Sviluppato da Cygames e pubblicato dagli stessi in sinergia con Marvelous e Plaion, Granblue Fantasy: Relink è un vasto gioco di ruolo d’azione che vede finalmente la luce dopo il suo annuncio risalente, ormai, al lontano 2016. Noi abbiamo vissuto le avventure del capitano e la sua ciurma su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a scoprire una contrada celeste tutta nuova?
Granblue Fantasy: Relink è realtà
Granblue Fantasy nasce come gioco di ruolo mobile nel 2014, con una fortissima componente da gacha che non ha fatto altro che dar vita a un mondo in costante crescita, pieno di eroi e avventure che rievocano odissee fantasy d’altri tempi.
Il potere di questo immaginario che ha saputo conquistare innumerevoli schiere di fan, ha portato alla nascita di una serie di light novel edite da Enterbrain e anche un anime datato 2017 prodotto da A-1 Pictures e intitolato Granblue Fantasy: The Animation.
Sullo scenario videoludico, Granblue non è sempre rimasto su mobile ma è riuscito ad attirare già l’attenzione nel 2020 con Granblue Fantasy: Versus (qui la nostra recensione). Si tratta fondamentalmente di un picchiaduro in 2.5D ibridato a un gioco di ruolo e a un beat’em up, sviluppato da Arc System Works e pubblicato da Cygames che ha visto nel 2023 anche un aggiornamento molto importante.
Granblue Fantasy: Versus Rising, di cui puoi leggere la nostra recensione per PlayStation 5, è un miglioramento a 360° del Versus del 2020 e una mossa ingegnosa per scaldare l’utenza e le console in vista di Granblue Fantasy: Relink. Come anticipato, l’ultima opera legata alla saga di Granblue non ha avuto vita facile. La sua stessa esistenza è stata più volte messa a rischio.
Annunciato nel 2016, Granblue Fantasy: Relink ha avuto grosso riscontro mediatico grazie all’unione di PlatinumGames e al suo conseguente abbandono. Cygames non ha mollato la presa e, nonostante gli innumerevoli e preoccupanti rimandi, siamo qui felici di poter annunciare un titolo colossale e che farà la gioia degli appassionati di Granblue e non solo.
Prima di tutto bisogna fare una precisione, Granblue Fantasy: Relink si presenta come una sorta di filler, una storia extra che si apre e chiude in se stessa e che va a inserirsi nel macro percorso che è l’avventura del capitano e della sua ciurma. Una ciurma che troveremo qui già formata, coesa e con le proprie storie già raccontate e vissute.
La sensazione per chi non conosce Granblue e i suoi personaggi, potrebbe essere di iniziale spaesamento ma non è molto distante dall’iniziare un gioco di One Piece, come World Seeker o Lost Odyssey, senza mai aver letto o visto un’avventura di Rufy e amici.
Bisogna però fare una distinzione essenziale. In Granblue Fantasy: Relink chi ha pazienza e voglia di scoprire, si troverà tra le mani tutti gli strumenti narrativi necessari per potersi ambientare. Il titolo dispone di glossari, storie, approfondimenti e chi più ne ha più ne metta, che garantiscono un’abbondante dose di testi utili per poter vivere al meglio l’opera di Cygames.
Ma non solo, seppur in modo diverso e meno immediato e preciso, Granblue Fantasy: Relink prova a simulare quanto fatto da Final Fantasy XVI con tanto di glossario e “registro della storia” costantemente presenti e consultabili mentre avvengono dialoghi ed eventi. Questo per poterti permettere di approfondire subito i vari elementi di gioco (dai personaggi ad eventuali eventi trascorsi e condivisi).
Una nuova contrada celeste
Per chi non lo sapesse, facciamo un breve sunto delle vicende principali di Granblue. Prima di tutto, noi vestiamo i panni del “capitano” di cui potremo decidere nome e sesso. Di base si chiama Gran se uomo o Djeeta se donna. L’elemento fondamentale che vede il protagonista, costantemente accompagnato dal suo vivace e chiacchierone famiglio Vyrn, ricoprire tale ruolo, è il suo incontro con Lyria. Incontro avvenuto sulla nostra isola natale: Zinkenstill.
Qui, infatti, il capitano, attirato da un fascio di luce, corre nei boschi e si ritrova questa ragazza dai capelli blu: Lyria. Lei è in fuga dall’Impero di Erste e lui non batte ciglio per prendere le sue difese. Una scelta che gli costa cara ma che, allo stesso tempo, segna il suo futuro. Il capitano in fin di vita viene infatti soccorso dalla stessa Lyria che lo lega a sé, offrendogli la sua stessa forza vitale.
