Molti sindacati sono preoccupati per l’uso dell’intelligenza artificiale e chiedono lo stop del suo sviluppo per evitare effetti negativi e incontrollabili, questo problema riguarda soprattutto il settore dell’intrattenimento, dove gli attori si trovano di fronte a contratti che prevedono lo sfruttamento futuro della loro voce tramite l’IA senza alcuna royalty. Lo stesso timore esiste nei videogiochi e un recente caso ha messo in evidenza le pratiche scorrette di una compagnia.
Hi-Rez Studios: una caduta di stile
Recentemente Hi-Rez Studios, software house famosa per Paladins e Smite è stata accusata dai doppiatori di offrire loro un contratto ingiusto, infatti secondo l’attore Henry Schrader Hi-Rez propone ai doppiatori di registrare una sola volta la loro voce, infatti in seguito tramite le IA le “riciclano” per le future uscite. Insomma la compagnia paga solo per il lavoro presente e si appropria della voce dei doppiatori.
Ovviamente i lavoratori hanno protestato per la mancanza di protezione legale nel contratto e per il fatto di non averne ricevuto una copia, inoltre un accordo di riservatezza impediva loro di agire legalmente. Dopo lo scandalo il CEO di Hi-Rez, Stewart Chisam, ha dichiarato che è tutto frutto di un malinteso mostrando una versione modificata del contratto, la quale dovrebbe soddisfare le richieste dei lavoratori.
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