Phil Harrison ha rilasciato recentemente un’intervista a Gamesradar in cui ha precisato che, fino a novembre, non verrà rilasciata nessuna versione beta o preview del servizio di cloud gaming offerto da Google.
Gli interessati alla nuova piattaforma dovranno fidarsi a occhi chiusi, nella speranza che la rete di collegamento sia sufficientemente alta da poter giocare senza intoppi. Questo potrebbe essere un problema del tutto assente per chi vuole godere dello streaming in 1080p del piano gratuito, ma chi ha pensato di sottoscrivere l’abbonamento da 9,99€ per godere del 4K e dei titoli gratuiti vorrebbe, essendo nel giusto, una certezza sul funzionamento del servizio.
Harrison ha aggiunto che il lancio di Google Stadia in Europa non rappresenta in alcuna maniera un problema per l’azienda, spiegando che i test eseguiti con Project Stream sul territorio americano, sono stati necessari in quanto rappresenta un’area molto più difficile da gestire, data la sua vastità. Resta dunque da chiedersi quanto davvero gli utenti vogliano fidarsi ciecamente di Google, sottoscrivendo i piani disponibili senza alcuna prova concreta del suo funzionamento. Essendo un servizio streaming bisogna infatti valutare moltissimi aspetti a livello di banda e stabilità del servizio Internet offerto.
Parlando del territorio italiano è palese che non tutte le zone sono coperte dalla fibra ottica, basti pensare a piccoli paesi o zone montuose in cui le compagnie faticano ad attuare un piano di modernizzazione della connessione alla rete, ammesso che questo già sia esistente. C’è da capire se questa scelta aziendale sia efficace, proponendo una totale fiducia e sicurezza sul funzionamento senza alcun test del servizio a tutti gli utenti che non vedono l’ora di poter usufruire, connessione permettendo, del servizio offerto da Google Stadia.
Una decisione alquanto rischiosa e di una certa comicità, pensando a tutti quei servizi legati al cloud che concedono una prova di due settimane agli utenti.