I giochi Pokémon sono molto affascinanti e hanno la capacità di far avvicinare giocatori di tutte le fasce di età: dai bambini più piccoli fino agli adulti, che seguono la saga da 25 anni.
L’estetica e il mondo di gioco in generale, sono pensati per un pubblico molto giovane, ma il sistema di combattimento al contrario è ben articolato e permette anche agli adulti di divertirsi. Per chi non lo sapesse infatti, anche Pokémon ha il suo mondo competitivo, e le battaglie di alto livello sono perfettamente paragonabili a delle partite di scacchi, dove ogni mossa è studiata minuziosamente.
Il competitivo Pokémon però non è assolutamente intuitivo: a differenza di giochi come Super Smash Bros, le cui dinamiche competitive, seppur in minima parte, sono intuibili fin dalle prime ore di gioco, Pokémon lascia difficilmente intendere al giocatore cosa significhi giocare competitivo anche al termine campagna principale.
Per questo ho deciso di dare 5 piccoli consigli a chi vuole scoprire questo nuovo lato dei Poket Monsters, e si vuole avvicinare per la prima volta, non avendo quindi la minima idea a cosa stia andando in contro.
I 5 Tips sul competitivo Pokémon
L’approccio a questo lato di Pokémon può essere spaventoso e disorientante data la grande mole di nozioni da imparare e immagazzinare: con uno studio metodico e ordinato però è possibile superare questo grande ostatolo.
I Tipi
Il sistema di combattimento è molto stratificato, ma il livello più superficiale, nonché quello più importante risulta essere composto dalle iterazioni che hanno i vari tipi tra di loro.
Questa è la parte più noiosa, dato che si tratta di puro studio mnemonico, ma è fondamentale per proseguire in quest’ambito: infatti questo ti permetterà di costruire in maniera più coscienziosa la tua squadra. Una squadra ben bilanciata non ha ripetizioni di tipi, e avere un team vario permette di avere quasi sempre almeno 1 Pokémon su 6 superefficace su quello avversario, e in difesa permette di avere più resistenze alle mosse nemiche.
Infatti una mossa superefficace raddoppia i danni inflitti, e quadruplica se la superefficacia è su tutti e due i tipi dell’avversario, mentre una mossa poco efficace ha il danno dimezzato: una battaglia perfetta è quella in cui tutte le nostre mosse sono superefficaci e siamo resistenti, o addirittura immuni, a quelle dell’avversario.
Le Statistiche
Ora che ho iniziato a costruire una prima squadra piuttosto variegata, bisogna capire quale ruolo ha ogni Pokémon in essa: per farlo dobbiamo analizzare le statistiche dei membri del nostro team.
Le statistiche sono 6: PS, Attacco, Attacco Speciale, Difesa, Difesa Speciale e Velocità. In base alla distribuzione dei vari punti è possibile comprendere l’essenza di un Pokémon così da poterlo sfruttarla al meglio: uno Shuckle, ad esempio, avendo 230 in Difesa e Difesa Speciale e 10 in Attacco e Attacco Speciale, sarà necessariamente un Tank, un difensore, in modo da lasciare poi lo spazio ad uno Slaking, con i suoi 160 punti in Attacco, nella fase offensiva.
Generalmente la soluzione ideale per costruire una squadra è bilanciare i suoi elementi, mettendo: 2 Attaccanti fisici, 2 Attaccanti speciali, 1 Tank e 1 setupper, tendenzialmente molto veloce e con buona resistenza, che permette di mettere status e campi in modo da mettere in difficoltà gli avversari e/o dare supporto alla nostra squadra.
Le Mosse
Ora che abbiamo composto una squadra bilanciata sia nei tipi che nei ruoli, dobbiamo passare necessariamente ai moveset, la parte più ostica. Infatti ci troveremo davanti due principali ostacoli: il primo è che ogni Pokémon può imparare una grande varietà di mosse, ma sono una ristretta parte sono quelle veramente utili, e ancora meno sono quelle che servono al nostro team.
