Colori, sfide, fantasia e tanta immaginazione: i videogiochi sono in particolar modo tutto questo, volti a far scoprire ai giocatori dei mondi fantastici in cui vivere magnifiche avventure ed esplorare nuovi universi, di ogni tipo e genere. I videogiochi sono, molto spesso, sinonimo di sfida e in ogni loro sfumatura, o genere, sono in grado di regalare forti stimoli in tal senso.
Hatup è un piccolo puzzle game a opera di Naoka Games ed EastAsiaSoft che saprà far divertire il giocatore grazie alla sua semplicità e i livelli ben strutturati, ingegnosi, in una breve ma intensa sfida che vale la pena giocare: analizziamolo nel dettaglio!
Hatup: alla ricerca di chiavi colorate… ma occhio al berretto!
Un piccolo essere umanoide violaceo dovrà superare vari ostacoli e con l’ausilio di piccole chiavi colorate, avanzando con il suo piccolo berretto rosso verso delle porte che faranno proseguire il protagonista verso step successivi. In sé e per sé il sistema di gioco è piuttosto semplice: si progredisce dal punto A al punto B attraverso vari ostacoli, con l’ausilio della logica e di elementi di gioco specifici che possano in qualche modo andare a modificare l’ambiente circostante.
Ciò che colpisce fin da subito, oltre alla disponibilità della lingua italiana selezionabile all’interno delle impostazioni, è la grande facilità con cui il titolo si fa comprendere, illustrando fin dai primi stage le varie meccaniche disponibili, proseguendo in maniera liscia e graduale fino al totale apprendimento delle poche, ma ben sviluppate, circostanze d’azione. I livelli da superare sono in totale trenta. Le difficoltà disponibili saranno soltanto due, normale e difficile:
- Modalità normale: il giocatore ha a disposizione ben tre vite per affrontare i vari livelli. Perdendo una vita, l’azione di gioco proseguirà senza la perdita di alcun progresso, che sia questo lo sblocco di determinate aree o la conquista di qualche tipo di chiave. Una volta perse tutte e tre le vite il livello inizierà nuovamente da capo, con ogni oggetto che torna al proprio posto.
- Modalità difficile: il giocatore avrà una sola vita a disposizione, nessun checkpoint o aiuto. Modalità pensata per i più impavidi, sarà piuttosto complicato e divertente provare la scalata verso la vetta finale in una sessione, livello per livello, tutta d’un fiato.
Una sfida divertente, ma…
Il titolo è un puzzle game che sa far divertire grazie ai suoi livelli, ingegnosi e impegnativi. Sarà un vero e proprio piacere impegnarsi e superare i vari ostacoli sparsi, grazie al lavoro di logica che dovrà essere messo in atto dal giocatore stesso. Gli ostacoli sono ben posizionati, in modo che non servano soltanto dei meri ragionamenti per poter progredire ma sarà necessaria anche quella piccola sfumatura tecnica che darà al giocatore quel senso particolare di sfida , caratteristica fondamentale dei titoli del genere.
Le azioni da compiere saranno sostanzialmente poche, come ad esempio il doppio salto, ma la grande mole di ostacoli, che renderà necessario ritornare sui propri passi più e più volte è stata una caratteristica molto apprezzata, poiché non eccessivamente invasiva e totalmente in linea con l’atmosfera del gioco stesso, che mantiene costantemente un clima “giocoso, ma complesso”.
Nota negativa da sottolineare è senz’altro l’erronea lettura di specifici comandi di gioco: molto spesso durante il doppio salto, il comando viene letto in maniera errata o nel peggiore dei casi non viene affatto letto, traducendo il tutto in un’alta probabilità di perdita di vite e il conseguente reset del livello senza possibilità di recuperare i checkpoint già ottenuti, nella peggiore delle ipotesi.
Varietà: questo è il termine giusto!
Ciò che caratterizza il puzzle game di EastAsiaSoft è senza dubbio la varietà con cui i livelli sono stati costruiti: le sfide da affrontare saranno decisamente stimolanti, seppur gli ostacoli siano essenzialmente sempre gli stessi. Questo è paradossalmente un grande punto a favore, poiché la limitazione degli ostacoli inseriti all’interno del puzzle game ha fatto si che i vari stage potessero essere costruiti nel modo più ingegnoso e vario possibile, non presentando mai nessuna ripetizione tra un livello e l’altro, al contrario di quanto avviene in A Frog’s Job, altro puzzle game sviluppato dalla stessa EastAsiaSoft.
In appena trenta livelli il gioco riesce ad esprime quasi totalmente il suo potenziale, le sfide non mancheranno mai, special modo se si deciderà di rigiocare il tutto in modalità difficile: si tratta di un piccolo mondo sviluppato con cura e premura, un vero e proprio divertimento che non cesserà mai di mancare tra una sessione e l’altra.
Quella grafica particolare che non lasceresti mai!
Si sa, anche l’occhio vuole la sua parte e nel puzzle game di EastAsiaSoft viene abbondantemente soddisfatto: una grafica molto semplice e modellata in maniera ottima rendono il titolo un vero e proprio piacere “old style” alla vista. Difficilmente un progetto può essere lavorato in maniera così ottimale come avvenuto in questo piccolo puzzle game: l’impegno c’è, senza ombra di dubbio.
Una simpatica melodia accompagnerà il giocatore durante le sue sessioni di gioco, dal menù fino ai vari stage: rilassante, armoniosa e del tutto in pieno tema: un ritmo tipicamente cartoonesco, che rende decisamente l’idea del concept con cui il gioco è stato concepito e successivamente sviluppato.
Hatup è quel puzzle game che non ci si stanca mai di giocare: l’ideale per una partita veloce, sia da soli che in compagnia. EastAsiaSfot ha confezionato un titolo che sicuramente saprà dire la sua, seppur necessiterebbe di qualche revisione a causa di qualche piccolo “acciacco”. Hatup è disponibile su Microsoft Store, PlayStation Store, Nintendo Switch al prezzo di €4,99 e su Steam al prezzo di €1,99.