Recentemente ho finito di guardare Lost. Per quanto mi sia piaciuto, e non sono qua a parlare di questo oggi, mi è tornato alla mente un gioco che mi ha colpito, per certi versi più di questa serie, proprio perché il soprannaturale non c’entra nulla, ma la sopravvivenza è dettata dagli spietati regimi della natura e dalla bravura del giocatore nell’adattarsi all’ambiente e farlo proprio. Il gioco è un titolo indie di Creepy Jar che sta puntando ad un’opera senza precedenti, pur sembrando simile a The Forest, ma sorpassandolo (a mio parere) nettamente in termini di dettagli dell’esperienza di gioco. Continuando nel bel percorso fatto fino ad ora, ecco in arrivo Green Hell Mud Building Update.
Il gioco si è affacciato il 29 agosto 2018 su Steam, conquistando da subito il cuore degli appassionati del genere, proponendosi come una valida porta d’accesso anche per chi non è avvezzo. Ebbene, di strada ne è stata fatta, update dopo update. Inizialmente, nell’autunno 2018, abbiamo ricevuto l’Animal Update, che ha portato con sé nuove specie animali, nuove tipologie di costruzioni e di piante e quindi la sfida della caccia e la sopravvivenza più spinta. In seguito il Water Update, allargando la mappa con anche le zone subacquee, ha introdotto animali acquatici, sistema di pesca, trappole per pesci, alghe e il nuoto e l’immersione. L’ultimo, il più recente, è quello denominato Combat Update, il quale introduce le tribù indigene come nuovi nemici, oltre ai già esistenti predatori, ulteriori trappole, il sistema di combattimento ampliato con un rinnovo dell’intelligenza artificiale e dei danni, nonché della possibilità di costruirsi rudimentali armature con gli elementi che si trovano in gioco.
Oggi invece, secondo quanto dice la pagina ufficiale di Facebook, ci viene annunciato che siamo vicini ad una nuova avventura con il Mud Building Update.
Quello che ci aspetta è quindi un’ulteriore ampliamento dell’esperienza di gioco, non in termini spaziali quanto sul piano della complessità. Infatti, oltre a quanto già visto, tra predatori, indigeni, malattie, caccia, fame, macro nutrienti e via discorrendo, il proclamato aggiornamento va ad inserire novità chiave. In particolare, oltre alle classiche capanne in legno o canne di bambù, sarà possibile costruirsi il proprio riparo utilizzando anche il fango, rendendo quest’ultimo più solido e resistente. Altro grande nuovo elemento è quello relativo al sistema di crafting: con il Mud Building Update sarà infatti possibile utilizzare il metallo per forgiare utensili e armature utili al nostro sostentamento e sopravvivenza. Infine, come è ovvio che sia se si pensa al fango, viene introdotto un’elemento che sicuramente darà fastidio all’inizio, ma che conferisce unicità a Green Hell oltre a quanto già non abbia fatto per porsi come survival più realistico possibile, ovvero il nuovo sistema di igiene. Se prima infatti dovevamo curarci ferite e toglierci sanguisughe, ora dovremo fare attenzione a quanto sia sporco il nostro corpo, anche di fango (immaginate costruirsi una casa in fango come ci riduce) per evitare infezioni o ulteriori conseguenze sulla nostra salute.
Green Hell, un indie ambizioso oltre quanto già è stato tentato ed esplorato nel mondo dei survival in prima persona, senza puntare sul sovrannaturale, ma semplicemente sulla cruda, e spesso ancora più spaventosa, realtà.