Oggi, 25 maggio 2021, il tanto atteso Biomutant ha finalmente fatto il proprio debutto su PlayStation 4, Xbox One e PC; purtroppo non un lancio rose e fiori dal momento che l’opera prima della neonata software house Experiment 101 presenta qualche sbavatura di troppo che inficia la godibilità dell’ambizioso open world (dai un’occhiata alla nostra recensione per saperne di più!).
Tuttavia, il mondo di Biomutant rimane ispirato e affascinante, pur nella sua complessità, e più di un videogiocatore troverà piacevole e divertente aggirarsi tra le sue desolate lande post apocalittiche; per quanto il titolo ci metta del suo per complicare le cose ecco i nostri cinque consigli per iniziare al meglio e guidarti nella tua missione: salvare l’Albero della Vita!
Sperimenta… 101 volte!
Uno dei punti di forza di Biomutant si propone al giocatore nelle primissime battute del gioco grazie alla creazione del personaggio, l’editor, tra caratteristiche puramente estetiche e altre funzionali alla parametria, centra il bersaglio nel voler proporre un’esperienza fortemente ruolistica.
Tra classi e parametri di ogni genere, sarà subito palese come il gioco voglia proporre agli utenti una varietà di approcci estremamente variegata, pertanto il primo consiglio che posso darti è: sperimenta! Ti renderai conto già nel corso delle prime due ore di gioco che le possibilità a nostra disposizione per affrontare le minacce sono molteplici: combattimento corpo a corpo, armi da fuoco, mutazioni, poteri psichici e chi più ne ha più ne metta!
La maniera più efficace di sperimentare a mio avviso è il partire con un personaggio “standard”, ovvero bilanciato tra i vari attributi che il gioco mette a disposizione, in questo modo sarà subito lampante quale direzione ci convince di più (ogni giocatore ha un approccio diverso dall’altro) e come saremo più a nostro agio nel corso dell’avventura. Fatto ciò… ricomincia!
E mi raccomando a cambiare le carte in tavola! Così facendo potrai trovarti a controllare un personaggio che sia nelle tue corde, può sembrare una cosa da poco, ma dal momento che un altro dei punti deboli di Biomutant sta nella sua difficoltà non proprio equilibrata, avere il controllo di un personaggio il cui gameplay ti metta a tua agio sarà una caratteristica non da poco, soprattutto considerando che il titolo ha una durata discreta si rivelerà un gran valore aggiunto!
Usa la testa!
Il primo consiglio era quello di sperimentare, ed è assolutamente giusto ribadire che sia fondamentale, ma a dirla tutta c’è un modo in cui il titolo può dare veramente il meglio di sé: punta sull’Intelligenza.
Questo parametro in un fantasy classico sarebbe particolarmente adatto agli aspiranti maghi, in Biomutant è direttamente proporzionale al Ki e alla potenza di Poteri psionici e Mutazioni. Il team di sviluppo si è davvero sbizzarrito da questo punto di vista mettendo tra le mani dei giocatori un arsenale vario e di tutto rispetto, si va da uno scatto bruciante (in tutti i sensi) alla possibilità di trasformare i peli del protagonista in proiettili a ricerca, passando per la possibilità di trasformare i nemici in alleati per un breve lasso di tempo.
Biomutant offre un mondo e un’esperienza longeva anche solo grazie alle tempistiche legate a spostamenti ed esplorazione (più della campagna principale) pertanto è difficile che tu voglia affrontare nuovamente l’esperienza una volta arrivato ai titoli di coda per la prima volta, tuttavia, vale la pena tentare la strada più dinamica e divertente che passa per un utilizzo completamente focalizzato sull’Intelligenza per poi riprovare una run di puro roleplay in cui reinterpretare in maniera del tutto differente il nostro protagonista.
Il cavaliere della Post Apocalisse!
