Sviluppato da Eerie Guest Studios e tinyBuild e pubblicato da quest’ultimi, Hello Neighbor 2 è uno stealth horror con enigmi ambientali, nonché sequel ufficiale del fortunato Hello Neighbor.
Parliamo di un indie che ha trovato la sua fortuna soprattutto grazie ai social dove ha saputo emergere grazie a uno stile unico e a un gameplay che, nonostante gli innegabili problemi, riusciva a divertire e intrattenere per la sua imprevedibilità.
Noi siamo tornati sulle tracce del “vicino” su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione. Pronto a scoprire i misteri di Raven Brooks e dei suoi bizzarri abitanti?
Hello Neighbor 2: fatti i fatti tuoi, che è meglio
Siamo nell’apparente tranquilla città di Raven Brooks la cui atmosfera ed estetica rimandano quasi immediatamente ai toni già sperimentati nel primo capitolo. Cambia però il protagonista. Siamo Quentin, un giornalista decisamente impiccione che, interessato alle ultime news (tutte legate alla trama del primo capitolo) inizia a interessarsi delle azioni del vicino.
Sì, parliamo proprio di lui: l’iconico, inquietante e a suo modo spaventoso, Peterson. Anche in questo episodio, è lui a focalizzare l’attenzione e nel prologo lo vediamo rapire un bambino. Perché lo ha fatto? Quali segreti nasconde?
Raccontare la trama di Hello Neighbor 2 non è facile. Come il primo capitolo, infatti, la storia è raccontata senza l’uso di parole. I personaggi non parlano (bofonchiano). Non ci sono missioni con spiegazioni o quant’altro. si procede osservando l ‘ambiente circostante e agendo di intuito.
Ad esempio, per capire dove andare, basterà guardare gli schermi de nostro ufficio nella CCTV (vera e propria base “spionistica” del nostro eroico protagonista). Lì, infatti, sarà mostrata il luogo dove andare e il personaggio da cui dovremo nasconderci. Esatto, “personaggi”. In Hello Neighbor 2 non è solo Peterson il nostro nemico, tutt’altro.
In quanto giornalisti impiccioni e che hanno intenzione di scoprire la verità a qualunque costo, ci ritroveremo a intrufolarci in diverse case e luoghi privati, violando privacy e scavando negli armadi altrui alla ricerca dei più oscuri segreti. D’altronde chi non nasconde uno scheletro nell’armadio?
Dobbiamo essere onesti, la trama (come il titolo in sé) di Hello Neighbor 2 non è per tutti. Non è facilissima da collegare e richiede una certa attenzione nel collegare tutti i pezzi visivi. Il gioco non elemosina dettagli e anzi, ci sono foto, quadri, oggetti e piccoli eventi che collegano i personaggi della città tra loro.
Una ragnatela di vite che nasconde un oscuro segreto. Un segreto che riconduce a Peterson e all’oscuro museo in cui sembra rintanato. Sì, non manca un colpo di scena finale anche se resta un retrogusto amarognolo.
Per completare Hello Neighbor 2 bastano circa 8-10 ore a seconda di quanto velocemente riuscirai a risolvere i vari enigmi (e ce ne sono davvero tanti). Inoltre, il titolo è interamente sottotitolato in italiano.
Nasconditi, risolvi l’enigma e riscappaaa!
Hello Neighbor 2 è uno stealth game in prima persona a tinte vagamente horror con molti enigmi ambientali da risolvere. Il titolo è un sequel fedele e riprende gran parte delle meccaniche dell’originale, migliorandole ed eliminando quelle ritenute superflue o troppo caotiche.
Le basi sono semplici: Quentin può muoversi e correre, nonché accovacciarsi. Il giocatore ha pieno controllo della telecamera ed è calorosamente invitato a studiare bene ogni ambiente in cui metterà piede per comprendere tanto la narrativa quanto per cogliere ogni indizio relativo agli enigmi.
