Harry Potter Hogwarts Legacy è realtà, dopo i mille rumor che hanno circondato il titolo per mesi. Il gioco, annunciato durante l’evento di PlayStation 5 dell’altroieri, ci metterà nei panni di un anonimo studente che nel periodo (tardo) ottocentesco vive la sua esperienza formativa (e avventurosa, come sempre) nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il periodo storico scelto, oltre ad impedire le possibilità di cameo da parte di Ron Weasley o Hermione Granger, darà al team di sviluppo molte libertà creative. Potremmo quasi dire che l’input di J.K. Rowling sia quasi inutile… e infatti non ce ne sarà alcuno.
Una fase transitoria per la scuola transalpina
La notizia viene dalla FAQ ufficiale di Harry Potter Hogwarts Legacy. L’autrice dei libri originali di Harry Potter non sarà coinvolta nella creazione di Hogwarts Legacy, e la pagina web del gioco non ha mancato di ribadirlo. Sebbene le “storie straordinarie” nate dalla penna della Rowling siano le fondamenta di questo nuovo titolo, “non si tratta di una storia di J.K. Rowling”.
Si tratterà invece di una storia originale, in cui ti ritroverai a “vivere la vita di uno studente alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts come mai prima d’ora”. Sebbene il periodo storico in cui è ambientato il gioco preceda di molto gli eventi di Harry Potter, i personaggi della Rowling la cui comparsa avrà senso – come Nick Quasi-Senza-Testa – faranno comunque capolino in Hogwarts Legacy.
“Harry Potter e i Portkey Games della next-gen”
Il gioco sta venendo sviluppato come parte della linea Portkey Games di Warner Bros Games. Si tratta di una “entità indipendente” che mira ad espandere l’universo di Harry Potter stabilito nei libri. “Ogni esperienza offerta da Portkey Games sarà ambientata nel Wizarding World (il nome ufficiale del brand di Harry Potter, ndr)”, aggiunge la FAQ. “J.K. Rowling supporta Portkey Games e ha affidato design e creazione dei giochi a Warner Bros Games e agli sviluppatori coinvolti nel progetto.”