Immagina, il cavaliere può
Chiudete gli occhi (metaforicamente, a meno che non abbiate un lettore vocale di pagine web) e pensate ad un film di Tim Burton, a Tim Burton, ad un divano, qualche bicchiere di rum o un buon sigaro (qualcosa di rilassante che comunque alla lunga fa male alla salute) e immaginate come sia il mondo dopo che avete tirato le cuoia. Il mondo del sottosuolo però.
La versione che ho provato e che mi sta portando lentamente all’altro mondo è Hollow Knight Voidheart Edition per PlayStation 4, contenente i 4 DLC precedentemente usciti nelle altre versioni. Quindi è la versione completa plus size extra ecc.
Il platform è un genere onnicomprensivo ormai e in Hollow Knight Voidheart Edition non manca nulla.
Un mondo da esplorare
La storia prende vita nel mondo di Nidosacro, esattamente nella città di Pulveria e porta il protagonista, un micro cavaliere bicornuto armato di un enorme aculeo, subito nelle viscere della terra, un antico regno ormai in rovina abitato da insetti mostruosi alla ricerca di risposte e tesori.
Ci troveremo a raccogliere le Anime, energia rilasciata dai nemici sconfitti, e i Geo, le monete del gioco utili per acquistare strumenti e power-up.
Le Anime sono appunto l’anima (ehm…) del gioco stesso perché decideremo se usarle per curarci o per sfruttare i poteri che mano a mano acquisiremo utilizzando gli Amuleti.
Già da queste poche righe è chiaro come Hollow Knight Voidheart Edition sia un esempio di come rendere appetibile l’esplorazione anche senza vere componenti Rpg. Infatti se proprio c’è un unico difetto è la linearità della trama, possiamo scegliere cosa fare, ma la storia non cambia e sarebbe stato quel valore unico in un gioco simile.
Una complessa rete di aspetti positivi
Ma tornando agli aspetti positivi del gioco, oltre l’ottima giocabilità e la vastità di cose da poter fare col tempo, sono da ricordare per molto tempo sia le illustrazioni disegnate a mano con una palette perfetta per l’atmosfera, sia la colonna sonora inquietante che crea una sensazione di immersività continua.
A proposito di sentirsi nel gioco, un aspetto che ho apprezzato molto è il feedback dei colpi andati a segno: infatti oltre la classica vibrazione del pad avremo una sorta di rimbalzo al contatto col nemico che rende più impegnative le dinamiche di combattimento.
Ovviamente non mancano la varietà di nemici ( che nella versione completa conta 130 tipi di avversari e 30 boss) la cui somma di sconfitte aiuta a completare il Diario del Cacciatore, utile a scoprire informazioni, punti deboli e punti della trama.
Leggendo tra le righe è facile intuire come non basterebbe una recensione per raccontare cosa ha da offrire Hollow Knight Voidheart Edition, dall’atmosfera allo stile, dalla tecnica alla voglia di continuare a scopre cosa si può fare nell’immenso mondo di Nidosacro, tutto perlustrabile grazie a Coleotteri, Tram e Portali.