Che sia per la popolarità di Nintendo Switch, in grado di adattarsi al retrogaming con facilità o la retrocompatibilità di Xbox One (in grado di abbattere le barriere delle differenze di generazioni) o ancora l’entusiasmo dei publisher nel rimasterizzare i successi di una volta facendo leva sul mercato della nostalgia, in modo particolare dopo l’enorme successo riscosso dalla trilogia di Crash Bandicoot lo scorso anno, sembra che passiamo più tempo di una volta a giocare o parlare di vecchi giochi. O almeno giochi che non sono nuovi di pacca.
Per qualcuno questo fenomeno, che ha ormai raggiunto una certa entità, è un modo per colmare i vuoti nella programmazione delle uscite annuali dal momento che i blockbuster videoludici sono diminuiti e diluiti nel tempo. Stiamo assistendo, tuttavia, ad un entusiasmo genuino tra giocatori, sviluppatori e in generale tutta l’industria videoludica nel porre fine al ciclo di obsolescenza che nel passato condannava molti grandi giochi all’oblio insieme all’hardware che li ospitava.
Siamo davanti quindi ad una grande opportunità, anche dal punto di vista economico, nel fare si che i giochi del passato ritornino nuovi con una lucidatina che li metta in un contesto più innovativo, fresco. Proprio per questo, riconoscendo la cresente importanza di questo tipo di operazioni nostalgia abbiamo deciso di stilare una nostra personale lista delle migliori ri-uscite del 2018.
Un semplice elenco, senza alcuna classifica.
Shenmue 1 & 2
La storia della riproposta dei due capitoli del cult di Yu Suzuki è abbastanza semplice; sembra che un completo rifacimento sia stato accantonato in favore di questo rapido porting, così da potere essere rilasciato prima dell’uscita di Shenmue 3.
Non potevamo pertanto non includerli nella lista, dal momento che il fatto stesso di essere tornati disponibili è un elemento di nota: nonostante la loro fama crescente e la reputazione quasi leggendaria, i due capitoli della saga non sono stati rigiocabili negli utimi 16 anni, da cioè quando Shenmue 2 uscì per la prima Xbox. A ben pensarci, la loro presentazione grezza, old style aggiunge un tocco unico e irripetibile alla poesia dei due capitoli.
Disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC
Burnout Paradise Remastered
In questo caso siamo davanti ad un morigerato, a volere essere onesti, aggiornamento del titolo sfornato nel 2008 da Criterion; potremmo definirlo un porting con alcuni aggiornamenti visivi, ma giusto un po’. Ma anche in questo caso, che cambia? Questo capitolo della saga di Burnout (a proposito, che fine avrà fatto? non vediamo nuovi episodi da un bel po’) non è per niente invecchiato in 10 anni, trasmettendo ancora al massimo il piacere di sperimentare l’ampia gamma di possibilità offerte, tutte destinate a concludersi con un inevitabile schianto in slow-motion.
Disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC
Dark Souls Remastered
Tolta l’apprezzata possibilità di giocare il primo (e per certi versi migliore) Dark Souls sulle console moderne, questa conversione non è un granchè, un qualcosa non accolto bene dai possessori di PC più datati o da coloro i quali non posseggono una Xbox One X, l’unica console in grado di stabilizzarsi accettabilmente ai 60 frame al secondo.
E’ stata la successiva conversione per Switch a restituire freschezza al titolo di From Software, il passaggio al formato portatile ha paradossalmente reso il titolo più accessibile e meno proibitivo, pur senza snaturarne il carattere feroce e lugubre.
Disponibile per Switch (in precedenza anche su PlayStation 4, Xbox One e PC)
Diablo 3: Eternal Collection
Parliamo essenzialmente della stessa versione di Diablo 3 che è in giro per le altre console da un bel po’, in bundle con tutte le espansioni e gli aggiornamenti, ma tutto ciò lo rende imperdibile per gli amanti del titolo è che potranno gustarsi la lunga avventura in un battito di ciglia, portando il titolo sempre con loro. Insomma si tratta dell’edizione definitiva di quello che, dalla sua uscita nel 2012 è diventato un classico moderno.
