Horizon Forbidden West è sempre più vicino alla sua data di pubblicazione. Il sequel di Horizon Zero Dawn è un titolo atteso da moltissimi fan della serie creata da Guerrilla Games, che si sono appassionati ad Aloy e alla sua storia e non vedono l’ora di rivederla in azione.
Questo attesissimo seguito verrà pubblicato in esclusiva per PlayStation 4 e PlayStation 5 il 18 febbraio del 2022, ma già da molto tempo se ne parla. Ecco perché poco tempo fa ti avevamo raccontato un po’ di curiosità legate ai due titoli.
Oggi mi vedo costretto (non è vero mi fa un sacco piacere) a tornare a parlare di Horizon Forbidden West, perché il team di sviluppo ha rilasciato novità molto interessanti sul blog ufficiale di PlayStation. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Horizon Forbidden West: Guerrilla Games e la sua visione dell’Ovest Proibito
Come ben saprai, l’Ovest Proibito è la zona di gioco dove si svolgeranno le vicende di Horizon Forbidden West. Stiamo parlando di un luogo molto vasto e pericoloso, pieno di antiche rovine, Macchine maestose e svariate minacce nascoste.
In questo luogo, Aloy incontrerà nuove tribù che sono alla ricerca di posti dove riposare ed equipaggiarsi a dovere. All’interno dell’Ovest Proibito infatti, sarà possibile trovare diversi insediamenti dove potersi rifugiare.
Guerrilla ci parla così degli insediamenti:
“I giocatori potranno trovare un vero e proprio mondo vivente all’interno degli insediamenti. Sostanzialmente è come se fosse uno dei tanti personaggi sfaccettati del gioco.
Ogni dettaglio è stato pensato per dare maggiore credibilità e creare un ambiente autentico tramite la narrazione visiva. Per esempio, i Nora vivono isolati nella remota valle della Terra Sacra, dove è molto complicato comunicare con il mondo esterno. Per questo motivo, questa tribù presenta una tecnologia molto più arretrata rispetto ad altre tribù.”
Guerrilla aggiunge:
“Gli insediamenti dei Nora sono costituiti da legno e corde e presentano lo stretto necessario per provvedere ai bisogni essenziali. Questa tribù si basa sulla caccia e sulla raccolta, per questo hanno indumenti e oggetti composti da pelli, ceste o faretre piene di frecce. Tutto ciò che si trova all’interno degli insediamenti dei Nora fa parte di un contesto ben preciso.”
Progettare un mondo realistico
L’obiettivo del team di sviluppo è quello di creare un mondo di gioco ricco di attività, dove passare tantissime ore esplorandolo in lungo e in largo, ma senza rischiare di annoiare il giocatore o di distrarlo troppo dalla trama principale.
Espen Sogn, capo progettista del mondo vivente per Guerrilla racconta:
“Esplorando l’Ovest Proibito ci accorgiamo che nulla è fuori posto. Ogni elemento che abbiamo inserito all’interno di Horizon Forbidden West ha una funzione ben precisa.”
Il team del mondo vivente ha lavorato a stretto contatto con il team narrativo fin dal principio. Hanno parlato delle varie tribù da realizzare, dei conflitti tra di esse, di come inserirle nella storia e anche del modo in cui avrebbero interagito col mondo circostante.
Prendendo come esempio i Tenakth, molte delle loro convinzioni derivano dalle antiche rovine sparse nell’Ovest Proibito e, a differenza delle altre tribù, sono suddivisi in tre clan ben distinti tra loro. Ogni aspetto è stato creato ad hoc per fare in modo che tutti i tasselli si incastrino alla perfezione con la storia di Aloy.
Espen Sogn aggiunge:
“La sfida più grande era riuscire a far combaciare la narrazione con le rappresentazioni grafiche presenti all’interno di Horizon Forbidden West.”
Per riuscire in questa impresa il team di sviluppo ha dovuto dare molta importanza ai dettagli, alle animazioni e ai comportamenti. Ad esempio, alcuni personaggi dei Tenakth usano saluti militari anche se non comprendono bene cosa significhino, questo perché la loro base sorge vicino a vecchie rovine del mondo antico dalle quali hanno appreso antiche usanze.
Personaggi con personalità
L’aspetto più importante di cui tener conto, è quello di mantenere lo stesso livello di autenticità raggiunto con Horizon Zero Dawn. Per fare ciò Guerrilla Games ha lavorato molto sui personaggi di Horizon Forbidden West, inserendo un sistema sociale che permette di regolare reazioni, movimenti e altre animazioni. Oltre a questo, spiega Espen, è stato creato anche un sistema comportamentale che determina la personalità. Grazie a tutto ciò, il team di sviluppo ha potuto dare vita a personaggi unici, che danno la sensazione di avere una loro autonomia.
Tutti questi dettagli inseriti all’interno di Horizon Forbidden West, danno la possibilità al giocatore di riconoscere le tribù anche a distanza, dal modo in cui trasportano l’acqua ad esempio.
