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Tutti coloro che hanno giocato (ed apprezzato) il primo Guacamelee stanno sicuramente aspettando con trepidante attesa l’uscita del secondo capitolo, per sapere se manterrà la qualità eccelsa già sfoggiata nel capostipite.
Ora che Guacamelee 2 è finalmente disponibile, possiamo dirvi, senza paura di smentita, che Drinkbox Studios è formato da sviluppatori talentuosi, visto che sono riusciti a riproporre la formula del primo senza annoiare, ampliandola e migliorandola; considerando le critiche ricevute ed agendo di conseguenza. Ne risulta un metroidvania eccellente, che riesce ad amalgamare in modo ineccepibile quasi ogni aspetto della produzione, diventando un must per gli appassionati del genere e non solo. In poche parole: il gioco non solo mantiene la qualità mostrata nel primo, ma addirittura migliora la sua formula, già eccellente, presentando un mondo ricco di sfide e divertente da esplorare, un ottimo gameplay ed una narrazione che vi farà sorridere più di una volta.
Salvare il Mexiverso e non solo
Il gioco sfoggia fin da subito il suo stile inconfondibile, coloratissimo ed esagerato, mostrando al giocatore l’impeccabile direzione artistica; facendoci vedere Juan immerso nella tranquillità della ripetizione quotidiana, con un fisico tutt’altro che atletico e completamente diverso da come lo ricordavamo. La sua meritata pensione viene interrotta da un evento inaspettato che vede un potentissimo luchador alla ricerca di tre manufatti, il cui potere rischia di far collassare tutto il Mexiverso. Ovviamente starà a noi tentare di fermarlo, lasciandoci alle spalle la nostra famiglia, per indossare nuovamente la maschera da luchador.
Chiaramente questo sarà soltanto l’inizio delle peripezie che ci attendono durante tutta la storia, sempre frizzante e goliardica, riuscirà a tenerci incollati allo schermo fino alla sua conclusione. Fin dalle prime battute è evidente l’umorismo sopra le righe di cui è pregno il titolo, fatto di costanti rimandi, citazioni ed easter egg ad altri videogiochi od opere di massa, mostrate in modo imprevedibile e sorprendente.
Così come sorprendono molte battute e trovate originali del gioco stesso, presentate in modo inaspettato, deridono le imprese appena trascorse o i classici stereotipi videoludici e narrativi, che vengono spesso esagerati ed enfatizzati, riuscendo ben più di una volta a strapparvi qualche sorriso compiaciuto.
Come la vecchia scuola
Il gameplay di Guacamelee 2 riprende la struttura dei classici metroidvania, riproponendola in modo egregio ed aggiungendo diverse caratteristiche che la rendono fresca ed appagante.
La prima caratteristica fondamentale per i titoli del genere risiede sicuramente nella qualità del level design. Infatti, il backtracking è un elemento sempre presente, che per non essere noioso deve riuscire a proporre dei livelli non troppo dispersivi. Guacamelee 2 riesce in questo intento in modo impeccabile, vantando delle aree in cui sarà impossibile perdersi (complice anche la presenza della chiarissima mappa), grazie soprattutto alla strada delineata dai poteri in nostro possesso.
Di fatto, se è vero che non avremo freni all’esplorazione, è anche vero che molte aree non saranno accessibili fin da subito, dato che necessiteranno di particolari abilità per essere esplorate.
Questa caratteristica si concretizza nelle classiche rocce di colori diversi che bloccano alcuni passaggi, distruggibili solo con un potere specifico. Inoltre, molti luoghi richiederanno l’ausilio delle abilità per essere raggiunti (per esempio dopo un salto potrebbe servire utilizzare il montante verso l’alto, per poterci proiettare dove normalmente non arriveremmo; oppure un passaggio stretto richiederà di diventare un pollo).
In questo senso, il titolo fa un lavoro davvero eccellente, scandendo perfettamente ogni fase esplorativa, alternando parti difficili ad altre più semplici, mettendo alla prova il giocatore senza mai stressarlo troppo.
In aggiunta, ogni area conterrà innumerevoli segreti, che vanno da piccole sfide bonus (particolarmente ostiche, ma molto remunerative), a brevi missioni secondarie, che spesso sfoggeranno il già citato umorismo del gioco, rendendo un piacere girovagare per il mondo.
Questo è possibile soprattutto grazie all’ottimo level design che accompagna la nostra progressione, vantando delle fasi platform incredibilmente curate, grazie a molte trovate originali e geniali, che vedono gli ostacoli ambientali combinati spesso in modo sorprendente, richiedendo l’uso ragionato delle abilità acquisite, andando a delineare una varietà ed una meraviglia costanti. Tutto ciò è realizzato grazie allo sfruttamento perfetto delle meccaniche di gioco, frequentemente protagoniste di sfide che richiederanno di combinare più poteri in una volta sola, in modo molto rapido.
Tutto questo è constatabile sia nelle peregrinazioni tra un livello e l’altro, sia (soprattutto) nei livelli stessi, che proporranno un grado di sfida maggiore ed introdurranno nuove meccaniche che saranno subito sfruttate, in modo simile (passatemi il paragone) a quanto accadeva nei dungeon dei primi zelda, in cui una nuova abilità veniva utilizzata in larga parte del dungeon stesso, combinandosi poi con quelle precedentemente acquisite.
Anche nell’introduzione delle meccaniche il gioco risulta eccellente, dando al giocatore degli ostacoli più semplici per familiarizzare con il nuovo potere e subito dopo qualcosa di più difficoltoso. In questo modo gli sviluppatori si sono assicurati ancora una volta una sfida degna di tale nome, riuscendo però a non far sentire mai spaesato il giocatore, dato che non avremo mai la sensazione di non sapere cosa fare.