Inoltre, Quentin è dotato di una sacca che funge da inventario. Parliamo però di una sacca dallo spazio limitato e questo ti porterà a pensare bene cosa portare con te e quando. E parlando di oggetti, bisogna fare qualche distinzione.
Oggetti utili come il piede di porco, le forbici o la pala (e non solo), una volta raccolta, diventeranno di Quentin e questo significa che, se anche vieni scoperto e catturato, non li perderai. Inoltre, questi oggetti sono essenziali per interagire con l’ambiente e sbloccare passaggi o enigmi.
A questi oggetti si unirà presto una telecamera remota con visore collegato, molto interessante nonché strategica. Si tratta di una telecamera da posizionare liberamente contro una parete e dotata di uno schermo che ci permette, a nostro piacimento, di tenere d’occhio la posizione scelta.
Gli oggetti di questa tipologia ce li porteremo dietro finché non li lanceremo via. Questa è un’azione che prima o poi, ti troverai a dover fare per liberare spazio e ospitare gli oggetti dei vari enigmi. Quest’ultima tipologia di oggetti, di vario genere e numero, hanno una particolarità: se vieni catturato, li perderai e torneranno nella loro posizione originale.
Per evitare questo problema (un po’ ripetitivo alle lunghe) dovrai posizionarli velocemente al luogo destinato per la risoluzione dell’enigma o, in caso di enigmi a codice, basterà memorizzarli o appuntarli da qualche parte.
Enigmi impegnativi e soddisfacenti
Hello Neighbor 2 ha un sistema di enigmi vario, complesso e appagante. Il gioco non guida per mano, mai. Eppure tutto ciò che devi fare è lì, davanti a te. Devi scoprirlo, rischiare, osare, sperimentare. Questo elemento può non piacere a tutti ma riuscire a capire, da solo, cosa fare e come sbloccare la situazione, soddisfa decisamente molto.
E in Hello Neighbor 2 troverai davvero di tutto, da enigmi a codici a enigmi legati a una serie di oggetti da unire tra loro, passando per mini enigmi a tempo. Certo, non tutti sono perfettamente riusciti e alcuni potrebbero risultare eccessivamente complessi ma il tutto funziona bene e la varietà è da premiare.
Inoltre, avendo diverse location a sua disposizione, dovrai ambientarti di continuo. Scoprire i segreti di ogni casa è sinceramente divertente e anzi, ne avremmo volute di più. E parlando di location, Hello Neighbor 2 varia sì la formula dell’originale ma rimane un prodotto abbastanza contenuto.
L’avventura è scandita da livello di giorno (una nuova casa con un nuovo nemico) e livelli di notte. Questi ultimi ci riportano sempre in un unico macro livello, ossia il museo. Una location a più piani vasta e piena di enigmi da sbloccare gradualmente fino al gran finale.
Questi livelli sono collegati tra loro da una mappa open world, liberamente esplorabile, che rappresenta, appunto, uno spacco di Raven Brooks. Ecco quindi che potremo entrare e uscire (soprattutto nelle fasi più avanzate) da una casa all’altra (di quelle già visitate). Azione consigliabile, ad esempio, per recuperare eventuali strumenti lasciati indietro.
Tutti ci inseguono!
Come detto, in Hello Neighbor 2 non avremo solo il vicino da cui riguardarci. Raven Brooks è piena di personaggi bizzarri che andremo a importunare. Scoprire le loro vite e abitudini è divertente ma ammettiamo che nessuno di questi è riuscito realmente a spaventarci.
In effetti l’elemento “horror” non è estetico ma più legato al fatto di essere costantemente braccati. Ecco quindi che ritorna il sistema di coperture, da armadi in cui nasconderci a tavolini sotto cui accovacciarsi. Il tutto stando attenti a non fare rumore, prestando occhio e orecchio a tutto.