Legati dallo stesso destino, il capitano può ora intraprendere il viaggio che ha sempre sognato di fare: raggiungere la terra promessa, un’isola di nome Estalucia dove lo attende suo padre (che gli ha appunto scritto una lettera invitandolo a raggiungerlo). Ecco quindi l’epopea di Granblude Fantasy fatta di un percorso lungo, ancora in corso, e che vede l’equipaggio del capitano in costante evoluzione e crescita.
Nel cast, infatti, troviamo Katalina, guardia del corpo di Lyria, il timoniere Rackam con la sua nave Grandcypher, la giovane e talentuosa maga Io, il vecchio e tendenzialmente alcolista cecchino anti-imperiale Eugene e la bellissima ma altrettanto misteriosa Rosetta. Un cast variegato, in parte dedito ai cliché ma che funziona, cattura e coinvolge.
Granblue Fantasy: Relink ci vede impegnati dopo la sconfitta dell’Impero con la contrada celeste di Fantagrande ormai alle spalle ma pronti a esplorarne una nuova, immensa e inedita: Zegagrande. Le prime fasi di Granblue Fantasy: Relink sono concitate, emozionanti, devastanti. Hai giusto il tempo di scambiare due parole con l’equipaggio che uno stormo di viverne darà il via a tutto.
Ed è un “tutto” che, lo diciamo subito, per durata quantitativa è inferiore alla media dei giochi di ruolo odierni. Parliamo di 15-20 ore totali per completare la storia principale ma non bisogna sottovalutarne la qualità. Granblue Fantasy: Relink è un titolo che non perde tempo in lungaggini narrativi.
Lungo i suoi dieci capitoli, Granblue Fantasy: Relink non offre momenti di stanca o ripetitivi, il ritmo dell’intreccio narrativo è condensato ma mai frettoloso. Taglia le fasi morti per dar vita a un crescente che coinvolge, intriga, affascina e soddisfa. In quest’ottica, la storia offerta da Granblue Fantasy: Relink seppur per alcuni possa risultare una sorta di lungo tutorial, è in realtà piena di momenti rilevanti e ci ha soddisfatto in pieno.
Non chiamatelo Monster Hunter
Granblue Fantasy: Relink è un action gdr che si muove abilmente fra mmorpg e un hunting game alla Monster Hunter creando un mix personale che può creare forte assuefazione e che regala il meglio di sé nel post-game schiudendo le porte a una marea di contenuti potenzialmente infiniti. Ma procediamo con ordine.
Prima di tutto, il titolo presenta tre livelli di difficoltà: Storia, Azione e Difficile. Il primo, neanche a dirlo, semplifica completamente il titolo rendendo l’esperienza accessibile a chiunque. In realtà esiste anche una quarta difficoltà che si sblocca dopo la prima run di gioco e che diventa obbligatoria se punti al trofeo di platino.
Venendo al combat system, tocca snocciolarlo pezzo per pezzo per comprenderne la profondità in perfetto equilibrio tra velocità di esecuzione e accessibilità. Col tasto quadrato possiamo sferrare e concatenare colpi semplici mentre col tasto triangolo c’è l’attacco speciale che, con alcuni personaggi, puoi anche caricare il colpo tenendo premuto il tasto d’esecuzione. Inutile dirlo: entrambi gli attacchi possono essere alternati per creare combo diverse.
Oltre ad attaccare, puoi bloccare gli attacchi anche se, se pari con eccessiva frequenza la difesa può essere spezzata dando vita a pochi secondi di totale vulnerabilità. Ma tranquillo, in alternativa al blocco, puoi sempre schivare. Anche qui, puoi schivare più volte consecutivamente ma all’ultima schivata eseguita, ti ritroverai sfiancato e indifeso per pochi secondi.
Come da manuale del gioco di ruolo, non mancano le abilità, diverse per ogni personaggio e che potrai utilizzare premendo R1 e il relativo tasto a cui sono state affidate. Inoltre, dopo ogni utilizzo, l’abilità deve ricaricarsi autonomamente e su schermo avrai sempre visibile il suo stato.
Da evidenziare che alcune abilità possono essere utilizzate più volte prima della ricarica. Alle abilità “attive” si uniscono le così dette abilità di supporto, uniche per ogni personaggio e gli immancabili oggetti curativi/consumabili, affidati ai tasti direzionali.
E se te lo stai chiedendo, anche in Granblue Fantasy: Relink sono presenti le proprietà elementali con pro e contro per ogni tipo. Ogni personaggio del nostro cast, come ogni nemico e relativa abilità e attacco, ha un suo elemento di cui tener conto e sempre visibile a schermo. Ovviamente affrontare una battaglia con un elemento a nostro vantaggio ci garantirà più di un bonus.
Ma non solo, i nemici sono dotati anche di una “barra dello stordimento” che si riempie man mano che subiscono colpi. Una volta piena, si attiva la “possibilità legame” che, con la pressione del tasto cerchio, ci permette di eseguire un attacco legame che rievoca un po’ gli attacchi da team dei Tales of.
