HunterX è un titolo uscito il 29 aprile 2022; abbastanza recentemente e al prezzo modico di €12,49. Il contenuto che offre è molto lineare, niente di trascendentale, e tutto molto in stile orientale. Infatti, il gioco è stato sviluppato dalla start up sud corena ORANGE POPCORN ed hanno fatto approdare HunterX su Steam ricevendo immediatamente una marea di recensioni da parte degli utenti. La curiosità da parte nostra era tanta, specialmente la mia, in quanto non parliamo solo di un videogioco con una grafica degna di un anime, ma anche di un metroidvania.
Il gameplay offre tantissimi spunti riconducibili a diversi generi, ma per lo più si tratta di un action a scorrimento laterale, dove puoi non solo affrontare diversi nemici, ma anche crearti una build e ricercare i punti Karma per poter avanzare di livello. Ti ricorda qualcosa, vero? Credo proprio che l’assonanza con Dark Souls e le sue anime sia inevitabile. Il tutto in single player e, personalmente, la scelta di non mettere una modalità multiplayer l’ho trovata vincente. Ovviamente non è un titolo privo di difetti e pian piano ci arriveremo, cominciando con i comandi di gioco.
Sei pronto a impersonare Tsuki all’interno di HunterX?
HunterX ti mostra un’adolescente che combatte gli esseri malvagi del mondo
Come tantissimi anime in circolazione, la protagonista non è altro che una ragazza ancora in età scolastica che combatte alcune strane creature con armi di ogni calibro. L’età è abbastanza intuibile dalla divisa che indossa, facilmente riconducibile ai vestiari tipici delle scuole orientali in Giappone, in Cina o anche in Corea, e il suo nome pare essere Tsuki. Ci viene presentata all’inizio su di un edificio e il come è riuscita ad arrivarci non ha molta importanza; con balzo felino si ritrova sulla strada principale, dove un demonietto rosso ci spiega la nostra missione: investigare e scoprire da dove provengono tali creature. C’è qualcosa di strano nell’aria e il nostro compito pare facile come bere un bicchiere d’acqua.
Così, tenendo stretta la lunga katana, ci avventuriamo in HunterX dove ben presto troviamo i primi nemici. Fogne, strade, edifici: tutto pare essere preso d’assalto da queste bestie; fortunatamente arrivano i primi tutorial in nostro soccorso, che ci spiegano le azioni da fare e le funzioni base del gameplay. Il primo capitolo è proprio un’introduzione al gioco vero e proprio, che parte dal momento in cui troviamo i portali che ci fanno spostare da un livello all’altro. La durata di ognuno varia in base alla difficoltà scelta all’inizio, ma anche dal metodo di gioco e da tanti piccoli dettagli che non creano la previsione di un minutaggio perfetto.
Esistono ben due livelli di difficoltà: facile e normale; provandoli entrambi, si sente abbastanza il dislivello fra i due e certamente il livello non è uguale a quello dichiarato. Niente di trascendentale e tutto assolutamente fattibile, ma HunterX vuole riprendere molto il fattore di punizione del giocatore. Se sei bravo, potrai andare avanti, altrimenti morirai e dovrai ricominciare dal punto di salvataggio. Non affidarti alla difficoltà scelta, ma sulle tue capacità.
Ottimizzato per il gioco con il controller
Una volta che HunterX viene finito per la prima volta, si ha accesso alla modalità NewGame+ che crea una partita mantenendo l’equipaggiamento accumulato nel tempo; ovviamente arriverai a quel punto ben conscio delle abilità del personaggio e delle statistiche adottate per sconfiggere tutti gli avversari. Per far crescere Tsuki avrai bisogno dei Punti Karma, le classiche anime di Dark Souls, che potrai perdere non appena la protagonista sarà morta per mano di qualsiasi nemico. Potrai sempre recuperarle e questo rende HunterX accessibile a chi vorrebbe affrontare un gioco del genere souls senza troppe pretese. Nonostante quanto detto sulla difficoltà del gioco, risulta sempre minore rispetto al più classico Demon’s Souls, per esempio.