Questo ci porta a parlare della difficoltà della componente platform, che può vantare una progressione notevole, fatta di un livello di sfida che sale in modo costante, con il progredire della bravura di chi gioca. Per questo motivo, persino nella parte finale dell’avventura, che si pone ad alti picchi di difficoltà, ogni giocatore avrà acquisito la giusta padronanza per riuscire ad uscirne indenne.
Non solo platform
Il gameplay di guacamelee non si ferma qui però, proponendo un comparto action di tutto rispetto, anche grazie alle stesse abilità utilizzabili nell’esplorazione, che qui acquisiranno una rinnovata utilità.
Infatti, inizialmente possiamo contare su un singolo attacco e sulla possibilità di lanciare i nemici (cosa che torna utile anche nelle combo); tuttavia ben presto il tasto per gli attacchi speciali si arricchirà continuamente delle nuove abilità che, oltre alla già citata esplorazione, ci aiuteranno anche in combattimento.
Di fatto, i poteri potranno essere combinati tra loro, per dar vita a combo devastanti, che vedono l’alternarsi dei poteri stessi con gli attacchi normali, per far salire un indicatore di colpi che terrà traccia della nostra bravura. Quando diventeremo abbastanza abili sarà addirittura possibile sbarazzarsi di alcuni nemici senza dar loro la possibilità di far nulla, o di farne volare un intero gruppo contro un ostacolo ambientale.
Proprio le arene meritano un’altra menzione d’onore, dato che spesso saranno dinamiche, inserendo gli ostacoli ambientali in modo originale, dando una freschezza continua ai combattimenti, che in alcuni casi proporranno delle situazioni uniche e (ancora una volta) sorprendenti.
Oltre a rendere la situazione difficile per noi, questa caratteristica può essere sfruttata per uccidere i nemici, rendendo una battaglia più facile (o più difficile) in base a come sceglieremo di sfruttarli.
Parlando, poi, dei nemici, è doveroso sottolinearne la varietà, data dalla progressiva aggiunta di nuove tipologie da malmenare, che daranno vita a conflitti memorabili, i quali vedranno una intelligente combinazione delle loro caratteristiche con quelle dell’arena stessa.
Inoltre, molti nemici avranno degli scudi di un certo colore, i quali saranno infrangibili soltanto con le abilità del colore corrispondente. Questa scelta spinge a riadattare le nostre combinazioni preferite, evitando che il giocatore possa focalizzarsi sempre sulla stessa.
Un’altra menzione d’onore va ai boss del gioco, protagonisti di conflitti epocali e divertentissimi, grazie alla cura maniacale posta nei loro pattern ed al loro stile unico.
In ultimo, in nostro aiuto verrà anche un nuovo sistema di crescita del personaggio, che ci metterà a disposizione degli utili alberi di abilità, ottenuti da alcuni allenatori sparsi per il mondo di gioco.
Questi potenziamenti richiederanno particolari sfide per essere sbloccati e permetteranno di migliorare caratteristiche attive e passive di Juan, rendendolo sempre più potente.
Sia chiaro, non stiamo parlando di un GDR, dato cha sarà sempre la parte action a farla da padrone nei combattimenti. Parliamo invece di una piacevole aggiunta, che non snatura il titolo, ma lo impreziosisce ulteriormente.
A tutto questo si aggiunge la possibilità di giocare l’intera avventura in coop, con ben 4 amici presenti su schermo, che si possono aggregare con la semplice pressione di un tasto quando siamo davanti ad un checkpoint. Una possibilità sempre gradita, che porta divertimento e risate a livelli ancora maggiori.
La domanda sorge spontanea…ha dei difetti?
Abbiamo dipinto Guacamelee 2 come un titolo apparentemente perfetto, dato che ogni caratteristica del gioco è stata elogiata. Quindi è lecito chiedersi se parliamo di un gioco senza difetti.
Quasi. Il titolo eccelle in ogni suo aspetto, non c’è dubbio, ma presenta alcuni piccoli difetti, che possono essere risolti facilmente, ma che non lo elevano ad un titolo perfetto (seppur resti comunque un capolavoro).
Primo tra tutti, i controlli con la tastiera. Un difetto perdonabile solo per il fatto che sia consigliato giocare il genere con un controller e per il suggerimento all’avvio del gioco stesso. Nonostante ciò, va segnalato che la mappatura iniziale dei tasti sia incredibilmente scomoda e richieda un necessario cambiamento.
Peraltro, assegnando, invece, i tasti nel modo giusto, il titolo risulta comodo persino con la tastiera classica, per questo motivo un pizzico di cura in più in questo frangente non avrebbe guastato.
In ultimo, attualmente il gioco presenta un bug per cui la nostra mappatura potrebbe essere parzialmente azzerata all’avvio del titolo, reimpostando i tasti predefiniti e costringendoci a rifare il lavoro di personalizzazione.
In sintesi
Guacamelee 2 è un capolavoro. Un titolo eccellente sotto ogni punto di vista, che si pone tra i giochi migliori del genere. Semplicemente un must: ha le potenzialità di divertire anche coloro che non amano il genere, grazie alla sua perfetta progressione ed alla sua capacità di stupire costantemente il giocatore.
Se dovessi descrivere il gioco in due parole direi Varietà e Divertimento, perché Guacamelee 2 è in grado di offrirne costantemente, per tutta la durata di un’avventura che dura quasi il doppio della prima e che ne migliora ogni aspetto.
Il 9 non è un voto che si assegna con leggerezza ed è stato ponderato. Ma quando un gioco si migliora così tanto, mantenendo un’offerta ricca ed eccellente, va assolutamente premiato. Un applauso a DrinkBox Studios.