Non so se si è capito dagli articoli che pubblico su iCrewPlay, ma sono un notevole fan della saga di Guilty Gear. Come dici? Non ti è bastata la recensione di Guilty Gear Strive, una timeline dettagliata degli eventi ed una serie di articoli sulla lore dei personaggi? Ne vuoi di più?
Va bene, sono pronto a soddisfarti. Stavolta però, per una volta, non voglio approfondire la storia e tutto ciò che gravita attorno alla narrazione del mondo di Guilty Gear. Voglio concentrarmi esclusivamente sull’offerta ludica. In questo articolo troverai quindi (quasi) tutti i giochi esistenti di Guilty Gear, ordinati dal peggiore al migliore.
Ovviamente questa classifica seguirà i miei gusti personali quindi se te la pensi diversamente, beh, nulla di male, ma magari fammelo sapere nei commenti. Sono davvero curioso di sapere la tua opinione in merito. Prima di iniziare, inoltre, è bene precisare due cose:
1 – nella classifica non saranno comprese le varie espansioni dei giochi singoli che, ovviamente, coprirebbero posizioni simili a quest’ultimi. C’é una sola eccezione a questa regola perché l’espansione in questione è molto diversa dal gioco originale. Scommetto che sai già a quale mi riferisco.
2 – Nella classifica non saranno compresi due giochi: Guilty Gear Vastedge XT e Pro Jumper! Guilty Gear Tangent!? Il primo è un pachinko e, onestamente, li ho sempre odiati. Il secondo è un platform con l’omonima mascotte della saga ed è decisamente derivativo.
12 – Guilty Gear 2 -Overture-
Iniziamo subito con un titolo controverso. Sia chiaro, mi dispiace davvero mettere Guilty Gear 2 -Overture- qui perché apprezzo quando una software house osa oltre la propria comfort zone per portare qualcosa di nuovo e diverso. Il problema è che questo gioco non è divertente manco per sbaglio.
Di base Guilty Gear 2 -Overture- abbandona il gameplay da picchiaduro 2D per proporre un bizzarro incrocio tra un Musou ed un beat’em up arena 3D. Il risultato è spiazzante e, purtroppo, non funziona neanche troppo bene. Di recente ho rigiocato questo titolo per rinfrescarmi le idee durante la stesura dell’articolo sulla timeline.
Beh, concluderlo è stato un tormento. I comandi sono bizzarri e poco intuitivi, la difficoltà è settata in modo altalenante, la grafica non è niente di eccezionale e, per quanto la storia sia interessante, il modo in cui questa viene narrata è imbarazzante. Alcune linee di dialogo mi hanno fatto vergognare di me stesso.
Aggiungiamo a tutto l’assenza di personaggi storici della saga a causa della diatriba sui diritti con SEGA ed ecco fatta la frittata. A malincuore, ma per me Guilty Gear 2 -Overture- è il peggior titolo della saga ed è terribile che, per capire a modo la storia degli ultimi giochi, sia necessario affrontarlo.
11 – Guilty Gear Petit 1+2
No, neanche la saga di Guilty Gear si salva dall’avere un capitolo con i personaggi Super Deformed. Anzi, ne ha addirittura due, ma visto quanto sono simili, li infiliamo entrambi alla stessa posizione e pace all’anima loro. Purtroppo (???) per noi occidentali questi giochi non sono mai usciti dal Giappone, ma non credo ci siamo persi molto.
Di base sono una versione a pochissimi bit di Guilty Gear X. Il primo Guilty Gear Petit è terribile. Con 7 personaggi all’attivo, ne ha meno persino del primissimo Guilty Gear ed ho detto tutto. Guilty Gear Petit 2 è se non altro completo, ma continua a risultare ben poco interessante.
L’unico elemento di originalità di questi due titoli è quello di presentare un nuovo personaggio: un’infermiera chiamata Fanny, legata al Dr. Baldhead ed intenta ad indagare sulla sua scomparsa. Se non è stata più riproposta nella saga (anzi, è stata pesantemente ignorata), ci sarà un motivo, no?
10 – Guilty Gear Isuka
Entriamo adesso in un territorio oscuro e tenebroso. Come visto in apertura di classifica, Arc System Works non ha mai esitato a sperimentare generi diversi ed elementi di gameplay atipici in questa saga, soprattutto dopo il 3° gioco principale, ovvero Guilty Gear X2. Questi ha generato non solo una valanga di espansioni, ma anche ben 3 spin-off.
Il “peggiore” di questi è Guilty Gear Isuka che, di base, è un normale Guilty Gear X2 senza storia, con una manciata di personaggi nuovi (che non vengono minimamente presentati) ed in cui si possono giocare scontri 2 vs 2 contemporaneamente. Insomma, maggiori possibilità di multiplayer sulla carta.
Il problema è che i controlli per rendere tutto ciò davvero possibile sono molto ostici visto che ci si deve girare manualmente ed in un picchiaduro 2D questo complica tutto terribilmente. Inoltre, l’assenza di una storia o di una struttura arcade, fa velocemente azzerare il fattore rigiocabilità del titolo che diventa presto noioso e ripetitivo.