Disponibile per Switch
Final Fantasy XIII (serie)
Tecnicamente, non sono riproposte. Sono le versioni per Xbox 360 di Final Fantasy XIII, XIII-2 e Lightning Returns, usciti originariamente tra il 2009 e il 2013 e ora disponibili su Xbox One sfruttandone la retrcompatibilità. Ma Microsoft e Square Enix si sono spinte oltre rispetto il concetto di remastered di alcuni degli altri titoli in lista e i risultati sono molto belli da vedere, una volta liberata tutta la magnificienza degli artwork, specie su Xbox One X; perfino le cut-scenes sono stage rimastrizzate.
Disponibile per Xbox One X
Lumines Remastered
Siamo davanti un altro classico che è un bene avere sulle console moderne, ma che diventa davvero grande avere su Switch.
Diversamente da Dark Souls, di cui parlavamo prima, la dimensione portatile non è una novità per il titolo di Tetsuya Mizuguchi anzi si tratta di un ritorno a casa: è come avere di nuovo a disposizione l’indimenticata versione per PSP del 2004, ma con uno schermo più grande, migliore e più luminoso.
Lumines è uno dei migliori puzzle game, con il suo stile minimalista e le tracce musicali house e disco. Un precursore affascinante, nonchè degno accompagnamento del nuovo Tetris Effect, anch’esso di Tetsuya Mizuguchi.
Disponibile per Switch
Shadow of the Colossus
Per quanto alcuni giochi in questa lista costituiscano degli ottimi esempi di conservazione e recupero, in termini artistici e tecnici nessuno può avvicinarsi a questa straordinaria uscita.
Bluepoint Games, indiscussi maestri delle remaster, si sono spostati nel territorio dei remake totali per questa versione PlayStation 4 del malinconico capolavoro di Team Ico uscito per la prima volta nel 2005. Potremmo definirlo come un gioco del tutto nuovo, sottilmente ma completamente ricostruito, pur rimanendo esattamente come lo ricordavamo. Alcune sensazioni date dalle nebbie della versione originale sono andate perdute con la nuova veste grafica ma il potere di stupire il giocatore è rimasto intatto.
Disponibile per PlayStation 4
WarioWare Gold
Se c’è uno sviluppatore che non ha mai cessato di rivisitare, remixare e reinventare il proprio lavoro è senza dubbio Nintendo; per averne la prova basta guardare a questo greatest-hits che compila e abbellisce minigiochi provenienti dall’intera serie WarioWare, uscita originariamente tra il 2003 e il 2013.
Si tratta di uno dei lavori più surreali e divertenti di Nintendo, e in un certo qual senso anche dei più influenti. WarioWare Gold è stato trattato con l’irreverenza che merita, con i minigiochi mescolati e riscaldati con un pizzico di ingredienti inediti; ne viene fuori un gioco che non è nuovo ma neppure vecchio. Pura genialità
Disponibile per 3DS
SNK 40th Anniversary Collection
Le compilation videoludiche sono spesso dei generosi “best of”, in cui ognuno di noi affronta frettolosamente delle vecchie glorie prima di rimettere il tutto da parte, una grattata veloce ad un prurito nostalgico.
SNK 40th Anniversary Collection è, per fortuna, qualcosa di completamente diverso: si tratta di una selezione di giochi che sicuramente in pochi avremo giocato o addirittura sentito prima. Una sorta di lezione di storia del videogioco, tenuta da professori con occhio per i dettagli ed accompagnata da tanto materiale di supporto.
Nemmeno i giochi sono poi male: alcune volte sorprendenti, spesso pionieristici e sempre ricchi di azione contribuiscono a rimodellare la moderna percezione di SNK e riscoprire quanto sia stata importante nell’industria giapponese degli anni ’80.
Disponibile per Switch
Thunder Force 4
Scegliere un solo titolo della serie Sega Ages di M2 sembra ingiusto, visto il costante e buon lavoro fatto dallo studio, ma se ce n’è uno che spicca tra quelli disponibii per Switch, sicuramente si tratta di Thunder Force 4.
E’ la prima volta che questo shooter per Mega Drive è giocabile dal 1996 e questo è grazie all’ottima versione di M2, accompagnata da una modalità bambini che ne diminusice la difficoltà e ad alcuni filtri che rendono il lavoro di Technosoft adatto ai moderni schermi.
Disponibile per Switch