Il popolo da, il popolo toglie, lo sapevano bene gli imperatori romani e dovrebbero saperlo meglio ancora i pezzi grossi di Nintendo.
Eh si, la grande N famosa per il suo rapporto col pubblico sempre amichevole ed aperto ha purtroppo trovato in Russia delle serie problematiche, dapprima eliminando delle espansioni dal gioco di carte collezionabili di Pokemon, e poi investendo molto poco per la campagna marketing dei titolo di prossima uscita delle creature tascabili, rendendo quasi introvabili delle copie del gioco in terra russa a causa delle scarse previsioni di vendita.
Ma a chi dare la colpa di tutto ciò? I fan hanno un nome, Yasha Haddaji, l’attuale capo di Nintendo Russia, che avrebbe fatto adirare ancora di più i fan con un live streaming davvero scandaloso del popolare gioco Mario Kart 8. Il Boss infatti, durante una live del sopracitato titolo, avrebbe avuto atteggiamenti aggressivi conditi con imprecazioni ed insulti ai presenti, a causa di alcuni errori, a suo dire, sulla promozione dell’evento di streaming, il problema? Non sapeva di essere in diretta, e l’accaduto è stato sotto gli occhi di tutti mentre il gioco scorreva in background.
Il video è stato chiaramente rimosso da Nintendo Russia per evitare di mettere in mostra l’incapacità del loro capo, ma alcuni fan sono riusciti a salvarlo e mandarlo a Reddit e Resetera.
Attualmente la petizione aperta su Change.org “Save Nintendo Russia from its CEO” (Salva Nintendo Russia dal suo CEO) è arrivata quasi alle 1000 firme, e chiede a Nintendo Europa di intervenire con la sostituzione di Haddaji. Si aspetta un commento da parte di Nintendo.
La storia della grande N è sempre stata difficile in territorio russo, già nel 2014 Haddaji dichiarò in un’intervista che sole 700 console 3DS erano state vendute in Russia nell’arco degli ultimi 12 mesi.
A differenza di altri paesi in cui la Nintendo ha un grande passato che porta grazie all’effetto nostalgia gli acquirenti ad acquistare sempre nuovi prodotti, in Russia non ha mai trovato questo appoggio. Ricordiamo infatti che NES e SNES in quei territori non arrivarono mai in via del tutto legale, ma solo tramite venditori terzi o con famicloni, macchine cioè che emulavano quella Giapponese ma che non ne detenevano ne diritti, ne licenze ne nomi.
E la situazione, visti i recenti accaduti, non sta certo migliorando, ma anzi continua ad allargare il divario tra fan e Nintendo Russia.
Vi lasciamo qui di seguito un video fatto dai fan russi per spiegare la propria situazione ed il proprio punto di vista al resto del mondo videoludico: