Gli Hugo Awards, storico premio letterario dedicato alla fantascienza, aggiungeranno una categoria per i videogiochi a partire dall’edizione del 2021. L’introduzione della categoria Miglior Videogioco è stata rivelata dal profilo Twitter ufficiale degli organizzatori, dichiarando preventivamente che l’inclusione di questo campo inedito non verrà ultimata prima del prossimo anno. La decisione di rivalutare il medium videoludico è dovuta all’impatto della pandemia sulla vita quotidiana dell’intero genere umano nell’arco dell’ultimo anno, che ha portato ad un picco inatteso per il nostro bacino d’utenza.
Una storia si può raccontare anche con un controller
Gli Hugo Awards precedono i videogiochi a cui intendono dedicare una categoria di pochi anni. Il premio letterario è infatti stato istituito nel 1953 in onore di Hugo Gernsback, fondatore della rivista di fantascienza Amazing Stories. L’evento era già dal principio mirato a combattere la ghettizzazione di una sottocultura, quella fantascientifica, e ora mira a prevenire l’ulteriore esclusione di quella videoludica. Riportiamo qui sotto il tweet con cui è stato effettuato l’annuncio.
“Since early 2020, many of us have spent more time gaming than we ever expected. This award will offer fans an opportunity to celebrate the games that have been meaningful, joyful, and exceptional over this past year.” – #DisconIII co-chair @yesTHATColette said of the award. 2/3 pic.twitter.com/33sT2xRB3I
— DisCon III – The 79th Worldcon (@worldcon2021) November 23, 2020
La rivoluzione videoludica degli Hugo Awards
Come riporta il tweet qui sopra, una degli organizzatori degli Hugo Awards si è espressa in merito. Stando a Colette Fozard, “Dall’inizio del 2020 molti di noi hanno trascorso più tempo con i videogiochi di quanto ci saremmo aspettati. Questo premio offrirà ai fan di celebrare i giochi più significativi, gioiosi ed eccezionali dell’ultimo anno”. Sebbene non ci sia una categoria Hugo Award che riconosca la narrazione interattiva come tale, gli organizzatori stanno considerando l’inclusione permanente della categoria Miglior Gioco o Esperienza Interattiva anche per le edizioni dal 2022 in poi. Il critico Roger Ebert si è ravveduto su questa forma di intrattenimento prima della sua dipartita; il riconoscimento culturale del gaming potrebbe essere davvero dietro l’angolo.