HORROR TALES: The Wine si annuncia come la prima di una serie composta da tre avventure horror, dello sviluppatore indipendente Carlos Coronado.
HORROR TALES: The Wine tra mare, sole, vino, malattia e morte
Ambientato in una immaginaria isola mediterranea, HORROR TALES: The Wine racconta di una pandemia che causa febbre alta, terribili deliri e perfino la morte che ha inesorabilmente decimato la popolazione di questo arcipelago. L’unica soluzione sembrerebbe essere un pregiatissimo vino, dagli ingredienti sconosciuti, che può essere trovato solo nella capitale.
Nel disperato tentativo di salvare la nostra famiglia contagiata da questa mortale malattia, Martí Vermelló (il nostro protagonista) si metterà in viaggio verso la capitale alla ricerca di una bottiglia di questo vino. Arrivato sull’isola, Martí si dirige verso la residenza della famiglia Banydebosc, i proprietari della cantina dove viene prodotto questo miracoloso vino, per tentare la fortuna, ma qui ad attenderlo ci sono solo silenzio, calma e un gelido odore di morte.
Le famiglie infette sono state isolate all’interno delle loro case senza acqua e cibo, condannati a morte in modo lento e doloroso. Nessuno è sopravvissuto, o almeno così sembra.
Il gameplay di HORROR TALES: The Wine ci vedrà esplorare la maestosa capitale di questo arcipelago, caratterizzata da una dolce brezza marina ed evocativi panorami mediterranei che però non dovranno trarci in inganno: uno stalker ossessionato da noi ci sta dando la caccia per un motivo ancora sconosciuto.
La presenza di questo stalker sembra essere una costante di HORROR TALES: The Wine e spesso ci ritroveremo a dover risolvere enigmi di ogni specie pressati dalla sua inquietante presenza.
HORROR TALES: The Wine arriverà il 30 luglio su PC via Steam e, come detto prima, sarà il primo di tre racconti basati sulla stessa serie.
Personalmente avevo trovato le premesse del gioco interessanti, la trama potenzialmente intrigante, impressione inizialmente confermata da una grafica piacevole e una serie di avvertimenti e informazioni che lasciavano pensare ad un lavoro accurato. Purtroppo dopo poco ci si rende conto di essere in un gioco in cui l’esplorazione è totalmente guidata, l’interazione con altri personaggi o creature e con l’ambiente circostante è inesistente, i puzzle ripetitivi. Non ci sono situazioni in cui c’è tensione e l’atmosfera generale risulta grottesca o assurda più che inquietante. Inoltre l’unico obbiettivo è prendere la bottiglia di vino, ma non dà nessun’altra indicazione né altre missioni o obbiettivi minori. Davvero un peccato, un gioco che rimane solo potenzialmente interessante, ma nella pratica è molto deludente.