Hollow Knight è stato uno degli indie di maggior successo degli ultimi anni: uscito quasi in sordina, il titolo del Team Cherry si è via via conquistato una fetta sempre maggiore di appassionati.
Pubblicato inizialmente su Pc per poi sbarcare anche su console, Hollow Knight è un piccolo capolavoro che mescola uno stile semplice ma ricercato ed un gameplay stile metroidvania con elementi soulslike che dietro ad un patina di gioco “semplice” cela un titolo particolarmente ostico e anche piuttosto lungo.
Hollow Knight è un mix riuscito di generi diversi
Ambientato nel regno di Nidosacro, impersoniamo un cavaliere che deve farsi largo tra nemici ed insidie e per proseguire in una mappa intricata ed articolata necessita di equipaggiamenti e poteri che vanno scoperti all’interno del mondo di gioco, appunto in puro stile metroidvania.
Dell’ambiente soulslike, invece, Hollow Knight prende in prestito la perdita della moneta usata per l’acquisto dei potenziamenti (quello che in Dark Souls erano le anime) ad ogni morte subita, ma che rimarrà pronta per essere recuperate nel luogo della nostra dipartita.
Oltre a questo, abbiamo una difficoltà crescente e non di rado punitiva, quella che si potrebbe definire da hardocore gamer, quindi non prendere Hollow Knight sotto gamba o rischi di pentirtene…
Il seguito del primo capitolo, Hollow Knight: Silksong, è in uscita nel 2021 ed è già accreditato come uno dei titoli più attesi dell’anno.
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