Sviluppato e pubblicato da Hyper Production in sinergia con Eastasiasoft, Hyper-5 è un classico shoot’em up orizzontale che con un mix di nostalgia e un pizzico di modernità prova a farsi spazio in un catalogo decisamente affollato. Ci sarà riuscito? Noi abbiamo preso posto sulla navicella spaziale su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione!
Hyper-5 – Tra classico e moderno
Hyper-5 non sorprende di certo per la trama che, anzi, si limita a fungere da banale pretesto per impegnarci in un nuovo, frenetico ed esteticamente accattivante shoot’em up. Eccoci quindi alla guida di una sfolgorante navicella spaziale alla ricerca della fonte di un misterioso segnale di soccorso proveniente dal pianeta 4GDT. Il tutto senza mai sorprendere realmente e, a essere onesti, nella narrazione non troverai mai qualcosa che valga realmente la pena di conservare in memoria.
Il gioco stesso non punta minimamente a raccontare una vicenda memorabile o vagamente originale, tutt’altro, focalizza gran parte delle sue energie (oltre che sul gameplay che analizzeremo a breve) sulla spettacolarizzazione scenica e lo fa utilizzando cut scene (poche) di tutto rispetto (interessante già l’intro) e che si difendono abbastanza bene nonostante l’inevitabile anonimato e limiti tecnici di un opera dal budget comunque alquanto ridotto.
Spara e sopravvivi
Appurato che Hyper-5 non intende raccontare alcuna storia degna di questo nome, concentriamoci sul gameplay, vero e proprio nucleo dell’intera produzione. Prima di procedere, il titolo ti mette davanti alla scelta della modalità di gioco: Precision o Progression. La prima è per i veri esperti, coloro che hanno una certa esperienza col genere e che sono pronti ad affrontare il titolo con tutte le sue difficoltà (abbastanza alte).
In particolare, la modalità Precision rende i movimenti più veloci, eliminando l’inerzia e incrementando i danni di giocatori e nemici. Inoltre, gli stessi proiettili aumentano di velocità mentre i power up diminuiscono la loro frequenza di apparizione a schermo. Infine, salirai di livello più lentamente, avendo meno occasioni di potenziare il tuo veicolo.
D’altro canto, Progression è la modalità leggermente più accessibile, consigliata ai neofiti e che modera la velocità di veicoli, nemici e proiettili. In più, otterrai più esperienza, salendo di livello più velocemente. Ebbene sì, in Hyper-5 la tua navicella può salire di livello e questo significa che potrai potenziarla (sia in termini offensivi che difensivi) con upgrade permanenti e non solo. Upgrade che potrai anche mutare, togliendoli e recuperando parte dei punti precedentemente investiti.
Se da un lato è soddisfacente personalizzare la propria navicella e vivere con mano la sensazione di potenza crescente, dall’altro è inevitabile ritrovarsi – almeno nella modalità principale – a ripetere le vecchie missioni per accumulare ulteriore esperienza per diventare ancora più forti e superare livelli particolarmente ostici. Un qualcosa di inevitabilmente ripetitivo ma che viene mitigato in parte dalla presenza di missioni secondarie e opzionali comprese in ogni livello.
Suddette missioni sono abbastanza standard per tipologia e varietà come, ad esempio, eliminare una determinata tipologia di nemici prima di raggiungere la fine del livello. Per quanto riguarda la varietà di bocche da fuoco che potrai equipaggiare (e potenziare), sono varie e abbastanza interessanti da poter utilizzare seppur, ancora una volta, niente di rivoluzionario o mai visto.
Oltre alla campagna principale, Hyper-5 contiene anche una modalità Arcade dove il sistema di esperienza viene eliminato a favore di uno più classico legato a power up a schermo classici e che riporta il titolo in linea con gli standard del genere. In entrambe le modalità, il livello di sfide di Hyper-5 si attesta nella media con livelli di durata sufficiente (con piccole eccezioni) senza risultare mai proibitivo o frustrante. D’altro canto, chi vive di questo genere, difficilmente troverà qualcosa di realmente unico. E a tal proposito, non mancano momenti di puro caos visivo con proiettili che riempiono lo schermo e l’azione che diventa imprecisa e quasi fortuita (soprattutto per i neofiti).
Grafica e sonoro
Graficamente Hyper-5 non brilla per originalità e fatica a distinguersi dalla massa ma presenta scenari di tutto rispetto con effetti da non sottovalutare per colpo d’occhio e cura del dettaglio (primo tra tutti l’effetto dell’acqua). Certo, i nemici non brillano per varietà e identità ma i boss migliorano in parte il risultato finale che è più che discreto considerando la tipologia di gioco.
Il sonoro si difende abbastanza bene seppur dopo diverse run tenderà inevitabilmente a diventare ripetitivo e con ben poche tracce realmente degne di essere ascoltate più volte. Assenti i sottotitoli in italiano anche se il quantitativo di testo è abbastanza basso e piuttosto facile da comprendere. Infine, Hyper-5 si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo con uno sprint in più per quella portatile particolarmente idonea per vivere questa tipologia di gener – e parlando di genere, se non ne hai ancora abbastanza, dai un’occhiata anche alla nostra recensione di Raiden IV x MIKADO remix di NIS America.