Da affezionato giocatore PC quale sono negli ultimi 5-6 anni ho giocato un gran numero di titoli in Early Access sia che fosse per mio diletto personale sia per la redazione. Un periodo di grande fermento per questo tipo di pubblicazione, in cui mi sono persino ricreduto sulla qualità generale delle Early Access. Finora sono incappato in poche produzioni veramente insufficienti, perlopiù mi sono sempre scontrato con titoli in accesso anticipato quasi completamente giocabili, che hanno saputo farmi fare un ragionamento sul loro acquisto semplice quanto efficace: anche se avessi scommesso su un progetto destinato a non fiorire, per quello che ho speso ne è già valsa comunque la pena.
Oggi sono qui per parlare di Giants Uprising. Un titolo in Early Access che, a dispetto di quanto su detto, in alcuni momenti ha riacceso in me ricordi dei peggiori sobborghi di Steam Greenlight, orrori che avrei preferito rimanessero nei decessi più oscuri della mia mente.
Quando di buono c’è solo l’inizio
Giants Uprising comincia con un filmato introduttivo in grado di sorprendere, ben condito da pathos, colpo di scena interessante e un accenno di humor per nulla fastidioso. Anche la trama di fondo del gioco sembra interessante: dopo un iniziale conflitto, fra il popolo degli uomini e quello dei giganti era stata stipulato un accordo di pace, di collaborazione. Eppure, in un momento di debolezza per i giganti, gli uomini sono venuti meno alla loro promessa e li hanno ridotti in schiavitù, rubandone gli ancestrali segreti.
Qui si apre il sipario sul protagonista, un gigante intrappolato in un arena e costretto a combattere contro altri della sua specie per poter sopravvivere. Il gigante è aiutato da un’uomo che vuole vendicarsi della crudeltà degli uomini, figura che ci aiuterà a scappare ma che non mancherà di farci un breve recap delle nostre abilità. Se già qui possiamo riscontrare qualche bug e svista di troppo, è una volta arrivati nell’arena che Giants Uprising regala in peggio di se.
La lotta contro gli altri giganti è letteralmente un pasticcio: comandi poco responsivi e animazioni ancor peggiori, sembra di assistere a una lotta fra due persone molto alticce. Il feedback dei colpi infatti è totalmente assente e anche il combat system fa acqua da tutti le parti: il tuo avatar andrà giù con pochissimi colpi, mentre i giganti avversari sono letteralmente delle spugne di vita. Il combattimento fra giganti può essere descritto in questo modo:
- Blocca l’attacco
- Spamma l’attacco base
- Ricomincia
È possibile impugnare oggetti o lanciarli, come effettuare un pestone o un potentissimo colpo a terra con due mani; inutile dire siano attacchi utili soltanto contro gli esseri umani.
Uomini che al contrario degli altri giganti sono di una debolezza quasi sconcertante, al punto che fa quasi sorridere pensare che siano riusciti a soggiogare una razza tanto potente. Per falciare interi drappelli di uomini basta anche soltanto correrci contro. Più in generale, purtroppo, il gioco presenta un design di gameplay piuttosto banale e vecchio di quasi vent’anni.
Il lato oscuro dell’Unreal Engine 4
Voglio dirlo senza mezzi termini: anche se in accesso anticipato, di rado mi è capitato di avere problemi a far partire un gioco. Questo perché con la mia configurazione non ho problemi a far girare a 60 fps giochi AAA, con tutte le impostazioni grafiche al massimo; sarà per questo Giants Uprising mi ha colpito tanto in negativo.
L’ottimizzazione del titolo è terribile, al punto che ho avuto problemi con il framerate in praticamente qualsiasi sezione di qualsivoglia missione. Ho provato anche ad abbassare le impostazioni al minimo, ma i cali di frame e lo stuttering sono rimasti tali e quali.
All’appello mancano opzioni video fondamentali, come il v-sync. Io che so farlo l’ho impostato manualmente grazie al software della mia GPU, ma se qualche giocatore non sapesse come fare? Andrebbe incontro a un fastidiosissimo quanto evitabile tearing.
Questa scarsa ottimizzazione non giustifica neppure la resa grafica complessiva di Giants Uprising. Non si tratta di un comparto grafico davvero pessimo, quanto più nella media se non andassimo a considerare le animazioni, lente e meccaniche. Se l’ambiente di gioco è decente e gode anche di una parziale (e divertente) distruttibilità, c’è anche da dire che non è stato sfruttato nel migliore dei modi. Al chiuso capita spesso infatti di sentirsi quasi a “grandezza umana”, qualcosa che non dovrebbe accadere in un gioco che vuole farti sentire imponente e potente.
Problemi su problemi anche per il comparto audio, con suoni che saltano o risultano non sincronizzati a dovere.
La virtù nel saper aspettare
Giants Uprising al momento corrente è poco più di un alpha, un’idea simpatica buttata li e non sviluppata a dovere. Non si tratta di un’Early Access completa, ma di una sorta di demo da pagare nella speranza che i prossimi update lo rendano un gioco vero e proprio. Gli sviluppatori sono ben consci delle problematiche di Giants Uprising, per cui mi viene da chiedermi: non sarebbe bastato aspettare a lanciare il gioco quando fosse stato quantomeno dignitoso e funzionante?
In questo momento non mi sentirei mai di consigliare l’acquisto di Giants Uprising su Steam al prezzo a cui è venduto, precisamente 16,79€. L’unico caso in cui consiglierei di prendere Giants Uprising è se hai voglia di rischiare i tuoi soldi in un gioco che di valido finora non ha mostrato praticamente nulla se non l’idea. In ogni caso, visto quanto potrebbe cambiare il prodotto con i grandi aggiornamenti in arrivo, probabilmente tornerò a parlarti di Giants Uprising!