Chi conosce Hideo Kojima sa benissimo che si tratta di un uomo le cui decisioni sono ferme e senza possibili svolte. Al Gamescon 2019 tenutosi a Colonia, Germania, Death Stranding ha prevalso su tutti gli altri titoli e proprio qui Kojima ha dichiarato in un’intervista con 4Players.de che dopo un titolo open world come Metal Gear Solid V The Phantom Pain, è difficile tornare a creare titoli lineari e con un mondo più “limitato” sotto l’aspetto esplorativo.
“Dopo aver sperimentato un titolo action open world è difficile tornare a fare altro. Ovviamente ci sono altri modi per creare un videogioco, come ad esempio uno lineare. Comunque non posso tornare indietro dopo aver dato l’esperienza in un mondo in larga scala, il problema riguarda ovviamente la tecnologia.
Il videogiocatore ha libertà assoluta all’interno di un open world, quindi non si sa mai cosa farà esattamente quest’ultimo e per questo creare una linea narrativa diventa la vera sfida. Essendoci tutta questa libertà, la storia diventa una sorta di distrazione, per questo in The Phantom Pain abbiamo iniziato con una linea precisa e una volta che il mondo di gioco è diventato vasto, questa è svanita in un certo senso. Molti dei fan non sono stati contenti del fatto che la storia passasse in secondo piano, ma questo fu preso in considerazione. Questa volta è stata sia la sfida che l’ostacolo più grande da superare: è un open world, ma allo stesso tempo non vogliamo ridurre l’importanza della storia, così che i fan di Hideo Kojima non siano delusi“.
Durante l’intervista è stato anche chiesto a Kojima cosa ne pensasse degli sviluppatori che coinvolgono i fan e le varie comunità all’interno dello sviluppo di un videogioco. Non è sembrato molto propenso all’idea, affermando che se avesse permesso ad altre persone di avere voce in capitolo sul suo progetto, questo avrebbe compromesso la visione che aveva su di esso.
H. Kojima è dell’idea che i fan dovrebbero mettere mano alle demo, al fine di avere un feedback prezioso su aspetti come ad esempio gli schemi di controllo. Nonostante ciò è d’accordo sulla questione che nessun principio di un progetto dovrebbe essere cambiato solo perché i fan chiedono qualcosa di diverso.
Vi ricordiamo che Death Stranding vedrà la luce l’8 novembre 2019 su PlayStation 4.