Quando stavano sviluppando il primo Dying Light, Techland aveva molti dubbi riguardo la produzione del gioco.
Nonostante questo però il titolo è andato molto bene, tanto che all’E3 2018 è stato annunciato addirittura Dying Light 2.
Le preoccupazioni degli sviluppatori si erano fondate sulla costituzione del gameplay: il parkour in prima persona non è stata sicuramente una novità nel mondo dei videogiochi, visto che già esisteva Mirror’s Edge.
Il progetto di Techland riuscì comunque a lasciare il segno: il loro coraggio è stato ampiamente ripagato con il successo di Dying Light, anche se contemporaneamente non si può negare il fatto che inserire una meccanica completamente estranea al survival game come il parkour è stata una scelta tanto audace quanto rischiosa.
Per molti, Dying Light è uno dei migliori titoli di questa generazione: questa calda accoglienza ha dato a Techland la giusta motivazione per credere nelle proprie idee.
Durante l’E3 2019, uno sviluppatore (di cui è stato omesso il nome) della software house polacca ha concesso un’intervista a OnlySP, spiegando che il feedback positivo del pubblico ottenuto sin dal primo gioco della serie ha fatto si che il team credesse di più nelle proprie potenzialità.
Lo sviluppatore ha dichiarato:
“Prima dell’uscita del primo Dying Light eravamo davvero molto nervosi nel vedere come il gioco sarebbe stato accolto. Abbiamo provato a fare un paio di cose diverse rispetto ai canoni del survival game: abbiamo aggiunto il parkour a un mondo open-world, il che fondamentalmente ti permette di scalare qualsiasi cosa e ovunque; inoltre, ci eravamo focalizzati sul combattimento corpo a corpo. Erano idee nuove allora, quindi non sapevamo come sarebbero state ricevute dalla community. Fortunatamente l’accoglienza era così calorosa, è stato un successo aziendale e critico. Abbiamo avuto fiducia nel seguire le nostre idee e il nostro istinto.”
Dying Light 2 sarà disponibile da primavera 2020 per PlayStation 4, Xbox One e PC.