Seppur la meccanica delle statiche e del comparto abilità sia molto carina, essa non crea effettivamente una vera e propria personalizzazione. Certo, magari inizierai il tuo percorso con una statistica superiore all’altra, ma bene o male andrai ad alzare tutti i punti in elenco e la meccanica decade. Sotto un certo aspetto mantiene la linea del pensiero orientale sugli anime, dove il protagonista dell’opera può arrivare a essere potente in ogni sua forma. Tutto ciò sarà godibile, però, solo se giocherai a HunterX con un controller.
Effettivamente parliamo di un titolo che è possibile concludere anche con la semplice tastiera, ma i comandi non sono per niente comodi. Per esempio, per spostare Tsuki avanti e indietro dovrai usare le frecce direzionali; molto scomodo, se pensiamo che nel 2022 quasi tutti i giochi possiedono il sistema WASD. In HunterX, invece, i comandi sono invertiti e risulta tutto estremamente faticoso. Con un controller, invece, tutto diventa intuibile e quasi meccanico, tanto che arriverai a usare dei comandi ben prima di vederne il tutorial.
HunterX non sembra essere un gioco del 2022
Uscito da poco tempo, è vero, ma HunterX non sembra per niente essere un gioco uscito nell’attuale anno corrente; la grafica riporta molto al 2016 (se non prima) e ciò è molto visibile durante la corsa della protagonista, dove sembra tirarsi continuamente dei pugni in faccia piuttosto che muovere le braccia ritmicamente. Al contrario, i nemici sono ben fatti e ne vediamo abbastanza all’interno della partita. Mi ha fatto piacere vedere alcune similitudini dei boss con qualche personaggio di giochi esterni, come il secondo boss che palesemente sembra Soraka di League of Legends. Nonostante tale somiglianza, ogni nemico ha una propria identità.
L’unico problema riscontrato con loro è stato per via dei loro attacchi, a volte decisamente troppo ravvicinati tra loro. Porto un esempio: un essere che chiamerò Mago Spara Fuoco. Esistono queste creature che lanciano delle piccole palle infuocate, due per l’esattezza, e bene o male hanno un buon ritmo. Quando sono più in alto rispetto a Tsuki, per esempio su un piano superiore, non danno il tempo di saltare e accovacciarsi; bisogna usare il salto insieme al piccolo scatto, è vero, ma veniamo colpiti ugualmente.
Un vero peccato, perché spezza un po’ il ritmo di gioco; per sconfiggere i nemici non servono solo le statistiche o le abilità aumentate, ma anche avere dei buoni riflessi e un’eccellente memoria muscolare. Ogni avversario presenta degli attacchi ritmici, ripetuti all’infinito, e tocca al giocatore capire quali movimenti compie per agire di conseguenza. Questa meccanica è possibile vederla in tantissimi metroidvania o anche, banalmente, in Cuphead.
Equilibrato per essere un gioco sufficiente
Molto carino anche il concetto di trovare per strada qualche item per recuperare la vita, per esempio, o meccanismi in grado di aprire scorciatoie o piccole stanze chiuse in grado di darci qualche arma in più. Il gioco offre tanto e può essere un grande trampolino di lancio per tutti quei giocatori che desiderano qualcosa di frenetico senza troppi pensieri.
Giustamente c’è la controparte bilanciamenti e Punti Karma, ma come già detto: sono un percorso quasi obbligatorio. L’unico problema è che HunterX non è un titolo fruibile da tutti, in quanto è completamente in inglese (insieme a tante altre lingue disponibili) e non è presente la lingua italiana. Non viene usato un linguaggio forbito, in verità, e con un piccolo impegno extra può essere giocato anche da un giocatore neofita della lingua. Ma potrebbe essere comunque un piccolo ostacolo per molti. Il gioco è disponibile sulla piattaforma Steam e dovrai rispettare tali requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7;
- Processore: Intel Core 2 Duo E4400;
- Memoria: 2 GB di RAM;
- Scheda video: 1GB di RAM;
- Memoria dedicata: 3 GB di spazio disponibile.