranza degli utenti con diffidenza e Google doveva convincere, invece rimangono molti dubbi. Bisognerà anche vedere se Stadia al lancio saprà coinvolgere dal punto di vista tecnico: sarà davvero una rivoluzione? Solo il tempo potrà dirlo!