Come già accennato in precedenza, il mondo di Biomutant è davvero vasto, sebbene la mappa presenti tutto sommato delle dimensioni modeste (soprattutto se paragonata allo standard degli open world odierni), l’interconnessione tra i vari biomi e dungeon e le dimensioni ridotte del nostro protagonista daranno l’impressione di trovarci in un mondo davvero sconfinato.
Per quanto il world building sia tra gli elementi maggiormente apprezzabili del gioco, il dover percorrere lunghe porzioni di mappa desolate (in tutti i sensi data la penuria di nemici nelle zone di transizione lontane dai punti di interesse) a piedi potrebbe ben presto stuccare anche il giocatore più paziente. Per sopperire a questo difetto ci vengono incontro le cavalcature.
Per quanto potremo reperire alcuni mezzi e creature per muoverci sia via mare che via terra durante la campagna principale e le missioni secondarie, il consiglio è quello di andare immediatamente a caccia di una cavalcatura all’esterno della progressione della trama. Ottimizzare gli spostamenti il prima possibile aiuterà il ritmo di un’avventura altrimenti discontinua che potresti voler abbandonare anzitempo e poi, diciamocela tutta, gli screenshot che potremo scattare grazie alla Modalità Foto mentre siamo a cavallo di una qualsiasi bestia post apocalittica lasceranno un ricordo epico del nostro passaggio nel mondo di gioco!
Prima spara, poi pensa!
Come anticipato negli scorsi paragrafi, puntare su Poteri Psionici e Mutazioni andrà a rendere la nostra missioni di salvataggio dell’Albero della Vita più dinamica e bilanciata contro una difficoltà artificiale non sempre equilibrata e dovuta a mancanze tecniche. Tuttavia, non dimenticare che la tua amica più fidata nel corso dell’avventura sarà la tua arma da fuoco, specialmente in alcune boss fight, l’incontro col primo Mangiamondo potrebbe spiazzare più di un giocatore infatti.
Per quanto questi specifici scontri si riveleranno ben presto delle gimmick fight (ovvero battaglie in cui non prevarranno la forza o la parametria, ma dovremo sfruttare gli elementi ambientali a nostra disposizione per neutralizzare la minaccia), senza un’adeguata arma da fuoco si riveleranno in alcune fasi davvero frustranti, questo in parte deriva sempre dal discorso di una difficoltà artificiale dovuta alle lacune tecniche del titolo.
Al di fuori delle boss fight contro i Mangiamondo noterai che le armi da fuoco potrebbero rivelarsi meno performanti di quanto ci si potrebbe aspettare, ma non per questo risulteranno inutili! Anzi, avere un’arma da fuoco sempre equipaggiata ti darà accesso a combo uniche che, oltre a fare discreti danni, ti permetteranno di accedere in fretta alla modalità Super-Fu.
Buoni o cattivi?
Concludiamo con… una questione di karma! In Biomutant è presente un sistema di moralità che spazia da Pura Luce a Pura Oscurità passando per fasi di Vaga Luce e Vaga Oscurità. Per quanto questa feature venga presentata come uno dei pilastri del gioco, essendo letteralmente una delle prime scelte da compiere, man mano il sistema si rivelerà solo in parte capace di mettere alla prova la moralità del giocatore, risultando anzi molto “inquadrato”.
Il consiglio quindi è: non preoccuparti. Se sei un completista e vorresti ottenere tutti potenziamenti che il protagonista potrà sfoggiare in battaglia (alcuni accessibili solo in determinate condizioni di moralità), avrai tutto il tempo e la possibilità di farlo. Paradossalmente, potresti scegliere di ottenere prima i potenziamenti dedicati alla Luce e poi quelli relativi all’Oscurità o viceversa semplicemente mettendoti a farmare scelte morali e orientandole tutte nella stessa direzione.
Una scelta che sicuramente decide di sacrificare il roleplay in favore del completismo, ma ribadiamo ancora una volta che questo è il bello dell’impostazione ruolistica di Biomutant: potrai scegliere chi (o cosa) essere come e quando vuoi!