Sviluppato da Aesir Interactive e pubblicato da Microids, Horse Tales – Emerald Valley Ranch è un videogioco di avventura, nonché simulatore di addestramento, allevamento e tutto ciò che ruota attorno al mondo dei cavalli (incluse le gare ad ostacoli), dedicato a un target principalmente giovane (ma non solo). Noi siamo sbarcati sulla Valle Smeraldo, dove dominano i cavalli, carichi d’interesse e abbiamo vissuto tutta l’avventura su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione.
Horse Tales – Emerald Valley Ranch: una zia sfaticata e invisibile
Horse Tales – Emerald Valley Ranch si apre con un editor del personaggio abbastanza semplice e variegato, potremo scegliere sesso, colore della pelle, capelli e occhi. Scelto un nome, ci ritroveremo al momento dello sbarco. Ad attenderci c’è Gabriel, stravagante figlio del sindaco che fungerà da mentore (ma non sarà solo).
Una volta fatto un piccolo giro nella cittadina portuale, il gioco ci chiederà subito di effettuare una scelta: dovremo scegliere uno dei tre cavalli iniziali. Eseguita la scelta, partiremo a seguito di Gabriel alla ricerca della tenuta di nostra zia. Trattasi di una proprietà di famiglia di lunga data e motivo principale della nostra presenza lì.
Dopo un percorso non molto semplice, tra ponti abbattuti e percorsi rudimentali con tanto di ostacoli da superare (tutto in funzione del già citato tutorial) scopriamo che le immagini che raffiguravano la tenuta di nostra zia… provenivano da un passato molto, molto lontano.
Esatto, a quanto pare la nostra amata zia non ha molto a cuore la tenuta che risulta decisamente in rovina. Case distrutte, monumenti scomparsi, stalle assenti e tanto altro. Tutto è in stato completo di abbandono e inoltre, come se non bastasse, la nostra cara e sfaticata zia non è nella valle.
Abbandonati a noi stessi, inizieremo a fare amicizia con coloro che un tempo collaboravano con la tenuta tra cui Matteo il falegname e Noella l’architetta. Entrambi si mostreranno felici di cooperare con noi con l’obiettivo di dare nuovo lustro alla tenuta (che nel tempo ha ottenuto una fama tutt’altro che positiva).
La trama di Horse Tales – Emerald Valley Ranch è quindi una storia di riscatto oltre che di amicizia. Amicizia tanto legata alle persone che popolano la Valle quanto, e soprattutto, con i cavalli. Il gioco si prende il suo tempo, disseminando la trama principale in una lunga e generosa sequela di missioni principali dove troverà spazio un po’ di tutto.
Se inizialmente ci sarà richiesto di focalizzare l’attenzione nel fare amicizia e nel ricostruire la tenuta, ben presto scopriremo il ciclo di gare e di percorsi competitivi sparsi in giro per la mappa: ecco quindi che conosceremo la nostra rivale!
E non finisce qui! C’è perfino una casata prestigiosa da scoprire, aree VIP da svelare, percorsi segreti e opzionali in cui avventurarsi. Come se non bastasse, il gioco offre una libertà d’azione decisamente lodevole inserendo la possibilità di avere una propria stalla (anche più di una) dove allevare, vendere e crescere diversi cavalli: se la trama principale non brilla per originalità, la varietà di attività e la grandezza delle zone da esplorare, rende Horse Tales – Emerald Valley Ranch decisamente intrigante soprattutto per chi è appassionato al mondo dei cavalli e a chi cerca un’esperienza rilassante, ma allo stesso tempo impegnativa (le gare non sono una passeggiata).
Un mondo a misura di cavallo
Horse Tales – Emerald Valley Ranch ci mette alla guida del nostro avatar con comandi intuitivi e semplici. Il personaggio è visibile in terza persona e con gli analogici controlleremo la sua camminata e la telecamera (liberamente manovrabile a nostro piacere). Stessi comandi per quando si sale a cavallo, e lo diciamo subito: sarai sempre a cavallo!
