Finita l’era delle miniere?
Ormai da diverso tempo è esplosa la moda delle criptovalute, dopotutto chi non ha sentito nominare i famosissimi Bitcoins? Per “estrarre” questa valuta serve una gran potenza di calcolo ed è qui che entrano in gioco le nostre amate GPU.
Per spiegarla in breve si può usare un parallelismo: come in miniera, per estrarre l’oro, serviva una grande forza lavoro manuale, per “estrarre” i Bitcoins serve altrettanta forza lavoro. Bisogna infatti far sì che la macchina che utlizziamo sia abbastanza potente da poter calcolare il numero maggiore possibile di codici, nella speranza di trovare il blocco giusto in cui “risiede” la valuta.
Le GPU di ultima generazione possiedono una potenza di calcolo piuttosto alta e questo ha portato tantissimi coraggiosi a spendere una fortuna in schede grafiche, per creare la perfetta macchina da mining (il termine che si utilizza per l’estrazione della valuta).
Ovviamente questo ha spinto in alto la domanda per le schede, aumentandone notevolmente il prezzo, almeno fin’ora. Infatti i miners stanno cercando soluzioni alternative, senza contare che il valore della moneta è piuttosto altalenante. Il colosso Nvidia, ad esempio, si è ritrovato con tantissimi prodotti invenduti, rendendo quindi quasi impossibile l’uscita di una nuova serie di GPU, essendo così obbligato a “svendere” i propri prodotti.
Varie fonti infatti parlano di un calo di prezzo, nel mese di luglio, intorno al 20% sulle schede grafiche, una notizia che sicuramente farà la felicità di tantissimi utenti PC, alla ricerca di “makeover” alla propria macchina da gioco!