Nintendo Switch sta accogliendo nel suo store sempre più titoli usciti inizialmente solo sul mercato mobile, ma forse anche per questo molti di essi funzionano discretamente grazie alla natura ibrida della console e il titolo che tratteremo oggi rientra in questa categoria. Parleremo dunque di Gravity Rider Zero un gioco uscito inizialmente su Android e IOS, ma che da poco ha anche raggiunto lo store di Nintendo.
Si tratta di una sorta di clone di Trials Rising, sia nel concept che nel gameplay vero e proprio. Esistono tantissimi casi di giochi mobile che “prendono spunto” da titoli ben più famosi, alcuni si rivelano essere comunque piuttosto piacevoli mentre altri solo delle pallide imitazioni. A quale di queste due categorie Gravity Rider Zero apparterrà? Continua a leggere la recensione e lo scoprirai!
Un gameplay privo di mordente
Gravity Rider Zero come è anche lecito aspettarsi non contiene nessun tipo di accenno a quello che dovrebbe essere una storia, ma dopotutto nessuno si aspetta un contenuto del genere in un titolo simile. Il gioco è infatti basato interamente sul gameplay, che purtroppo non riesce neanche minimamente ad avvicinarsi a quello offerto da Trials Rising. Il titolo ha le stesse identiche basi della sua controparte famosa, controllare il nostro Biker risulterà semplice, pure fin troppo.
Si potrà quindi accelerare, frenare e orientare il proprio mezzo, ti troverai a utilizzare al massimo 3 tasti per tutta l’esperienza di gioco. Effettuare i salti mortali o le altre acrobazie risulterà essere piuttosto legnoso, quindi molte volte si andrà sul sicuro per evitare di perdere inutilmente una vita. Il titolo risulta essere davvero semplice, tanto che in molti livelli basterà tenere premuto il tasto dell’accelerazione per arrivare al traguardo.
Purtroppo questo fattore inciderà sull’esperienza di gioco fin dall’inizio, difatti l’esperienza risulterà ripetitiva già dopo pochi minuti di gioco e difficilmente riuscirai a trovare un incentivo per rimanere attaccato allo schermo. Il gameplay quindi non solo non aggiunge nulla rispetto alla formula, ma anzi toglie quasi tutto il divertimento che si ha normalmente all’interno di questi titoli.
Scenari mal progettati
Gravity Rider Zero propone sicuramente un buon numero di scenari soprattutto se si tiene conto del suo prezzo piuttosto ridotto (parliamo di circa 7 euro), purtroppo però praticamente nessuno di essi convince. Come abbiamo precedentemente scritto, molte volte basterà tenere premuto l’acceleratore per completare l’intero percorso, questo fa capire come gli scenari siano stati semplicemente mal progettati. Ogni tanto capiterà di dover muovere l’analogico per direzionarsi e in maniera ancora più rara di dover utilizzare il freno.
Ti abituerai talmente tanto ad utilizzare solo l’acceleratore, che quando bisognerà usare anche un singolo altro tasto ti troverai quasi disorientato. Non capiterà quasi mai inoltre di trovarsi bloccati in uno scenario, perché basterà perdere una vita per capire come affrontarlo e comunque stai pur certo che Gravity Rider Zero non ti farà praticamente mai spremere le meningi.
Il titolo insomma ha degli scenari davvero senza anima che inoltre sembrano quasi tutti uguali, se non con qualche piccola modifica ogni tanto (soprattutto estetica piuttosto che ludica). Giocando per un poco si potranno sbloccare altri veicoli, però essi non cambieranno praticamente di nulla l’esperienza e servono a dare solo qualche motivazione al giocatore per continuare i livelli. Si ottiene anche un punteggio (da 1 a 3 stelle) alla fine di ogni scenario, ma dubito che qualcuno possa avere voglia di ripeterlo solo per questo motivo.
Un lato tecnico che non migliora la situazione
Purtroppo anche sul lato tecnico non ci sono buone notizie per Gravity Rider Zero. Il gioco ha una grafica piuttosto scarna, anche se comunque non eccessivamente brutta, ma il problema principale non è assolutamente questo. La falla peggiore risiede nella palese scopiazzatura effettuata che toglie ogni genere di identità al gioco e lo rendo una pallida imitazione. Se dal lato del gameplay Gravity Rider Zero ha copiato da Trials, dal lato grafico il gioco è palesemente “ispirato” a Tron.
Insomma può anche andare bene cercare di imitare un’idea andando a fare delle modifiche che rendono il progetto originale, però qui si arriva quasi al limite del plagio. Purtroppo quindi anche se la grafica non risulta essere completamente da buttare (si tratta comunque di un titolo nato su mobile), il tutto risulta essere creato praticamente senza nessuna originalità. Gli scenari sono davvero molto stereotipati, tanto che non ti capiterà mai di trovare qualcosa di vagamente originale all’interno di essi.
Fortunatamente il titolo non ha problemi almeno sul lato del frame rate e non sono praticamente mai comparsi dei bug durante l’intera esperienza di gioco. Altra piccola nota positiva sono i veicoli, dato che alcuni di essi sono piuttosto carini, anche se ciò ovviamente non basta a dare quel tocco di originalità a Gravity Rider Zero.
Conclusioni
Concludendo si può benissimo affermare che Gravity Rider Zero sia un gioco privo di qualsivoglia anima e questo credo sia il difetto peggiore che si può attribuire a un qualsiasi videogioco. Il titolo oltre a non aggiungere nulla rispetto alla concorrenza, semplifica eccessivamente le meccaniche e compie diversi errori tra cui il più importante è sicuramente il game design dei livelli. Come scritto precedentemente infatti molti scenari si potranno completare premendo praticamente solo l’acceleratore, quasi come se fossero stati addirittura progettati per arrivare a questo risultato.
Insomma risulta davvero difficile consigliare a qualcuno l’acquisto di Gravity Rider Zero, perché appunto oltre a non proporre nulla di nuovo, risulta essere davvero un titolo sottotono da tantissimi punti di vista. Se quindi stai cercando un gioco che sappia intrattenerti e che ti permetta di fare delle acrobazie spettacolari, ti conviene andare sul sicuro comprando Trials Rising (disponibile anch’esso su Nintendo Switch) piuttosto che questa sua imitazione senz’anima.