Certo, Guilty Gear Isuka conteneva anche una specie di beat’em up a scorrimento con i personaggi della saga, ma questo era a dir poco derivativo ed affrettato. Decisamente poco soddisfacente e pover di contenuti, anche per un amante del genere come me. Concludendo, Guilty Gear Isuka è stato un esperimento interessante, ma poco di più.
9 – Guilty Gear
A partire da questa posizione in poi, abbiamo solo giochi gradevoli e che consiglio vivamente di comprare e provare. A tal proposito, quale miglior punto di inizio che il capostipite della saga, il primissimo Guilty Gear per PlayStation?
Questo gioco era estremamente raro al tempo, ma chi lo ha comprato si è spesso innamorato all’istante di questo franchise. Certo, i controlli erano abbastanza legnosi e dire che la CPU era infame è probabilmente un eufemismo visto che è l’unico gioco in cui anche gli avversari controllati dal computer usano senza pietà le Instant Kill.
Aggiungiamo che alcune meccaniche di gioco sono davvero settate male. Il chip damage di alcune overdrive è ridicolo. Il poter effettuare una instant kill da una parata effettuata con il giusto tempismo è ancora più folle. Vogliamo inoltre parlare del fatto che basta una sola instant kill a segno per VINCERE ENTRAMBI I ROUND?!
Insomma, il primo Guilty Gear non è certo esente da difetti, ma la sua grafica ultra-dettagliata, i personaggi carismatici, la forte anima rock/metal ed un gameplay ultrafrenetico ed adrenalinico lo hanno reso una pietra miliare indimenticabile. Senza contare il debutto di molti elementi che la saga propone ancora oggi.
8 – Guilty Gear Judgment
Tornando a parlare di Guilty Gear X2 e degli spin-off nati da esso, Guilty Gear Judgment riesce, se non altro, ad essere più interessante e curioso di Guilty Gear Isuka. Uscito per PlayStation Portable, questo è un port di Guilty Gear XX #Reload che però presenta una modalità beat’em up simile a quella del già citato Isuka, ma decisamente più sviluppata.
Di base potremo sempre scegliere il nostro personaggio tra quelli presenti nel gioco, ma stavolta i livelli ed i nemici da affrontare saranno più originali e ci sarà anche una storia di contorno, per quanto abbastanza abbozzata. Judgment presenta anche un nuovo personaggio/boss, l’omonimo Judgment che, al contrario del Leopaldon di Isuka, risulta abbastanza più interessante come design.
Detto ciò, pur essendo un discreto passo in avanti, Guilty Gear Judgment è ancora una volta un titolo che fallisce in parte nel trovare il suo spazio. Un Guilty Gear X2 con meno caratteristiche e contenuti legati al lato picchiaduro e, al loro posto, una modalità alternativa interessante e ben sviluppata, ma che non sfrutta al meglio le potenzialità di una simile idea.
Il problema principale è infatti che la storia di Judgment è un filler decisamente palese e non aggiunge assolutamente nulla di spessore alla vasta lore di Guilty Gear. Anzi, puoi tranquillamente andare avanti ignorandolo, come ha fatto la stessa continuity. Un vero peccato perché questa idea poteva essere usata meglio per approfondire determinate sfaccettature della lotta dei personaggi contro il PWAB.
7 – Guilty Gear X
Il 2° gioco principale della saga, Guilty Gear X, migliorava praticamente TUTTO del predecessore, a cominciare da una grafica più avanzata che univa effetti speciali 3D insieme a degli sprite 2D raffinatissimi per dare al risultato finale ancora più dinamicità. Uno stile anime che è ancora oggi la caratteristica principale di questa serie di giochi.
Anche il gameplay risulta ripulito. Niente più instant kill a sbuffo, niente più chip damage esagerati e niente più meccaniche poco intuitive. Guilty Gear X è dannatamente divertente e fluido da giocare, al punto che ci sembrerà di essere dei maestri dopo pochi minuti. La difficoltà della CPU continuerà però ad essere bella ostica, soprattutto negli ultimi scontri della modalità Arcade.
Inoltre non bisogna dimenticare che proprio in Guilty Gear X hanno debuttato alcuni degli aspetti più iconici dei personaggi della serie (Baiken, Faust) e sono arrivate delle new entry che, ancora oggi, sono spesso richieste a gran voce dalla community. Gente come Johnny, Anji, Jam, Venom e, soprattutto, Dizzy.
L’unico grande difetto di Guilty Gear X è l’assenza di una modalità storia, ma esiste un’espansione, chiamata Guilty Gear X Plus, che aggiunge proprio quest’ultima. Il risultato finale non è comunque eccelso, ma, se ne hai la possibilità, è unica che ti dica che ti conviene acquistare questa versione, vero? Il problema è che questo gioco è davvero difficile da trovare in vendita al giorno d’oggi.
(fine prima parte)