Quella di Hideo Kojima è una figura che senza dubbio ha fatto la storia dei videogiochi degli ultimi 25 anni: la serie di Metal Gear Solid, nata negli anni ’80 su MSX, è poi arrivata al successo clamoroso nel 1998 grazie ad un gioco che sdoganava al grande pubblico le meccaniche stealth attraverso le gesta di un personaggio, Solid Snake, entrato poi nel cuori di milioni di appassionati.
Dopo il controverso Death Stranding, uscito nell’autunno del 2019, di Hideo Kojima si sono perse da un po’ le tracce: si dice che stia lavorando a qualcosa di nuovo ma al momento non ci è dato sapere con precisione di cosa si tratti.
E proprio tornando a quella seconda metà degli anni ’90, lo sviluppatore giapponese nel corso di un’intervista ha voluto rimarcare il fatto che la prima PlayStation, console sulla quale Metal Gear Solid vide la luce, è stata la macchina più interessante della storia, che per caratteristiche mise in condizione lui e il suo team di realizzare quel capolavoro che tanti di noi hanno amato, e di cui si vocifera da mesi un remake.
Hideo Kojima e il “sogno” reso possibile grazie a PlayStation
”Personalmente ritengo che la console più interessante della storia sia stata la prima PlayStation: prima del suo arrivo, i videogiochi erano come uno spettacolo di marionette dove tutta l’attenzione era posta nella realizzazione di una semplice immagine piatta. Non vi era la possibilità di cambiare angolazione, di guardare la scena in maniera diversa.”
Kojima ha poi proseguito: “grazie alla prima PlayStation, però, quelle che erano solo immagini in due dimensioni si sono trasformate in poligoni che ci hanno permesso di giocare con l’inquadratura. Ciò non riguardava solo gli sviluppatori ma anche i giocatori stessi; era come vivere in un sogno.”
Una vera e propria dichiarazione d’amore da parte di Hideo Kojima per quella che è stata indubbiamente una delle console più importanti e influenti della storia dei videogiochi.