Horizon Forbidden West è recentemente capitato tra le nostre mani e dopo giorni e giorni d’intenso gaming oggi sono finalmente qui per recensirlo. Mi trovo sicuramente di fronte a un grande colosso da valutare. Un titolo che comunque, tutt’ora ancora non è riuscito a stancarmi e che più di ogni altra cosa è il testimone della crescita di Guerrilla Games.
Ma sarà davvero tutto oro ciò che luccica? Oppure no, come sostiene lo stesso proverbio? Se sei curioso ti consiglio di rimanere con me, perché la recensione di oggi non lascerà più spazio a dubbi in merito a Horizon Forbidden West!
Horizon Forbidden West, la recensione completa!
Prima d’iniziare con la recensione vera e propria voglio in primo luogo tranquillizzarti: mi sono dato una regola che intendo seguire in tutto questo lungo articolo e cioè quella di non inserire nessun tipo di spoiler all’interno della recensione.
Il motivo di questa premessa ti risulterà sicuramente chiaro leggendo i paragrafi successivi. Se ancora non hai iniziato la serie e ti vuoi solamente documentare su questo secondo capitolo per capire se valga la pena di essere giocata, sappi che sei in buone mani!
Un prologo che mette subito le cose in chiaro!
Già dopo il caricamento iniziale, Horizon Forbidden West mette subito alcune cose in chiaro! La prima è che il solo avviare questo sequel senza aver prima giocato il primo capitolo è un errore che può costare caro. Fioccano gli spoiler a vista d’occhio!
Nel giro di un minuto di video introduttivo e di una decina di secondi di dialoghi, ci viene riproposta l’intera trama del primo gioco. Non è finita qui però, quando dico che non si può in nessun modo iniziare questo sequel senza aver prima spulciato per bene il suo predecessore non scherzo affatto.
L’intera trama di questo secondo capitolo pone le proprie radici sul primo. Vecchie conoscenze, situazioni e aneddoti sbucheranno fuori senza tregua e se non sarai ferrato a riguardo potresti pentirtene! Stai tranquillo però, se hai già giocato il primo titolo e volessi solamente rinfrescarti la memoria su qualche personaggio che non ti ricordi più, potrai contare sul database interno di Horizon Forbidden West!
A ogni modo, quello di Horizon Forbidden West è sicuramente un prologo scoppiettante, capace di renderti un tutt’uno con il titolo e di farti tuffare a pieno nella trama. In una quarantina di minuti, entrerai in simbiosi mistica con il televisore, incapace di distoglierti dalla tua nuova e scintillante avventura.
Personalmente, era da molto tempo che non venivo così tanto preso da un prologo, l’idea di optare a differenza del prequel per un inizio slanciato e ricco di contenuti ha sicuramente appagato a livello di hype e di climax interno del gioco. Sfido chiunque a resistere davanti all’atmosfera che si crea nei primi cinque minuti di Horizon Forbidden West.
Non voglio svelarti altro però, come si suol dire: provare per credere!
Una trama che non delude!
Non voglio raccontarti troppo per quello che riguarda la trama di Horizon Forbidden West, ritengo che il nuovo viaggio di Aloy sia un qualcosa di personale da vivere in intimità con la protagonista. Sappi però che il mondo è nuovamente in pericolo e Aloy è l’unica in grado di portare con sé tutta la responsabilità che serve a salvarlo.
La trama di Horizon Forbidden West non è altro che il coronamento delle potenzialità latenti di Guerrilla Games. L’azienda ha chiaramente fatto grandi passi avanti rispetto al passato, riuscendo a puntare saggiamente sull’enorme linea che separa ma mai disconnette la “vecchia” civiltà al popolo di Aloy.
Come se non bastasse, Aloy è a dir poco maestosa! L’eroina viene rappresentata al meglio, carismatica e determinata ma anche vulnerabile e umana! Alcune espressioni che sicuramente rendono il meglio su PlayStation 5 fanno quasi uscire le emozioni di Aloy dallo schermo fino a fare breccia nel cuore del giocatore.
Mi sono ritrovato davanti una giovane combattente cresciuta, capace di accettare il proprio fardello e fare di tutto per portare a compimento la propria missione diventando sempre più saggia.
Ma allo stesso tempo anche una ragazza che, nonostante l’infinita conoscenza e consapevolezza appresa nel corso del tempo, non si erge mai al di sopra di chi gli sta intorno e anzi, mantiene l’ingenuità d’animo e l’umiltà che gli permettono quasi sempre di fare la cosa giusta!
In Horizon Forbidden West torna anche la meccanica delle scelte che abbiamo già visto nel primo capitolo. Sarai tu a scegliere in determinati frangenti come rispondere: potrai essere rude e diretto, lasciare che il tuo cuore parli per te oppure ascoltare la mente e dare la risposta più logica e azzeccata!
