Harry Potter, un enorme brand di successo che macina denaro su denaro, e diventato, nel tempo, un racconto crossmediale in grado di superare i confini dei libri e dei suoi film.
Nella storia del gaming, abbiamo assistito a moltissimi videogiochi più o meno riusciti e appartenenti a svariati generi.
Una notizia che riguarda dinamiche del passato, però, sottolinea come questa IP non abbia sempre goduto di fiducia incondizionata da parte dei publisher del mercato videoludico.
L’MMO di Harry Potter cancellato da EA
Kim Salzer, responsabile del marketing dei prodotti per Electronic Arts fra il 2000 e il 2003, durante un’intervista ha raccontato interessanti retroscena episodio. L’addetta ai lavori ha dichiarato:
“Avevamo elaborato tutta la ricerca, sviluppando anche una beta, ed era un misto di videogioco online/offline, che avrebbe incluso premi spediti via posta ai ragazzini, tipo coccarde, trofei ed oggetti simili”. EA, però, non riponeva fiducia nel brand di Harry Potter, avendo timore che tale produzione “sarebbe rimasta sugli scaffali per più di un anno o anche due” e dunque cancellò il progetto.
Questa scelta si rivelò davvero errata, dato che questo universo crossmediale genera enormi ricavi, con milioni di libri e di biglietti del cinema venduti, senza contare tutti i prodotti correlati, come merchandising e, per l’appunto, videogiochi.
A tal proposito, vi ricordiamo che Hogwarts Legacy, il nuovo titolo in arrivo PC, PlayStation 4 e PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S, è stato rinviato ed è ora previsto per il 2022.
Considerando l’hype che questo videogioco ha generato, possiamo confermare che anche in ambito videoludico il brand è molto apprezzato e seguito, con ottime vendite, anche se non sempre vengono pubblicati giochi di qualità.