Alcuni titoli si basano su una solida trama, altri sul gameplay innovativo o coinvolgente, altri ancora tentano di mescolare più elementi per risultare completi e innovativi… poi c’è Have a Blast, un party game multigiocatore il quale non cerca di fare nessuna delle cose descritte prima e del quale il pregio principale è il titolo che tradotto significa divertiti.
Credo fermamente che il lavoro delle persone vada rispettato, anche se a volte i risultati rasentano il ridicolo ( Snake Man’s Adventure sei tu?) quindi non mi fa mai piacere doverlo sminuire, ma in questo caso ci troviamo di fronte a un titolo che ha veramente pochissimo da offrire, ed è anche un peccato visto che l’idea, per quanto non innovativa, aveva del potenziale quantomeno per divertire un po’ più a lungo.
Have a Blast basa interamente il suo gameplay sul combattimento fra navicelle spaziali in diverse arene interattive; e questo è tutto. Non darà una motivazione, non avrà una trama, non ci sarà un campionato o altro, solo dei velivoli che cercheranno di distruggersi l’un l’altro. Andiamo ad “approfondire” nel resto della recensione.
Have a Blast: gameplay e meccaniche
Non avendo nessuna tipologia di trama o motivazione del perché queste navicelle stanno cercando di devastarsi fra loro, Have a Blast punta tutto sul gameplay il quale, già dopo il breve tutorial, sarà totalmente padroneggiato da qualsiasi giocatore data la sua semplicità. Difatti le azioni disponibili saranno solamente muoversi, fuoco principale e fuoco secondario.
Non avremo opzioni di personalizzazione per le navicelle le quali saranno tutte dello stesso modello, senza differenze nelle statistiche se non il mero colore per differenziarle. Già questo limita tantissimo le opzioni che avremo a nostra disposizione per affrontare le arene, in più si aggiunge il fatto che Have a Blast dispone solamente di 5 armi secondarie diverse fra loro fra le quali scegliere, mentre di una sola principale uguale per ogni mezzo.
Ogni tipologia di fuoco, anche quella principale, avrà munizioni a consumo e una volta finite, dovremo essere i primi a raccoglierle nella arena facendo attenzione al fatto che saranno in movimento e che anche i nostri avversari cercheranno di fare lo stesso
La varietà insomma non è proprio un punto a favore di Have a Blast, anzi risulta essere uno dei fattori che più lo penalizzano ed è un peccato, perché il gameplay riesce anche a divertire. Fortunatamente la storia cambia con le arene le quali, anche se solamente quindici, riescono a essere molto diverse fra di loro e spesso si riveleranno più letali degli avversari grazie alle loro meccaniche e ostacoli.
Le modalità di fuoco secondario sono poche ma per fortuna ben differenziate fra di loro; avremo a disposizione i classici missili, un drone che ci aiuterà a far fuoco sui nemici, una carica spericolata come un ariete che potrà essere usata anche per le manovre evasive, un’esplosione ad area intorno alla nostra navicella e un colpo da cecchino. Anche qui però troviamo degli sbilanciamenti non da poco, in quanto il colpo da cecchino uccide istantaneamente.
Si ok, questo accade anche in altri giochi e probabilmente è giusto che un colpo unico uccida all’istante, ma l’errore sta nel fatto che in Have a Blast non avremo nessuna manovra evasiva come una schivata e spesso sarà difficilissimo difendersi da questo attacco, soprattutto ad inizio round con i motori spenti.
Usando l’incriminato colpo da cecchino potremo inoltre avere la meglio su una già non competitiva I.A. facendo ancora meno fatica a batterla.
Modalità
Have a Blast presenta quattro tipologie di gioco non molto differenti fra le quali i giocatori potranno scegliere:
- Modalità Versus: classico deathmach da due a quattro giocatori nel quale l’obiettivo principale sarà essere l’ultimo rimasto in vita.
- Modalità a squadre: stesse regole di quanto detto prima ma in questo caso, come suggerisce il titolo, saremo in squadra.
- Modalità Nave Madre: la modalità leggermente più diversa delle altre nella quale l’obiettivo sarà quella di distruggere appunto la nave madre avversaria e potremo usare la nostra per rifornirci di munizioni.
- Modalità Sfide: una serie di livelli preimpostati dove utilizzando il set di armi messo a disposizione dovremo affrontare un numero variabile di avversari.
Purtroppo è tutto anche per quello che riguarda le varie modalità di gioco che, unito al fatto della poca varietà di armi e meccaniche di gioco, farà si che, a patto di non avere altri 3 amici appassionati a questa tipologia di gioco, Have a Blast finisca presto nel dimenticatoio.
Tecnicamente parlando
Have a Blast graficamente fa il suo compitino da party game, con grafica e animazioni basilari. Le arene sono ben strutturate anche se tutte un po’ troppo scure, ma questo possiamo capirlo data l’ambientazione spaziale. Il sonoro è molto basilare e risulta quasi anonimo in tutto, sia motivetti che effetti sonori.
Il gameplay è molto intuitivo e facile da padroneggiare con i comandi che rispondono molto bene adattandosi perfettamente soprattutto alla portabilità della console ibrida Nintendo Switch, ma offre molto poco.
Durante le mie partite a blastare navicelle nemiche non mi sono imbattuto in nessun bug.