Si tratta di un sistema di scelte che seppur basilare dà qualche soddisfazione in più al giocatore, riuscendo a ritagliargli un piccolo spazio personale nell’avventura! A ogni modo, il cuore del gioco batte sicuramente tra le lande dell’ovest proibito ed è proprio in questo luogo che la nostra avventura si consumerà dopo un non troppo breve prologo.
Un mondo vasto
Paradossalmente, rispetto a quello che potresti pensare, Horizon Forbidden West raggiunge il proprio apice proprio in ciò che sta attorno ad Aloy più che nella trama! A mio parere, basare la tua avventura unicamente sulle quest principali è un grosso errore.
Seppur Guerrilla Games, proprio come nel primo capitolo, non ha ancora imparato a dare vita ad antagonisti profondi e capaci di scavarsi un posto speciale nella mente dei player, l’azienda ha in compenso una grande abilità: generare personaggi secondari, tribù, macchine e molto altro in maniera unica e totalmente originale!
Ed è proprio qui che Horizon Forbidden West raggiunge il suo apice, il mondo messo in piedi dagli sviluppatori è a dir poco impressionante. Vivo, ricco di attività, giochi, quest e personaggi caratteristici che girano dandoti l’impressione di non essere dentro a un videogioco, ma in una vera e propria dimensione a parte!
Mi spiego meglio: non solo le macchine all’interno di Horizon Forbidden West mimano esattamente lo stile degli animali a cui sono ispirate (ma di questo ne parleremo dopo), l’intero ecosistema di gioco è così ben caratterizzato che è in grado di travolgerti come un vortice di emozioni a non finire!
Ogni tribù ha le proprie usanze, costumi e abitudini e si rapporterà in modo totalmente diverso con Aloy e persino le missioni secondarie che molto spesso nel prequel erano fin troppo superficiali, sono state limate alla perfezione per diventare vere e proprie storie secondarie quasi al pari della trama principale!
Il perché dico questo? Non solo le animazioni che caratterizzano i racconti di tali personaggi secondari sono molto più convincenti, ma nella maggior parte dei casi, sarà anche possibile interessarsi morbosamente alle vicende narrate e di conseguenza apprendere la storia dei personaggi stessi!
Un vero tocco in più che punta davvero a far immedesimare il giocatore. Come se non bastasse, girare nell’enorme open world che è Horizon Forbidden West fa battere molto forte il cuore. Tempeste e cambiamenti di clima sono una gioia per gli occhi e per il cuore e venirne catturati senza riuscire più a spegnere la console è un rischio di cui ti dobbiamo senza dubbio avvertire!
Tanti segreti da scoprire e approfondire!
Una delle caratteristiche che più ci è piaciuta di Horizon Forbidden West e che sicuramente si merita un paragrafo a parte è senza dubbio la possibilità di riprendere storie lasciate in sospeso nel primo capitolo!
Mi spiego meglio, se tu come me dopo aver completato al 100% il primo gioco, ti sei comunque sentito un bambino senza gelato in una calda giornata d’agosto, Horizon Forbidden West farà al caso tuo!
Durante il corso della tua avventura verranno riprese moltissime vicende lasciate in sospeso relative alla vecchia civiltà. Nella mappa sono sparsi moltissimi data file che grazie al tuo focus potrai scannerizzare e ricostruire. Riscoprire vicende che durante il primo capitolo mi hanno lasciato a struggere non poco mi ha senza dubbio incentivato all’esplorazione!
Ritornano i calderoni!
I calderoni sono una meccanica che già ha accompagnato i fan durante Horizon Zero Dawn. Nel caso tu non sapessi di cosa si tratta, in poche parole sono strutture speciali, costruite dall’antica civiltà e sparse per la mappa.
Queste speciali strutture, se completate ti permetteranno di prendere il controllo di creature sempre più pericolose e potenti! Anche questa volta gli sviluppatori hanno voluto lasciarci svariate zone da esplorare liberamente e senza nessun vincolo relativo alla campagna principale, di conseguenza sarà una tua scelta se spenderci tempo o meno.
Io ti consiglio di dare una possibilità a questo tipo di attività in quanto unico modo per prendere il controllo di diverse tipologie di macchine!
Un gameplay solido
Arriviamo finalmente a parlare del gameplay! Horizon Forbidden West riprende fedelmente il gameplay del suo predecessore. I comandi rimangono praticamente gli stessi anche se le movenze sono state rese più fluide.
Nel caso tu avessi appena finito Zero Dawn probabilmente all’inizio della tua avventura potresti non trovare particolari differenze tra i due capitoli. In realtà però, ciò che si nasconde sotto il cofano di Horizon Forbidden West è senza dubbio un gameplay svecchiato e che ha molto da donare!