Muoversi a piedi serve poco, prevalentemente per interagire con strutture, ambienti chiusi, o anche alcune città o anfratti e percorsi delicati (come percorrere un ramo evitando di cadere). Per tutto il resto, il gioco consiglia (e lo consigliamo anche noi) di adoperare costantemente un cavallo. Questo perché il mondo di Horse Tales – Emerald Valley Ranch è decisamente vasto, quasi completamente open world (con alcune barriere che verranno superate con l’avanzamento della trama principale) e con alcuni scorci decisamente appaganti e che meritano di essere scoperti.
Inoltre, in quanto gioco esclusivamente incentrato sui cavalli, è proprio col cavallo che il gameplay diventa più stratificato. Ecco quindi che i tasti dorsali diventano essenziali per abbassarci ed evitare ostacoli in alti (come rami o barriere). Sì, anche a piedi potremo abbassarci e in questo caso l’attività sarà utile per avvicinare animali selvatici (ma lo approfondiremo dopo).
Sempre a cavallo, premendo L2 e R2 potremo scivolare mentre col tasto cerchio, a seconda di quanto lo terremo premuto, il nostro cavallo eseguirà un salto o un salto lungo. Questo è utilissimo per evitare ostacoli a terra e superare voragini di varie dimensioni, se andrai a esplorare il mondo che ti circona, dovrai a tutti i costi padroneggiare il salto.
Purtroppo, il salto del cavallo è proprio uno dei primi problemi del gioco: saltare non è facilmente intuibile, spesso andrai fuori percorso o beccherai in pieno l’ostacolo, soprattutto se eseguirai un salto piccolo. Sbagliare un salto interromperà il gioco e ci farà ripartire poco prima dell’ostacolo. C’è bisogno di un po’ di allenamento e di pazienza (il salto lungo è più facile da gestire).
Horse Tales – Emerald Valley Ranch sorprende per quanto provi ad approfondire e a stratificare l’esperienza intorno al cavallo. Ti basti sapere che ogni cavallo è dotato di una serie di parametri: resistenza, agilità, forza, fortuna e carisma: la resistenza influenza la capacità di energia del tuo cavallo; la velocità influisce sulla rigenerazione di questa energia che va a influire nella sua cavalcata; l’agilità indica la velocità e la reattività in curva del proprio amico animale. La forza influisce nell’efficacia di salto, corsa e frenata. Il carisma potenzia la fama ottenuta nelle gare e infine la fortuna che aiuta a trovare più materiali nel corso delle esplorazioni.
Oltre ai dati quasi da gioco di ruolo, il cavallo possiede anche un proprio profilo con razza, altezza, peso e proprietario, oltre a note particolari e ai tratti. Questi vanno a rendere il cavallo unico. Tutti elementi che andranno poi a influire sull’allevamento e gli eventuali incroci. Infine, il cavallo ha anche una serie di preferenze non solo culinarie (e dovrai dar da mangiare al tuo cavallo) ma anche legate all’ambiente e a determinate attività. Un cavallo può preferire la sabbia al terriccio così come odiare luoghi bui. Devi conoscerlo, alcuni tratti si scopriranno col tempo e ovviamente rispettarlo e aiutarlo per poter ottenere da lui il massimo.
Aver cura del proprio animale è essenziale. Cadere spesso (sbagliando i salti ad esempio) porta l’animale a sporcarsi e dovrai quindi lavarlo. Come? O lo porti da un esperto, o te ne occupi tu (con un minigioco), oppure, se non hai tempo, lo porti a trotterellare sull’acqua in pozze o lungo la spiaggia. E ancora, potrai dedicarti a sessioni libere di “coccole” con un altro mini gioco dove ti sarà richiesto di indovinare dove il cavallo preferisce essere accarezzato (collo, mento, testa o groppa). Tenere alto il morale dell’animale renderà l’avventura insieme più solida e sicura.
