Quando per la prima volta mi sono ritrovato ad avviare Hamster Bob sulla mia Nintendo Switch, non avevo la minima idea di cosa mi sarei trovato davanti.
Ero a conoscenza del fatto che il titolo fosse indirizzato ad un pubblico di giovanissimi (per l’esattezza con età compresa tra i 2 ed i 5 anni), ma non sapevo assolutamente nulla del gameplay in senso stretto.
Ebbene, mi sono bastati pochi minuti per capire di trovarmi di fronte ad un ottimo “videogioco per bambini”, nel senso più positivo del termine.
Non siamo di fronte ad un banale libro digitale da colorare…
Hamster Bob riesce a rivolgersi ai più piccoli con una semplicità ed intuitività sorprendenti, introducendo i piccoli videogiocatori in un mondo tutto da colorare ed al quale dare vita, per poi dar loro delle piccolissime sequenze in cui interagire con lo scenario appena creato.
Hamster Bob non è solo un enorme libro digitale da colorare, tutt’altro: nelle varie sequenze proposte, il piccolo giocatore dovrà innanzitutto “dare vita ai personaggi”; in primis, colorandoli a suo piacimento (io ho potuto coronare il mio sogno di creare una pecora viola e azzurra con uno spruzzo di giallo), e successivamente interagendo con lo scenario per far vivere loro una piccola avventura personale, prima di avanzare alle fasi successive che vedrà i vari personaggi affrontare delle piccole avventure interattive a scopo istruttivo (conoscere le 4 stagioni, preparare un merenda per una festa con gli amici, persino approcciarsi alle avventure spaziali).
…ma l’esperienza è davvero troppo breve.
Non ha caso ho più volte utilizzato l’aggettivo “piccolo”, dal momento che Hamster Bob, o per meglio dire, il suo livello di contenuti, da esattamente questa impressione.
Quello che ho appena descritto infatti, non è semplicemente l’incipit del titolo, ma è fondamentalmente la descrizione esatta di quello che sarà possibile fare per appena 1-2 ore di gioco.
Questo è infatti il primo, e dovrei dire anche unico, difetto di Hamster Bob: una longevità davvero inesistente, che lascia l’amaro in bocca non tanto per il costo di acquisto del gioco, il quale si attesta comunque su € 4,99, ma piuttosto per le potenzialità inespresse che si intravedono nel titolo.
E’ pur vero che stiamo parlando di un porting di un’App per cellulari, tuttavia la qualità dello sviluppo risulta così di buon livello che dispiace vedere come l’esperienza si esaurisca così presto.
Per un videogiocatore navigato è davvero facile (e a tratti frustrante) pensare a quanti altri scenari potevano essere messi alla portata dei giovani utenti, magari anche con l’introduzione di qualche microtransazione.
Tirando le somme, Hamster Bob è un titolo valido?
Nonostante il difetto appena evidenziato, ritengo che la versione Nintendo Switch di Hamster Bob sia la migliore disponibile per il titolo: lo schermo ampio e rettangolare si adatta perfettamente allo stile del gameplay, ma cosa più importante (e qui uscirà fuori il boomer che è in me), da la possibilità di far approcciare i bambini ad una console per videogiochi, e non ad uno smartphone.