La realtà virtuale, con tutti quegli occhialoni e controller a cui la storia non ci ha abituati, ha cambiato il modo di giocare, come anche l’esperienza stessa che il giocatore vive in game. La tradizione horror ha da sempre cercato di immergere l’astante in una atmosfera e in un contesto ben precisi e delineati, dai quali esser trascinato e travolto, affascinato e terrorizzato. Così accade per Horror Sense: Daruma-san ga Koronda, il nuovo titolo di Koei Tecmo.
Il titolo vedrà il giocatore addentrarsi in questa avventura horror alla ricerca di frammenti di note che rivelano la verità sullo spettro della loro storia, allo scopo di ottenere il finale migliore. Le possibilità sono comunque due: se lo si incontra e ci vede, o ci si agisce velocemente in modo da respingerlo, o si soccombe all’ instant game over dovuto al nostro movimento troppo lento. Il tutto è inserito in una sequenza temporale specifica per ogni volta che lo si incontra.
La particolarità di questo gioco è l’utilizzo del VR Sense, una macchina di simulazione della realtà virtuale progettata per stimolare i cinque sensi all’interno dell’esperienza di gioco. Subito dopo la presentazione del prototipo al Japan Amusement Expo 2017, questo hardware è stato annunciato a febbraio 2017 per poi finirne lo sviluppo a giugno dello stesso anno. Oltre ai suoni, l’idea di Keiko Erikawa propone un’immersione più profonda non solo grazie alle cuffie e il visore VR, ma per mezzo di strumenti come sedie vibranti, condizionatori che replicano i cambiamenti di temperatura “immaginati” nel gioco, perfino dispositivi in grado di riprodurre quando l’avatar di gioco entra fisicamente in contatto con elementi dello scenario (facendo quindi percepire urti, superfici etc…); infine, avendo passato in rassegna udito, vista e tatto, presupponendo che un giocatore non si metta ad assaggiare spettri, pareti e pavimenti, non poteva non esserci un device che presentasse al nostro naso gli odori dell’ambiente di gioco, portandoci ancora più in profondità.
Tutto questo non è per tutti però; i produttori hanno infatti indicato il divieto di utilizzo per i bambini sotto i 12 anni, per persone in stato di salute compromesso, per chi supera i 110 kg, per le donne incinte e per chi abusa di alcolici.
Chi ha letto l’ultimo numero di Weekly Famitsu lo sa; il 25 gennaio, al modico prezzo di 2.138 yen, Horror Sense Daruma-san ga Koronda potrà terrorizzarti in prima persona…se vivi in Giappone.
Ogni ingrediente di questa notizia sembra indicarci che il mondo videoludico è tutt’altro che fermo. Ad oriente si vede crescere un nuovo modo di concepire l’esperienza di gioco, proponendo una prospettiva del tutto nuova, quasi inconcepibile. Eppure è realtà, una realtà (purtroppo?) lontana ancora dalla mia e dalla tua, caro lettore.
Tutto fantastico, ma i giapponesi che sperimentano un videogame horror sui 5 sensi sono gli stessi che censurano le scene di Resident Evil 2? Ammetto però che mi piacerebbe provarlo…
Siamo in due! Poi.. si sa che i giapponesi con gli horror (cinema, videogame….) ci sanno fare, a me hanno sempre fatto abbastanza paura ahah