Delle macchine da brivido!
Se già nel primo capitolo di questa duologia le macchine riprendevano fedelmente i comportamenti degli animali da cui erano ispirate, in Horizon Forbidden West, Guerrilla ha sicuramente fatto del realismo una delle parole chiave su cui costruire la nuova avventura!
Difficile spiegare a parole quello che solo le immagini sono in grado di rendere, ma ci voglio provare: non solo è stata ampliata la meccanica che vede Aloy poter staccare pezzi da questi particolari nemici, privandoli di conseguenza di loro funzioni basilari. Ora in più, è anche possibile ritrovarsi davanti creature robotiche che se non fosse per le fattezze metalliche ti assicuro faresti fatica a scambiare dalle loro controparti reali!
Non dovrai faticare molto prima di ritrovarti anche tu vittima del realismo appena descritto: durante una delle prime sequenze di gioco dovrai affrontare quello che si può definire in tutto per tutto come un serpente robot e gli attacchi, i movimenti e persino il suono, non possono che ricordare l’animale da cui trae spunto!
Più volte durante l’avventura, mi sono quasi sentito in colpa nell’uccidere piccoli robot in quanto per un attimo ingannati dalle movenze dei suddetti, i miei occhi non hanno più visto un corpo di metallo ma una docile creatura in carne e ossa. E se questa non è magia che esce dallo schermo, non so proprio cosa sia!
Upgrade e nuovi alberi di abilità!
Chiariamoci subito, ad Aloy piace l’arco, di conseguenza non diventerà mai un Terminator da corpo a corpo! Però a differenza del primo capitolo, gli sviluppatori ci hanno donato diversi alberi di abilità che ti aiuteranno a rendere l’eroina un vero e proprio ibrido da combattimento!
Come appena detto quindi, la personalizzazione è senza dubbio superiore rispetto al capitolo precedente e con un po’ di calma e sangue freddo potrai avere grandi soddisfazioni scegliendo le abilità giuste. Come se non bastasse, le armi potranno subire upgrade che garantiranno nuovi strabilianti effetti.
Ottenere materiali per eseguire questi upgrade non sarà però un gioco da ragazzi e di conseguenza ti dovrai dedicare non poco all’esplorazione per armarti nel vero e proprio senso della parola.
Nonostante quello che potresti inizialmente pensare, Aloy nel corso dei propri viaggi ha perso buona parte dell’attrezzatura che la rendeva a dir poco letale nel primo capitolo. Quindi dovrai iniziare da zero. E fare 20 di danno a una macchina non è proprio il massimo della vita! Upgrade e miglioramenti saranno quindi all’ordine del giorno in questo nuovo gioco.
In più, la ciliegina sulla torta delle novità: ti è mai capitato di avere davanti un pezzo o un’arma di cui non puoi fare a meno ma non poterlo prendere per via di un inventario già pieno? Brutti ricordi vero? Beh, sappi che in Horizon Forbidden West le cose hanno preso tutta un’altra piega perché come succede in moltissimi altri titoli, Aloy avrà a disposizione un vero e proprio box per gli oggetti!
Ovviamente la potrai trovare in pressoché ogni città in cui ti recherai e come avrai certamente intuito il suo scopo principale sarà quello di ospitare automaticamente gli oggetti e le armi da te raccolti in balia dell’inventario pieno. Un vero e proprio punto a favore per quanto mi riguarda!
Focus 2.0 a rapporto!
Anche il focus di Horizon Forbidden West ha subito non pochi miglioramenti. La novità principale è sicuramente quella di poter analizzare una macchina in ogni sua piccola parte, evidenziandone le vulnerabilità.
Mi spiego meglio: ogni arma per essere aggiornata ha bisogno di particolari pezzi. Ora il focus ti riporterà se la macchina da te analizzata è composta anche dal pezzo che stai cercando, oltre che quale tipologia di frecce è meglio utilizzare per avere la meglio sul nemico.
E se queste due novità non dovessero renderti particolarmente felice, sappi che potrai evidenziare anche i punti meno protetti dei tuoi nemici! Insomma, un vero e proprio dispositivo futuristico!
Ovviamente per gli amanti dello stealth non mancheranno le funzioni di tracking del percorso nemico e di evidenziazione dei bersagli sullo schermo. Si potrà infine utilizzare l’incredibile oggetto per scannerizzare determinati elementi futuristici e non, ricavandone utili informazioni!
Anche in questo caso, Guerrilla è riuscita diligentemente ad ampliare una meccanica interessante e renderla ancora più spettacolare!
Modalità esplorazione o modalità guidata?