E parlando sempre di legami, a schermo troverai delle percentuali che includono ogni personaggio del team in battaglia. Ogni attacco legame eseguito con i vari membri ne incrementano il livello. Una volta raggiunto il 100% otterrai un ulteriore bonus con un attacco di gruppo semplicemente devastante.
E non abbiamo ancora finito: premendo R3 e L3 insieme quando la barra dell’arte celeste, visibile a schermo sotto la barre della salute, è al massimo, potrai sferrare l’arte celeste del proprio personaggio che si traduce in un ulteriore attacco potente e scenico. Ma è ancor più potente e soddisfacente la realizzazione di una “Raffica a Catena” ossia una concatenazione di arti celesti di tutto il team con tanto di mega attacco finale di gruppo.
Cosa succede quando i punti vita di un personaggio raggiungono lo zero? In Granblue Fantasy: Relink cadere in battaglia non significa game over ma si viene temporaneamente inibiti al combattimento. Per tornare in forze bisogna premere velocemente un qualsiasi comando o utilizzare una pozione per rianimarsi.
Si può anche confidare nei compagni di gioco che possono velocizzare il processo di ripresa. Se più alleati contribuiscono al salvataggio, questi sarà decisamente più rapido. Se più compagni finiscono in condizioni critiche, la “barra critica” va a svuotarsi e una volta svuotata… allora sì che è game over.
Come puoi facilmente intuire, il sistema di combattimento di Granblue Fantasy: Relink è enormemente stratificato e la cosa più affascinante è che si plasma su quasi venti personaggi completamente diversi e che potrai scoprire e vivere a tuo piacimento. Ma non solo, il sistema è meravigliosamente accessibile anche per i neofiti con una curva di apprendimento morbida e gradevole, mai proibitiva.
Tornando ai personaggi, ognuno di questi è caratterizzato a sua volta dalle Competenze, un albero a più pagine in cui potrai spendere determinati punti (denominati PC: punti competenza) per sbloccare nuove abilità. Queste possono essere attive o passive, intaccando quindi anche le statistiche di base che mutano già al salire del livello del personaggio (a seguito di accumulo di esperienza).
Ogni personaggio ha poi la sua arma che potrai cambiare e/o potenziare. Per potenziarle, avrai bisogno di oggetti da fornire al fabbro, come le schegge della fermezza. Per ottenere questi materiali, dovrai interfacciarti col mercante Sierokarte che si fa pagare i suoi servigi in particolari monete che potrai conquistare sconfiggendo boss e completando missioni di vario genere.
Oltre a potenziare e personalizzare le armi, un ulteriore elemento da non sottovalutare sono i sigilli. Questi garantiscono effetti aggiuntivi, intaccandone i parametri e garantendo benefici di vario genere a seconda della loro tipologia. Tutta quest’attenzione alla personalizzazione dei personaggi con relativi parametri e abilità non è un caso.
In quanto gacha game originario, anche in Granblue Fantasy: Relink splende l’anima da “collezionista di personaggi”. Non sorprende quindi la presenza di quasi venti personaggi da poter padroneggiare e portare all’eccellenza. Di base, infatti, in Granblue Fantasy: Relink il team è composto da quattro personaggi con il capitano come presenza obbligatoria durante la trama principale.
Ma, già quando metti piede la prima volta nel primo hub di gioco, avrai modo di scoprire che esistono le carte compagno che ti permettono di sbloccare nuovi personaggi non per forza implicati nelle trame principali del gioco ma che, soprattutto per chi conosce la saga, sono dei graditi ritorni/aggiunte.
Tantissimo da giocare
Lo abbiamo detto subito, la trama di Granblue Fantasy: Relink non è lunghissima e questo perché l’ultima opera di Cygames non si propone unicamente come gioco di ruolo d’azione fine a se stesso. Anzi, il titolo va ben oltre, sviluppando una serie di missioni di vario tipo che guardano sempre più al mondo cooperativo locale e online (fino a un massimo di quattro giocatori).
Ma prima di quelle, abbiamo le missioni secondarie che, contrassegnate da un’icona in testa ai vari png degli hub, ci permette di aprire una schermata statica con tanto di recap e relative ricompense di completamento. Si tratta di compiti abbastanza scontati come sconfiggere TOT nemici di un determinato tipo.
Il sistema di missioni serve prevalentemente per salire di livello e per ottenere nuove risorse con cui potenziare armi e sigilli, oltre ad accumulare PC per le competenze (a tal proposito, i PC sono condivisi da tutti i personaggi). Ma, se le missioni secondarie sono abbastanza standard nei giochi di ruolo classici, la questione è diversa per le missioni reperibili dall’Alleanza Equipaggi di Rafale.