Benvenuti ad Aspracatena
Aspracatena è uno dei primi luoghi che Aloy visiterà nell’Ovest Proibito. Stiamo parlando di un avamposto Oseram di frontiera, ricco di risorse naturali, ma anche di pericoli nascosti.
Coloro che si rifugiano in questo luogo, sono normalmente fuggiaschi che cercano di sfuggire dai problemi che hanno in patria, per recuperare velocemente qualche frammento, per realizzare un sogno o più semplicemente per provare l’ebbrezza dell’esplorazione.
Espen parla così di Aspracatena:
“In Horizon Zero Dawn esistevano molti elementi che facevano semplicemente da sfondo. In Horizon Forbidden West invece, luoghi come Aspracatena appunto, diventano parte integrante del videogioco, perché danno la possibilità ai giocatori di provare nuovi sistemi e animazioni, che rendono il mondo di gioco e i suoi abitanti ancora più vivi.”
Ad esempio, se prima una persona si limitava a stare ferma in piedi davanti a una forgia, ora interagisce con gli elementi circostanti: sposta materiali, si appoggia alle pareti, beve, chiacchiera con gli amici e vive la propria vita.”
I pericoli dell’Ovest Proibito
Il mondo di gioco di Horizon Forbidden West ovviamente non è tutto bello da vedere. Aloy dovrà spesso appoggiarsi agli insediamenti per rifornirsi ed equipaggiarsi. Il vasto e complesso open world dell’Ovest Proibito necessita di progressione, abilità, potenziamenti e strumenti che fanno tutti parte di un ecosistema ben preciso.
Steven Lumpkin, progettista senior di Guerrilla spiega:
“Teniamo molto al fatto che i giocatori possano trovare e utilizzare l’arma che preferiscano, anche col proseguire della storia. Per questo motivo abbiamo costruito un ecosistema che premia i giocatori sia se si concentrano sulla trama principale, sia se decidono di interagire maggiormente con il mondo circostante.”
La personalizzazione è un fattore vitale
Rispetto a Horizon Zero Dawn, le armi e gli abiti di Horizon Forbidden West avranno ancora più importanza, come anche le abilità di Aloy, di cui ti avevamo parlato poco tempo fa.
In questo nuovo capitolo la nostra protagonista potrà contare su ben sei armi, oltre alla sua inseparabile lancia. Gli abiti non solo forniranno resistenza a molti tipi di danno con cui Aloy dovrà fare i conti, ma aggiungeranno anche dei bonus a quelli già sbloccati dal suo set di abilità.
La trama di Horizon Forbidden West e tutti i popoli presenti all’interno del gioco sono stati una grande fonte d’ispirazione per la creazione degli abiti di Aloy: ogni indumento è stato concepito per rispecchiare lo stile e le competenze di ogni tribù.
I Nora primeggiano negli scontri a distanza e agiscono in modo furtivo. I Carja prediligono l’uso delle trappole e dei cavi. Gli Oseram preferiscono invece azioni più irruente, e anche i Tenakth e gli Utaru hanno le loro preferenze. In base a questi fattori, gli abiti che Aloy potrà ottenere saranno in linea con le caratteristiche delle rispettive tribù.
Ma non è tutto qui, perché in Horizon Forbidden West sono stati introdotti anche i banchi da lavoro, grazie ai quali sarà possibile migliorare le armi e gli abiti di Aloy usando le parti delle Macchine sconfitte. Per migliorare ulteriormente l’equipaggiamento, sarà necessario sconfiggere le Macchine più potenti del gioco.
Un mondo vivo e vero
Un’altra grande sfida era quella di creare un open world coinvolgente e pieno di avventure, culture e opportunità, sostenuto da sistemi complessi e dettagliati che aiutano a regolare la progressione e il commercio. Il lavoro di squadra è fondamentale ha detto la sceneggiatrice Annie Kitain:
“Realizzando l’Ovest Proibito, volevamo che ogni dettaglio aggiungesse qualcosa alla storia. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra i vari team interni di Guerrilla.”
Sulla collaborazione tra i team interviene anche Espen aggiungendo:
“Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato e speriamo che i giocatori apprezzino quanto fatto. Il nostro auspicio è che riescano a cogliere ogni sfumatura.”
L’obiettivo finale di Guerrilla Games era quello di rendere Aloy parte integrante e attiva del mondo che la circonda, sia che si trovi a caccia di Macchine, sia che si trovi all’interno degli insediamenti. Il team di sviluppo spera che i nuovi sistemi introdotti rendano il mondo di gioco ancora più coinvolgente e appassionante dall’inizio alla fine.
Insomma, di carne al fuoco c’è n’è davvero molta, e ogni nuova informazione rilasciata da Guerrilla Games rende l’attesa sempre più snervante. Se anche tu non riesci più ad aspettare ti ricordo di tenere d’occhio il sito ufficiale di Horizon Forbidden West, in modo da non perderti tutte le novità. Di seguito invece ti lascio il trailer di annuncio ufficiale: