Holy Potatoes! We’re in Space?! è un titolo che viene dall’universo di Holy Potatoes! di Daylight Studios, un universo formato dalle più strane specie viventi e, specialmente, da patate, che appunto impersoneremo nel gioco. Nel titolo inoltre sono presenti molteplici riferimenti alla cultura nerd, geek e pop, che molte volte fanno sorridere. Purtroppo la mancanza della lingua italiana rende difficile carpire queste citazioni ai meno avvezzi con l’inglese, ma molte volte la componente visiva aiuta. Ma di cosa parla precisamente Holy Potatoes! We’re in space?! (disponibile per PC, PlayStation 4 e Nintendo Switch)? Andiamo a scoprirlo!
La trama
All’inizio del gioco verremo trasportati in una battaglia tra due patate, Jiji e l’imperatore dell’esercito The Eclipse, un impero oscuro che mira a conquistare l’universo (qualcuno ha detto Star Wars?). Dopo questa battaglia distruttiva, il gioco cambia completamente scenario e veniamo portati in una conversazione tra due patate, Cassie e Fay, che si rivelano essere le nipoti di Jiji ed essere in viaggio per trovarlo e per salvarlo dopo che quest’ultimo è sparito nel nulla. Parte allora l’avventura nella nostra esclusiva nave spaziale (che possiamo chiamare come vogliamo) alla ricerca del nonno disperso.
Il gioco
Ma cosa si fa esattamente in “Holy Potatoes! We’re in space?!“?
Come detto, impersonerai i comandanti della tua nave spaziale, composta da una propria ciurma, dalle proprie armi e dai propri aggiornamenti, che ti permetteranno di modificare la nave come vuoi. Ogni livello è composto da un sistema, dove è presente un pianeta hub, ovvero un pianeta dove è possibile effettuare miglioramenti alla navicella, acquistare nuovi materiali per fabbricare le armi o assoldare nuovi membri dell’equipaggio. Qui è presente una componente molto importante e carina del gioco, in quanto ogni personaggio ha un suo schema di abilità, che fornisce la possibilità di creare numerose combinazioni grazie ai bonus che questi hanno a seconda del tipo di arma equipaggiata. Oltre al pianeta hub, in ogni sistema ci sono diversi mondi, dove è possibile scendere in esplorazione, ovvero avviare una sequenza che unisce dei combattimenti a turni con le navi pirata incontrate (che sarà possibile lootare una volta distrutte o addirittura accettare l’offerta fatta dal capitano avversario per negoziare la sua resa) a missioni testuali, variegate nei più diversi tipi (principesse da salvare, casse da aprire, set cinematografici da distruggere…) dipinte sempre con l’ironia e i riferimenti che contraddistinguono il gioco. Ogni azione fatta all’interno del sistema è misurata in Sol, unità fittizia del gioco che può essere paragonata ai nostri anni luce. I Sol sono una componente fondamentale del gioco, in quanto per ogni sistema che attraversi hai a disposizione un certo numero di Sol per restarci dato che The Eclipse è sulle tue tracce scaduti quei Sol, ti troverà. E credimi, poi non ci sarà più niente che tu possa fare.
Un gioco geek
Ma cosa rende Holy Potatoes! We’re in space?! un prodotto davvero speciale? Sicuramente le citazioni e i riferimenti continui a opere o attori di Hollywood, a videogiochi, musica e molto altro ancora. Persino le missioni possono essere interamente incentrate su un film famoso, o sarà possibile ingaggiare attori famosi per la tua ciurma spaziale (nella mia run ho avuto l’onore di avere la versione cetriolo di Bendedict Cumberbatch come artigliere). Inoltre questi riferimenti, misti ad un pizzico di ironia, si rivelano una componente molto valida in un gioco che sostituisce in questo modo le carenze presentate dai suoi comparti tecnici, che peccano sia a livello visivo (ma in questo caso è probabilmente lo stile molto semplice che causa questo effetto) che a livello audio. Preparati quindi a giocare avventure dove troverete Pokémon, Pirati dei Caraibi (anche qui il gioco di parole in inglese è molto carino), Harry Potter e molto altro.
Il sistema di combattimento
I combattimenti, come accennato in precedenza, sono sequenze a turni dove dovremmo scegliere l’arma (o le armi, a seconda dell’energia della nostra nave che aumenta ad ogni turno) da attivare, il punto da colpire della navicella nemica (è possibile infatti puntare direttamente al reattore principale o distruggere le varie armi per limitare i danni durante i turni), e il punto da difendere con gli scudi della nostra nave. Tutte queste componenti creano un tatticismo semplice, ma interessante all’interno del gioco, che rende ogni combattimento diverso dall’altro, unico modo per non far diventare le battaglie estremamente ripetitive. Inoltre i loot delle tue lotte interplanetarie ti permetteranno di creare nuove armi o nuovi aggiornamenti per potenziare ancora di più la tua nave. E anche le sconfitte avranno delle conseguenze, in quanto i tuoi soldati potranno subire dei traumi che comporteranno pesanti malus nelle battaglie successive e solo attraverso la terapia potranno guarire.
I punti negativi
Sicutamente Holy Potatoes non è un tripla A, ed è anche vero che il budget usato per crearlo è notevolmente inferiore ai migliori giochi sul mercato, ma anche questi, come ogni titolo ha le sue pecche. Come per esempio l’estrema semplicità del comparto grafico, o la mancanza di una colonna sonora adeguata, o ancora la noiosa ripetività che si può incontrare dopo alcune ore di gioco, che potrebbe tentare qualcuno a non continuare la propria esperienza. Per fortuna però, sono difetti che non limitano in modo molto grave l’esperienza di gioco, e se il gioco dovesse iniziare a piacerti, allora stai pur tranquillo che sorvolerai su questi difetti.
Alla luce di tutto questo possiamo affermare che Holy Potatoes! We’re in Space?! è un titolo che non ha troppe pretese, ed adatto ai giocatori che lo vogliono provare per l’originalità del progetto e per le numerose citazioni al mondo nerd, geek e pop. Sicuramente ci sono molti aspetti in cui era possibile migliorare, ma comunque resta un giochino casual con alcune componenti molto valide.