Death Stranding avrebbe la stessa valenza di un problema matematico
Hideo Kojima è uno di quei personaggi che sicuramente non ha bisogno di presentazioni, uno degli sviluppatori più creativi e rispettati nel mondo videoludico, che attualmente si trova sotto i riflettori a causa del suo criptico “Death Stranding“. Un gioco davvero misterioso di cui nessuno sa ancora effettivamente nulla, tranne qualche piccolo indizio che abbiamo scoperto nel trailer presentato durante l’E3 2018 (che potete vedere in cima alla pagina).
Certo, non siamo sorpresi da questo comportamento, parliamo dopotutto dello stesso creatore della saga di Metal Gear Solid. In una recente intervista, però, Kojima ha spiegato la motivazione che si cela dietro questa decisione.
Ecco le sue parole: “Viviamo nell’epoca dei social network. In questo momento, le persone vogliono soltanto delle risposte immediate, e oltre a questo vogliono anche sapere cosa provare esattamente. Se questa cosa è buona oppure non lo è. Se questo gioco potrebbe piacermi o potrebbe non piacermi. Cercano solo risposte per ciò che devono pensare“.
Kojima, inoltre, ritiene che la promozione pubblicitaria di un gioco sia davvero una pessima idea. Sostiene infatti che questa cosa sarebbe al pari di un problema di matematica dove tutti cercano delle risposte. Questa scelta toglierebbe il divertimento ai giocatori, perchè si arriverebbe a svelare troppi dettagli del gioco, ed è una cosa che non vuole assolutamente fare. Il punto, quindi, è che non è importante la risposta in sè, bensì il processo fatto per arrivare a quella determinata risposta.
Io personalmente non posso che essere d’accordo con Kojima, anche perchè conosciamo tutti il suo passato e soprattutto le sue potenzialità, e questo Death Stranding sembra anche essere veramente promettente.
Voi cosa ne pensate a riguardo? Siete sostenitori del suo pensiero? Oppure preferireste saperne di più sul suo titolo? A voi i commenti!
Fonte: Variety