Vivere Horse Tales – Emerald Valley Ranch con un solo cavallo è però limitante in quanto il gioco ti permette di creare, da zero, un’intera scuderia. Potrai farlo sia facendo incrociare il tuo cavallo con altri di altre scuderia, sia andando ad addomesticare i cavalli selvatici. Questi richiedono mini sessioni simil-stealth che ci vedono, senza cavallo, avanzare lentamente, accovacciati, cercando di non farli infuriare o scappare. Una volta avvicinati partirà un minigioco dove dovremo premere ripetutamente il comando che appare a schermo.
Un mondo pieno di cose da fare!
Oltre alle missioni principali, Horse Tales – Emerald Valley Ranch è cosparso di missioni secondarie denominate “favori”. Queste sono di vario genere e ci aiuteranno ad approfondire la lore che permea l’intera valle. Se invece sei più un tipo da competizione, come detto, il gioco ha una lunga serie di percorsi colmi di ostacoli da schivare e classifiche da scalare. Eseguire i favori, scoprire nuove zone, vincere le gare e quant’altro, produrrà fama. Questo valore è fondamentale per sbloccare nuove zone e missioni principali oltre ad ampliare le strutture (e la loro tipologia) che potrai creare nella tua tenuta.
Non dimenticare di aver cura della tenuta e non solo, in tutta la valle ci sono ponti ed elementi da ricostruire e abbellire. Come? Sfruttando il sistema di crafting che domina il gioco. Fin dall’inizio, infatti, troverai in giro una serie di elementi (legno, argilla, ecc.) e basterà avvicinarti a loro a piedi o a cavallo per poterli raccogliere.
Inoltre, nella mappa ci sono zone per affinare questi elementi e tramutarli in altro (come le segherie per il legno). Il gioco mette a nostra disposizione un sistema di costruzione elementare ma funzionale e decisamente vario (non solo luoghi dove dormire o stalle per i cavalli). C’è molto da scoprire, sbloccare e costruire peccato che il gioco ha anche molti, molti problemi tecnici.
Fin’ora Horse Tales – Emerald Valley Ranch sembra un gioco molto buono: vario, rilassante, a suo modo originale e anche divertente. Il problema è che il suddetto gioco non sempre funziona. Nella nostra esperienza c’è capitato molte volte di dover riavviare il gioco per freeze, crash e bug di vario genere. Tutto in Horse Tales – Emerald Valley Ranch è potenzialmente buggabile, a partire dai capelli del nostro protagonista che sparivano a loro piacimento: per non parlare de pericolo di sfiorare cespugli o ostacoli: basta poco, infatti, per far volare in aria il nostro cavallo costringendoci all’ennesimo reset.
Per non parlare degli elementi a schermo (tutti, dagli alberi all’erba) che si ricaricano in ritardo, o che non si ricaricano affatto! Spesso, alcune nostre costruzioni sono sparite e le abbiamo dovute ricostruire di nuovo. Inoltre, se un bug ti colpisce durante una gara dove stai andando abbastanza bene la frustrazione raggiunge nuovi livelli. Insomma, Horse Tales – Emerald Valley Ranch è un gioco difficile da giocare a causa dei suoi numerosi e gravi problemi, un peccato enorme considerando il potenziale del titolo. Parliamo comunque di una situazione di cui gli sviluppatori sono consapevoli e noi siamo fiduciosi in diverse patch di correzione almeno per rendere il titolo giocabile.
Grafica e sonoro
Graficamente Horse Tales – Emerald Valley Ranch è bello, sorprendentemente bello! Offre scorci e dettagli accattivanti, soprattutto per un titolo dal target relativamente giovane. Purtroppo, il titolo è bello solo quando funziona: i bug grafici si sprecano, le compenetrazioni sono ovunque, cavalli e personaggi spariscono e riappaiono, così come spariscono capelli, occhi e colori. Il tutto diventa anche involontariamente comico e, ancora una volta, è un enorme peccato.
Il sonoro non brilla molto, ma regala come tracce interessanti, piacevoli e idonee alla tipologia di ritmo su cui punta il titolo. Da segnalare che le potenzialità della PlayStation 5 vengono completamente ignorate. Infine, il gioco è interamente sottotitolato in italiano.