Qui l’anima da Monster Hunter si affaccia con una certa prepotenza fino a diventare dominante nel post-game. Si tratta di vere e proprie missioni ad area con tanto di obiettivo e grado di completamento (o valutazione che dir si voglia) con tanto di ricompense differenti e che danno il massimo se giocate in cooperativa. Si tratta di missioni suddivise per isole, per difficoltà e per tipologia. Abbiamo le classiche orde, le esaltanti boss fight (alcune semplicemente stratosferiche oltre che impegnative), missioni di difesa e quant’altro.
Nulla di nuovo ma tutto eseguito in modo solido e appagante. Oltre che user friendly: ad esempio, potrai scoprire velocemente quale missione fare per reperire un dato materiale. Nonostante una certa ciclicità nella tipologia di missioni, ammettiamo che è difficile smettere. Il sistema di gioco è quasi ipnotico e la varietà offerta dai personaggi giocabili, dalla composizione del team (che sia con l’ottima IA o con compagni player) e dai nemici, garantisce ore e ore di sano divertimento.
A tal proposito, bisogna aprire una parentesi per le ottime boss fight presenti nel titolo. Tra l’altro, ogni boss ha una sua barra che si carica quando subisce dei danni. Una volta al massimo, il boss entra nella modalità overdrive diventando ancora più feroce e letale. In compenso, quando il boss subisce danni in modalità overdrive, la barra va a svuotarsi fino a entrare in modalità break pronto per essere devastato di colpi.
In alcuni casi, infine, un boss potrebbe ottenere l’effetto denominato “sete di sangue“. Questi comporta un vertiginoso aumento della loro difesa che li rende anche immuni alle arti celesti. In compenso, tale effetto è temporaneo e ci richiederà giusto di portarci più sulla difensiva nel tentativo di resistere per poi scatenarci come si deve.
I boss sono parte integrante di questo tipo di missioni che, soprattutto online, offrono il meglio di sé e, specialmente nel post-game, svelano un’anima hardcore inaspettata e gratificante. Contenutisticamente quindi, c’è davvero tantissimo da giocare (da soli e/o in compagnia) e per chi punta a completare ogni cosa, c’è potenziale ludico per oltre cento ore a loro volta potenzialmente espandibili se ci saranno ulteriori aggiunte in termini di sfide, personaggi, armi e quant’altro.
Ma non finisce qui. Nell’ampio spettro di attività secondarie troviamo anche gli Episodi del destino che mirano essenzialmente ad approfondire le trame dei personaggi con eventi che si sbloccano man mano che si procede nella campagna principale e aumentando il livello del personaggio interessato. Si tratta di fasi più lente, dedicate principalmente alla lettura e all’approfondimento della lore del mondo di gioco che però offrono comunque ricompense da non sottovalutare.
L’anima ludica di Granblue Fantasy: Relink è un ibrido e se il combat system e relativo sistema di personalizzazione è tanto stratificato quanto vasto e soddisfacente, non possiamo dire lo stesso dell’esplorazione che cede un po’ in termini di profondità e vastità ma non di varietà. Nonostante ciò, non mancano documenti e collezionabili che ne alimentano la lore.
Come potrai immaginare, parliamo di un titolo hub-centrico e che offre aree esplorabili nel corso della campagna ma che è prevalentemente lineare o racchiuso in aree. Non mancano tesori da scovare, punti luminosi da raccogliere, chiavi per scrigni preziosi e quant’altro ma è molto meno approfondito rispetto ai capisaldi del genere votati all’esplorazione libera (tipo Tales of Arise).
Nel titolo sono presenti anche delle scelte testuali che però sono fini a se stesse non mutando l’andamento della trama ma unicamente la tipologia di scambio di battute.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Granblue Fantasy: Relink ha stile da vendere. Il mondo di gioco è un anime realizzato in acquerello. I fondali colorati che prendono dettagli man mano che ci si avvicina così come la fluidità di animazioni e combattimento, offrono scenari e fasi d’azione veramente magiche.
C’è coesione e coerenza nella tavolozza imbastita da Granblue Fantasy: Relink che rispetta, evolve e in parte potenzia, quanto di buono finora realizzato nella saga e che lascia ben sperare per il futuro. Inoltre, l’impatto identitario ne emerge vittorioso facendo sentire a casa tutti gli appassionati.
Anche il sonoro si difende egregiamente, con tracce audio idonee, un buon doppiaggio ed effetti ancora una volta coerenti ed efficaci. La colonna sonora porta la firma di Nobuo Uematsu, un maestro del fantasy e una garanzia per le nostre orecchie. Un plauso alla presenza dei sottotitoli in lingua italiana, apprezzata e non scontata presenza che abbatte un ostacolo sempre più presente nel mondo videoludico.