In Hello Neighbor 2, infatti, il pavimento può riservare sorprese rumorose (legno scricchiolante o pezzi di vetro), ma anche trappole ingegnose. Ogni rumore può allertare il nemico di turno e questo può essere sfruttato anche a nostro vantaggio. Ad esempio: attivare una sveglia per attirare il nemico in una stanza e agire indisturbati nelle altre, è un ottimo piano.
Ed eccoci arrivati alla tanta pubblicizzata “IA intelligente“. Saremo onesti, ci sono capitati momenti in cui i nemici sembravano sul serio aver memorizzato i nostri passi. Li abbiamo visti gironzolare più spesso nei punti di nostro interesse, o controllare i luoghi in cui siamo stati scoperti più di recente. Ma c’è capitato anche altro di molto meno gradevole.
Hello Neighbor 2, purtroppo, ha diversi problemi tecnici e alcuni di questi riguardano proprio l’IA. Ci è capitato di trovare nemici paralizzati sul posto o incastrati in oggetti. In entrambi i casi, abbiamo agito nella loro casa senza alcun tipo di problema e vanificando la difficoltà del gioco (ossia la caccia “gatto e topo”, dove noi siamo il topo).
E parlando di compenetrazioni, nel livello del museo abbiamo scoperto un bug con cui potevamo entrare letteralmente nel muro, sprofondando nelle fondamenta (ovviamente non previste) dell’edificio e diventando immuni al nemico.
Ci è capitato però di essere anche catturati a “distanza”, coi nemici che bastavano avvicinarsi di qualche passo per bloccarci senza neanche sfiorarci. Così come ci è successo di perdere oggetti lanciati a terra che, letteralmente, sparivano nel nulla.
Tralasciando i problemi tecnici, permangono anche alcuni problemi ereditati dal primo capitolo, primo tra tutti, l’accovacciarsi sotto al tavolino. Se l’armadio non è sempre sicuro (il nemico può raggiungerci e scovarci), accovacciarsi sotto a un tavolo ci rende praticamente immuni, anche se ci hanno visto e inseguito fin lì. Discorso simile per alcuni terrazzi o alture. Saltare sul tetto ti renderà quasi sempre salvo.
Questi elementi unito a bug e problemi tecnici (seppur minori rispetto a quelli evidenziati nella beta), vanno sicuramente limati per rendere l’esperienza – comunque a suo modo unica e gradevole (soprattutto quando funziona) – meritevole di valutazioni ancora più alte.
Grafica e sonoro
Graficamente il titolo ha fatto grossi passi avanti e lo si vede nelle location più ampie e dettagliate. La varietà è lodevole così come è lodevole il character design dei vari personaggi, unite alle loro animazioni non sempre perfette.
Come detto, non tutto funziona come dovrebbe. Oltre ai problemi già citati, c’è capitato di vedere oggetti e personaggi fluttuare nell’aria (abbiamo visto il vicino dormire sul letto fluttuando in aria).
Il sonoro presenta tracce inedite che mutano quando veniamo scoperti e inseguiti cono sonorità veramente azzeccate. Purtroppo, anche qui, è capitato di casi dove il sonoro (in particolare quello dell’inseguimento) semplicemente spariva.
Deluxe Edition
Abbiamo avuto il piacere di testare l’edizione Deluxe di Hello Neighbor 2 che introduce due livelli inediti e l’Hello-Copter. I due livelli, accessibili unicamente dal menù principale (quindi non dalla mappa open world di Raven Brooks) presentano nemici ed enigmi inediti.
La loro durata è di circa un paio d’ore ciascuno e rappresentano una sfida extra sicuramente gradevole e impegnativa che farà la gioia dei fan. L’Hello-Copter, invece, è uno strumento aggiuntivo disponibile nell’avventura principale (e nei DLC).
Questo strumento è un vero e proprio elicottero radiocomandato dotato di telecamera con cui potremo sondare i luoghi e preventivare così le nostre azioni. Inoltre, volando, potremo anche avere una nuova prospettiva tanto sui movimenti dei nemici quanto sugli enigmi e la disposizione dei vari oggetti.