In un mercato che ha visto l’arrivo di un ritrovato Street Fighter e la nuova nascita della serie Mortal Kombat, Arc System non si lascia spaventare e propone il suo Granblue Fantasy Versus Rising, versione rinnovata e migliorata di Granblue Fantasy Versus, picchiaduro arrivato da noi agli inizi del 2020.
In molte persone avevano già dato per spacciato questo picchiaduro, ma l’accoglienza della critica e dell’utenza sta smentendo questa ipotesi. Arc System ha infatti migliorato in ogni aspetto il suo precedente prodotto, riuscendo a offrire ai giocatori un picchiaduro qualitativamente molto alto, il quale gode di una grafica spettacolare, un cast di personaggi molto vasto e variegato, ma soprattutto un sistema di combattimento superbo che riesce a essere sia abbordabile per i neofiti del genere, sia profondo per gli esperti.
Iniziamo la nostra recensione spiegando cosa intendiamo quando menzioniamo un sistema di combattimento adatto sia a novizi che veterani del genere. Granblue Fantasy Versus Rising propone lo stesso scheletro del suo predecessore, ovvero una facilità di esecuzione dei comandi quasi estrema. Dimenticate mezzelune, pad che ruotano a 360°, combinazioni di tasti in rapida successione e quant’altro, perché qui il tutto sarà ridotto ai minimi termini.
Granblue Fantasy Versus Rising: un gameplay rimodellato
Ogni personaggio potrà eseguire le sue mosse speciali semplicemente premendo una direzione e un tasto, e ogni direzione rappresenterò una mossa diversa. Le combo sono molto semplici, solitamente si compongono della pressione in sequenza di tre tasti più un colpo finale e non mancano mosse speciali super, prese e altro. Occhio però a pensare che Granblue Fantasy Versus Rising sia molto semplicistico nei suoi combattimenti, perché sarebbe un grosso errore.
Arc System ha pensato bene di introdurre alcune meccaniche che vanno ad aggiungere un notevole spessore strategico negli scontri, che già di per sé non premiano chi vuole avvalersi della tecnica dello spam spasmodico di mosse speciali, tutt’altro. In Granblue Fantasy Versus Rising dovremo conoscere bene il nostro combattente, ognuno dei quali avrà una propria mossa caratteristica adatta al suo stile di combattimento, dovremo fare molta attenzione alle distanze e alla copertura delle nostre mosse speciali, ma soprattutto utilizzare al meglio il nuovissimo Raging Strike.
Quest’ultimo è un attacco che serve per cercare di avere la meglio sugli avversari che tendono a rimanere molto in guardia, spezzandola, e potendo anche collegare un primo colpo a un secondo ancora più devastante. Ma questo colpo non ha solo funzioni offensive: se infatti ci troviamo bloccati dai colpi avversari, utilizzarlo subito dopo una parata darà il via a un contrattacco vero e proprio, fermando l’attacco avversario e facendo partire la nostra offensiva.
Arc System però non ha preso alla leggera questa nuova aggiunta, ma l’ha davvero resa un punto cruciale del gameplay. Avremo utilizzi limitati del Raging Strike, tre per ogni round, e soprattutto meno ne avremo in riserva e più danni subiremo dai colpi avversari. L’utilizzo del Raging Strike è infatti un ago della bilancia a tutti gli effetti, e padroneggiarlo sarà sicuramente un’arma vincente.
Sempre a livello di novità introdotte nel gameplay di Granblue Fantasy Versus Rising, troviamo le Ultimate Skill, eseguibili quando avremo caricato totalmente la barra Skybound. Queste mosse finali possono cambiare letteralmente le sorti di un match che sta volgendo totalmente a sfavore, ma per sfruttarle a pieno bisognerà conoscere le varianti possedute dal nostro combattente.
Leggere modifiche sono state apportate anche al sistema di mosse speciali rispetto Granblue Fantasy Versus. Bisogna innanzitutto ricordare che in Granblue Fantasy Versus Rising, queste funzionano in molto un po’ diverso dai classici picchiaduro. Ogni mossa speciale avrà un leggero tempo di ricarica, quasi minimo per le versioni base e moderata della stessa, e un po’ più lungo per quelle potenti. Questo perché Arc System ha spinto tantissimo sul non permettere al giocatore di abusare di queste skill, ma costringerlo a ottimizzarle al meglio, andando a raggiungere un livello strategico degli scontri molto elevato.
Modalità e online
Come la maggior parte dei picchiaduro, anche Granblue Fantasy Versus Rising non offre il suo meglio nelle modalità a giocatore singolo. Non stiamo assolutamente dicendo che non siano valide, ma che potevano sicuramente offrire quel guizzo in più, soprattutto guardando la bontà del gioco.
La classica Story Mode comunque si presenta molto bene, simile alla versione precedente, con una struttura a missioni composta da scene di intermezzo, piccoli livelli dove sbarazzarsi di nemici di poco conto e spettacolari battaglie contro i vari avversari. Poche volte invece ci siamo trovati di fronte a tutorial così ben strutturati ed efficaci come nel caso di Granblue Fantasy Versus Rising.
È doveroso segnalare anche una mossa abbastanza astuta da parte dello sviluppatore, il quale ha fatto uscire in contemporanea al gioco completo una versione free to play che garantirà ai giocatori l’accesso solo ad alcuni personaggi e in rotazione.
Parlando di online invece, Arc System ha rivoluzionato del tutto le lobby, che adesso godono di un aspetto tridimensionale, e nelle quali sono presenti piacevoli distrazioni, come il Gran Bruise, una speciale modalità party-game da affrontare con gli altri giocatori, oppure la possibilità di trovare diversi cabinati, un campo da calcetto, un parco per fare le foto e davvero molto altro. Non è dato sapere quanto queste attività possano impattare sui giocatori, ma noi le abbiamo trovate delle ottime distrazioni per interrompere il ritmo di gioco e fare delle pause rimanendo nel mondo di Granblu.
Tecnicamente Granblue Fantasy Versus Rising è grandioso, soprattutto a livello di grafica, effetti e animazioni dei personaggi. I combattimenti saranno sia una gioia da giocare che da osservare e le Ultimate Skill sono davvero qualcosa di superbo. La colonna sonora non poteva essere da meno, e alcuni brani mescolati all’adrenalina dei combattimenti risultano davvero memorabili. Del gameplay abbiamo parlato abbastanza già prima, ma non ci annoiamo di dire che il combat system è davvero tantissima roba.