GORD ha attirato sin dal suo annuncio l’attenzione degli appassionati del genere, grazie soprattutto ad alcuni nomi altisonanti che ne hanno composto il team di sviluppo. Infatti nel gioco sviluppato da Covenant ci hanno lavorato persone che hanno preso parte ai progetti di The Witcher e anche diFrostpunk, fattore che si nota e non poco nel titolo.
Abbiamo di fronte un gestionale con elementi survival, caratterizzato da una cruda ambientazione dark fantasy davvero ben riuscita, la quale aiuta il giocatore ad immergersi nelle terre proibite, territori inesplorati sempre bui, popolati da tribù impazzite, orribili bestie e un’oscuro male.
La principale caratteristica di gameplay per GORD è che il gioco ci presenta due modalità fra le quali scegliere, ovvero l’immancabile campagna, a dire la verità un po’ corta, e il vero fulcro del gioco, ovvero la personalizzazione delle proprie partite. Ma procediamo parlando della campagna.
La storia dei GORD
La campagna ci terrà impegnati per circa 12 ore ma, anche se la trama ha il suo perché e gli eventi ai quali andremo incontro sapranno più volte lasciarci di sasso, completarla sembrerà un grosso tutorial per prepararci alle partite personalizzate.
Il re vuole mettere mano all’oro nascosto nelle terre proibite, e ci incaricherà di diventare guida e comandante della Tribù dell’Alba, pacifici abitanti di quelle disperate terre. Noi li proteggeremo e in cambio ci aiuteranno a raggiungere l’oro. Ma non sarà tutto così semplice. Le tribù impazzite che attaccheranno il nostro GORD (si chiamano così gli accampamenti), saranno solamente il pericolo minore tra tutto il male che si cela in quelle terre.
Gli eventi vengono narrati tramite brevi cutscene, ma la parte più grande della lore di GORD, ispirata per lo più al folklore e mitologia slava, si troverà nelle diverse note che troveremo durante la partita. Il consiglio personale è quello di leggerle, perché anche se non sono utili alla fine della missione, il mondo dark fantasy di Covenant è davvero molto ispirato e affascinante.
Un popolo da guidare
Le meccaniche presenti in GORD non sono niente di nuovo nel campo dei gestionali, però il tutto funzione bene. Una differenza sostanziale con altri titoli del genere è che qui non ci ritroveremo a guidare una popolazione numerosa, ma avremo pochi membri nella nostra tribù. Questo però si sposa benissimo con la meccanica di intercambiabilità dei ruoli del nostro personale.
Ovviamente all’interno del nostro insediamento dovremo creare delle strutture per sopravvivere, va da sé che ogni membro della tribù dovrà contribuire attivamente. Dalla raccolta di vari materiali e risorse, alla costruzione di strutture e ai combattimenti, ogni unità a nostra disposizione potrà essere impiegata in ogni ruolo, quello che cambia sarà la propria efficienza.
Infatti ogni persona avrà i propri tratti caratteristici, personalità, punti di forza, debolezze e altri parametri da controllare, e la somma di tutti questi punti ci dirà dove potremo impiegarlo per sfruttarlo appieno. In GORD giocherà un fattore molto importante anche l’esplorazione, perché le risorse vicino al nostra accampamento si esauriranno presto, obbligandoci a cercarne altrove e addirittura fondare altri insediamenti in luoghi diversi.
Per tutti i pericoli nominati prima però, l’esplorazione non potrà mai essere presa sottogamba, e anche se il combattimento è abbastanza automatico come meccanica, non gestire bene il proprio gruppo porterà a diversi traumi fisici per i membri della nostra tribù, fino addirittura alla loro morte.
Qui entra in gioco un altro fattore già visto in titoli similari, ma che in GORD funziona molto bene anche vista l’ambientazione, ovvero il parametro della sanità mentale. Se i coloni vivranno eventi traumatici come perdere un proprio caro, riporteranno ferite, saranno esposti per parecchio tempo al buio e altri fattori, la loro sanità mentale andrà a svuotarsi fino a creare dei danni mentali permanenti.
Come se tutti i pericoli menzionati non bastassero, nelle varie mappe del titolo ci potremo imbattere in dei maligni, i nemici più difficili da affrontare di tutto il gioco, i quali spesso ci metteranno alla prova con richieste disturbanti. Affrontarli è sempre un’opzione, ma vista la loro forza, un’opzione disperata o che ha alle spalle una preparazione davvero adeguata.
Dopo tutti questi ostacoli però troviamo anche un fattore favorevole, ovvero la possibilità di poter lanciare incantesimi che porteranno diversi benefici al nostro popolo, sia in combattimento che nelle mansioni quotidiane.
Il gameplay tramite controller risulta buono nei movimenti e nell’inserimento dei comandi, ma molto meno nello scorrere le tante schede e pagine di statistiche, opzioni e tant’altro, come per sottolineare che questa tipologia di gioco nasce per PC o meglio per essere giocati con mouse e tastiera. Niente di pregiudicante sul livello dell’esperienza finale del gioco, ma più di qualche volta lo sbagliare scheda o navigazione nei menù potrà seccare il giocatore.
Buona la colonna sonora, cupa triste e con ottimi effetti ambientali, adattissima all’atmosfera del gioco, e anche graficamente, seppur basilare, GORD riesce a trasportarci nelle sue terre proibite. Il titolo presenta anche la localizzazione in lingua italiana per quanto riguarda testi e menù.