Infatti sebbene su internet si possano trovare le mosse migliori per ogni Pokémon, saremo noi a dover scegliere quali tra loro usare, in funzione di come useremo quel Pokémon e difficilmente troveremo guide che ci possono aiutare nel nostro caso specifico.
Ma ancora più complicato è accettare una grande verità: giocare nell’avventura principale in sigleplayer contro gli NPC è totalmente diverso da giocare competitivo contro altre persone. Gran parte del competitivo Pokémon si basa sulle lotte in doppio, molto diverse dalle lotte in singolo proposte durante il gioco principale.
Ad esempio, una mossa come Surf sarà un’arma a doppio taglio dato che colpisce anche il nostro partner, e in caso avessimo un Pokémon Fuoco piuttosto debole in difesa, potremmo mandarci KO da soli se non stiamo attenti. Inoltre mosse come Altruismo saranno finalmente spendibili durante le lotte, e avendo a che fare con team curati da altri giocatori, diventeranno molto utili anche mosse che danno boost o malus alle statistiche, come Ventoincoda o Occhi Teneri.
Mentalità competitiva
Capire come strutturare un moveset è una parte molto importante, ma molto complicata: se però vuoi imparare a fare qualcosa, chiedi ai migliori. Quindi se conosci una persona che gioca competitivo, chiedere informazioni e una mano in questa parte del processo è sicuramente molto utile. Se invece come me non conosci nessuno ci sono altri metodi: il mio consiglio è quello di guardare le partite dei professionisti, tra l’altro molti di loro sono italiani quindi vale la pena conoscerli, anche per un piccolo senso di patriottismo.
Guardando le partite di alto livello possiamo vedere come spesso vengono ripetute combinazioni di mosse, particolari strategie o pattern di attacco da cui possiamo prendere spunto: ad esempio potrebbero convincerci a mettere Bruciapelo sul nostro amato Incineroar, o farci capire che è meglio mettere le Levitorocce a inizio partita, se non addirittura al primo turno, per massimizzare la loro efficacia.
Inoltre potremo prendere ispirazione anche dai team dei professionisti, in modo da avere un ottimo riferimento quando costruiamo i nostri. Guardare i professionisti di questo settore ci permette in generale di chiarirci le idee su come muoverci.
Esperienza
Ovviamente tutti questi consigli hanno un senso solo se vogliamo giocare: quindi la cosa migliore di tutti è fare esperienza e giocare il più possibile. Facendo tante sfide online inizieremo a prendere degli automatismi che ci semplificano di molto la vita e sono il miglior modo di fissare le nozioni teoriche che fino a quel momento abbiamo imparato.
Inoltre ci permetteranno di autodefinirci, capire il nostro stile di gioco: magari scopriamo di essere un giocatore piuttosto rischioso, che preferisce usare mosse con una probabilità di miss più alta in favore di un base power più alto, o invece siamo un player più calcolatore, che incentra la sua forza sul prevedere le mosse dell’avversario.
Per farlo possiamo giocare sia attraverso i giochi ufficiali online sia con tool appositi, come Pokemon Showdown, che sono pensati proprio per questo. Ovviamente le sconfitte saranno all’0rdine del giorno, ma non ci dovranno scoraggiare: è una cosa normalissima e se si vuole imparare è necessario perdere, per capire cosa modificare.
Conclusioni
Questi ovviamente sono consigli per principianti e saranno scontati per tutti coloro che hanno già incontrato questo mondo almeno una volta, ma sono nozioni che possono tornare comode ai novellini: è a loro che è riferita questa guida ed è per questo ho preferito evitare di parlare di argomenti come EV, IV, Status e effetti secondari, Priority, Nature, Breeding, Abilità… e ho cercato di semplificare argomenti come il moveset che sono piuttosto complessi.
Non è necessario imparare tutto subito, quindi meglio fornire solo le nozioni essenziali per poter muovere i primi passi di questo lungo cammino.