Rockstar Games continua sulla via del “silenzio stampa” con il suo prossimo Grand Theft Auto; il sesto capitolo della serie è uno tra i giochi più attesi di sempre, ma la cosa pare non aver messo fretta all’azienda statunitense.
Complice anche la stessa community di appassionati, che ha più volte incitato Rockstar a “prendersi il tempo necessario” con lo sviluppo dell’opera, sicuramente perché ancora scottata dall’esperienza Cyberpunk 2077.
A farci speculare però non sono mancati i classici rumor diffusi in rete dagli insider, utenti che vantano una certa fama in quanto ad attendibilità.
Non è da meno il più recente di Tom Henderson, utente Twitter con alle spalle una certa esperienza viste le sue molteplici previsioni rivelatesi veritiere (vedasi Battlefield e Call of Duty), che qualche giorno fa ha detto la sua proprio su Grand Theft Auto 6.
Grand Theft Auto 6 sarà ambientato in epoca moderna e non negli anni 80
Alcuni precedenti rumor volevano il sesto capitolo ambientato negli anni 80, nei quali avremo impersonato un protagonista, a scelta tra genere maschile e femminile, con l’intento di smerciare sostanze stupefacenti negli Stati Uniti.
Inoltre le voci di corridoio millantavano anche una mappa comprensiva delle più note città dei precedenti capitoli, come ad esempio Liberty City e Los Santos.
Sfortunatamente, sembra che gli appassionati dei coloratissimi anni 80 dovranno mettersi l’anima in pace, visto che quanto detto da Tom Henderson ha un ragionamento di fondo.
Per Rockstar sarebbe molto più utile ambientare il suo prossimo Grand Theft Auto in epoca contemporanea, dato che potrebbe sbizzarrirsi nei contenuti per la modalità multiplayer.
Il sesto capitolo certamente non mancherà di una modalità online, indi per cui sarebbe sconveniente per l’azienda utilizzare un’epoca che non prevede determinate armi o veicoli.
Insomma questo rumor, a prescindere dall’attendibilità dell’insider che lo ha diffuso, pare avere davvero un fondo di verità. Personalmente non mi dispiace l’idea di giocare il sesto capitolo in epoca contemporanea, visto che abbiamo vissuto ampiamente gli anni 80 in più di uno dei capitoli precedenti della serie.