Daniel Pennac nel 1992, con il suo libro “Come un romanzo”, affronta il problema di come i ragazzi possano appassionarsi alla lettura, insegnandogli a vedere “i libri come amici e non come mattoni“. Per fare ciò stila un decalogo dei diritti imprescindibili di ogni lettore divenuto emblema di una relazione amorevole e personale con la lettura.
Rileggendo questo affascinante testo mi ritrovo a pensare a quanto questo decalogo possa sovrapporsi con semplicità e genialità alla nostra passione prediletta: i videogiochi.
Vediamo allora insieme quali sono i diritti imprescindibili di ogni videogiocatore che ci permettono di mantenere sano il nostro rapporto con i videogiochi e la sua grande community.
1. Il diritto di non giocare
Primo e probabilmente più importante di tutti. Giocare è una passione e, prima di ogni cosa, una scelta personale. Un giocatore non deve mai sentirsi vincolato alla sua passione; oggi hai voglia di leggere un libro o magari di fare un po’ di jogging? Sentiti sempre libero di preferire un’altra attività in massima libertà.
2. Il diritto di saltare i contenuti secondari
Le quest secondarie, la raccolta di collezionabili e tutte quelle attività opzionali ai fini del completamento della trama principale sono ormai presenti nella maggior parte dei videogiochi; talvolta sono interessanti e variegate, altre risultano ripetitive e utili solo ad allungare il brodo. In ogni caso non devi mai sentirti vincolato a svolgere queste attività, hai tutto il diritto di correre al finale e abbandonare il titolo dopo averlo completato se preferisci questo tipo di approccio.
3. Il diritto di non finire il videogioco
Hai acquistato un titolo perché ti è stato consigliato da amici o content creator o perché semplicemente ti ispirava dai trailer e dopo qualche ora di gioco ti rendi conto che preferisci giocare ad altro o non giocare affatto. Nessuno, nemmeno tu, può costringerti a finirlo, rischi che ti venga a noia l’idea stessa di giocare per colpa di un titolo che, sebbene sia stato apprezzato da tutti, a te proprio non va giù. Rivendilo e compra qualcos’altro senza sentirti in colpa, non può e non deve piacerti tutto!
4. Il diritto di rigiocare
Bellissimo, uno dei miei preferiti. Non da intendersi come completismo o platino, ma come semplice desiderio di rigiocare un titolo che ci è particolarmente piaciuto o che ci ricorda determinati momenti della nostra vita. Hai tre giochi in ballo ma hai proprio una voglia matta di tornare su un vecchio titolo? Nessun problema, è un tuo sacrosanto diritto!
5. Il diritto di giocare qualsiasi cosa
Se la community di videogiocatori avesse in mente questo inviolabile diritto internet sarebbe un posto un po’ più felice. Ti piacciono i Battle Royal? Ti piacciono titoli ritenuti da bambini anche se hai 40 anni? Giocaci comunque e goditeli! Ognuno di noi ha i suoi gusti personali che non devono essere in alcun modo influenzati da nessuno; gioca a quello che ti piace e non dire agli altri cosa non devono giocare, sarai molto più felice.
6. Il diritto al bovarismo
Il bovarismo è, in questo specifico contesto, il desiderio di utilizzare il videogioco come svincolo dalla realtà, di immedesimarsi a pieno in quel mondo di fantasia e sentirlo reale. Tutti, ogni tanto, abbiamo bisogno di un momento di evasione e molti videogiochi sono un rifugio sicuro per alcune persone. Con un occhio sempre alla realtà e senza svilupparne una malattia, hai tutto il diritto di emozionarti e sentirti parte del mondo di un titolo che ti ha particolarmente affascinato e che, magari, tornerai a giocare periodicamente nei vari momenti della tua vita.
7. Il diritto di giocare ovunque
Sei finalmente in spiaggia sotto l’ombrellone dopo aver atteso le ferie per molto tempo e te la godi con la tua Nintendo Switch fino a quando non parte l’antifona: “Goditi il sole, non star sempre attaccato ai videogiochi!”, “Non sapete più giocare all’aria aperta”. Giocare quando vuoi e dove vuoi è un tuo diritto, nessuno sa da quanto non giochi per mancanza di tempo o semplicemente quanto hai atteso quel titolo che finalmente ti stai gustando quindi non farti disturbare e gioca tranquillo!
8. Il diritto di spizzicare
Ti sei appena abbonato a Xbox Game Pass, PlayStation Now o un altro servizio simile e non sai più cosa giocare? Inizia più di un gioco senza sentirti in colpa e valuta cosa hai voglia di giocare provando titoli qua e là, è un tuo diritto!
9. Il diritto di giocare ad alta voce
Stai giocando un titolo con una trama così emozionante o con un gameplay così divertente che hai bisogno di condividerlo con qualcuno. Non aver paura di raccontare ai tuoi amici o familiari di questo titolo che tanto ti ha stupito, anche se non sono fruitori di videogiochi. Tutti noi abbiamo il diritto di condividere la nostra passione con le persone che amiamo.
10. Il diritto di tacere
Un punto che risulta enigmatico anche nella versione originale di Pennac. Nel nostro caso potremmo intenderlo come il diritto di giocare in solitaria, senza necessità di confrontarsi con gli altri o di giustificare le nostre scelte videoludiche. Alcuni videogiochi sono esperienze fortemente personali e lasciarli tali, inalterate, è un tuo inviolabile diritto.
Spero che questo decalogo rielaborato in chiave videoludica possa esserti di aiuto e di ispirazione, magari, come l’originale del grande Daniel Pennac lo fu per tutta una generazione di lettori.