Per i fan di Borderlands il 2019 non può che essere un anno straordinario, vista l’uscita del nuovo capitolo.
Sicuramente però ci sono stati dei tempi duri per gli appassionati del franchise: la serie è andata in pausa per parecchio tempo, Borderlands 2 risale infatti al 2012 e, nonostante nel frattempo siano usciti Tales From The Borderlands e Borderlands: The Pre-sequel, ci sono voluti ben 7 anni per vedere alla luce il terzo titolo numerato del brand.
Mentre la data di lancio di Borderlands 3 si avvicina sempre di più, il direttore artistico Scott Kester ha parlato in un’intervista concessa a Metro UK di game as service e del travagliato Battleborn:
Quando abbiamo fatto Borderlands e Borderlands 2, ho lavorato a entrambi quei giochi e a fine sviluppo eravamo stanchi. La reazione mia e del team di sviluppo è stato tipo “Dovremmo farne un altro?” E non volevamo, avevamo bisogno di una pausa. Se non avessimo avuto una pausa penso che non avremmo fatto qualcosa di buono con il nuovo capitolo.”
“Dobbiamo solo ringraziare 2K che ci ha permesso di dire: “Ehi, vogliamo provare questa cosa di Battleborn”. E l’abbiamo fatto e… sai, se non avessimo realizzato quel gioco, Borderlands 3 non sarebbe stato così bello come adesso. Ci ha fatto pensare a cose un po’ diverse.”
Successivamente, a Scott Kester è stato chiesto se il gioco sarà un game as service e come Gearbox Software abbia intenzione di supportare il gioco dopo il lancio:
“Abbiamo in programma di pubblicare dei DLC, ma per fare questo abbiamo prima “messo un palo nel terreno”, in modo che il gioco esca completo e nulla sia lasciato al caso prima di rilasciare delle espansioni. In precedenza abbiamo realizzato DLC sostanziosi e vogliamo continuare a farlo. “
A quanto pare, i fan non hanno nulla di che preoccuparsi per quanto riguarda le espansioni del nuovo titolo pubblicato da 2K Games. Borderlands 3 sarà disponibile dal 13 settembre 2019 su PlayStation 4, Xbox One e su PC in esclusiva temporale su Epic Games Store.