Non potevamo non parlare della prima grande scelta che dovrai effettuare nella schermata principale di Horizon Forbidden West. Vuoi giocare in modalità esplorazione oppure in modalità guidata?
Le differenze sono nette! Se la prima delle due ti lascerà molto più in balia di te stesso e ti dovrai affidare solamente al tuo senso di orientamento, la seconda ti guiderà passo dopo passo nel raggiungere i tuoi obiettivi sulla mappa.
Sta a te decidere il tuo stile di gioco! Nel caso ne volessi sapere qualcosa in più a riguardo, ti rimandiamo a questo articolo!
Un sistema di scalata che è una gioia per gli occhi!
Uno dei più grandi motivi di frustrazione del primo Horizon era appunto il sistema di scalata adottato dagli sviluppatori! L’unico modo per arrampicarsi era quello di cercare determinate rocce gialle rendendo tutto il sistema macchinoso e poco convincente.
In questo nuovo capitolo, Aloy è molto più libera e convincente durante le sue scalate. Non siamo ancora ai livelli di Assassin’s Creed se te lo stessi chiedendo: le arrampicate basano moltissimo del loro valore su pattern precisi e tu non dovrai fare altro che muovere l’analogico e premere X di tanto in tanto.
Però il sistema è preciso e l’uso intensivo di script dà quel fattore wow che non bisogna commettere l’errore di sottovalutare! Sempre in merito al parkour, ci sono moltissime aggiunte in Horizon Forbidden West, ma quella che mi ha colpito di più è ciò che a tutti gli effetti si può definire come un vero e proprio rampino.
L’utilizzo di questa meccanica dona decisamente un tocco in più all’intero sistema di scalata, semplificando non poco la vita e allo stesso tempo proponendo animazioni degne di un tripla A! Non immaginarti Aloy in versione Batman di Arkham City però! Si potrà usare il rampino solo in certi appigli prestabiliti. Nonostante questo, è sicuramente un aggiunta non di poco conto!
Grafica e sonoro che catturano
Quando parliamo di un titolo First party Sony, nel 90% dei casi andiamo sul sicuro per quanto riguarda l’ottimizzazione. Gli sviluppatori non solo sono riusciti a fare quelli che io definirei addirittura miracoli per la versione PlayStation 4, ma hanno anche espresso alla perfezione il potenziale di PlayStation 5! Horizon Forbidden West, il più delle volte non ha una virgola fuori posto!
Aloy è mozzafiato, con espressioni e movenze che catturano in ogni aspetto. Ogni singola emozione viene trasmessa a menadito! L’empatia che l’eroina riesce a trasmettere è tangibile a chilometri di distanza e non sono mancati momenti capaci di farmi emozionare, persino durante le side quest (e questo dovrebbe già dirti tanto.)
Il doppiaggio non è da meno, anche se personalmente consiglierei di giocare il titolo in lingua originale (senza nulla togliere al nostro doppiaggio italiano che si presenta comunque come un’alternativa valida e ben realizzata!).
Le musiche che accompagneranno la tua avventura sembrano sposarsi magicamente a ogni situazione. Non si avverte nessuna stonatura e non fanno altro che immergerti ancora di più all’interno del mondo messo in piedi dall’azienda!
Durante la mia breve prova dettata dalla curiosità su PlayStation 4 non è mancato qualche piccola lemtezza nel rendering durante l’esplorazione. Vedere comparire aree di gioco davanti ai propri occhi non è il massimo, ma comunque nulla di cui preoccuparsi.
Anzi il lavoro svolto è a dir poco eccelso per una console che ormai sente i propri anni sulle spalle! Se deciderai di giocare Horizon Forbidden West su console old gen dovrai per ovvi motivi fare i conti con cali di FPS, ma nulla di trascendentale tutto sommato!
Parlando di PlayStation 5 che mi ha accompagnato per tutta l’avventura invece, c’è poco da dire, si tratta senza dubbio di ciò che il top del gaming Sony ha da offrire al momento! Ambienti realistici, caricamenti rapidi e nessun tipo di sofferenza nell’uso del viaggio rapido e nelle situazioni più concitate! Per come la vedo io, giocare a 60fps non ha paragoni (a patto di qualche rinuncia di cui parleremo tra poco!)
Unica nota negativa del comparto grafico di Horizon Forbidden West è che ogni tanto si presenta qualche glitch di poco conto. Come per esempio, qualche impalcatura che seppur distrutta rimane visibile! Sono anche presenti di tanto in tanto texutre non renderizzate, ma penso che questo sia un problema dovuto a bug piuttosto che a limitazioni della macchina, perciò mi aspetto che con i prossimi aggiornamenti di Horizon Forbidden West questo problema sparisca!